Come giocherà il Lecce di D’Aversa 

D'Aversa è pronto a ritornare in panchina: l'allenatore guiderà il Lecce la prossima stagione. Ma come giocherà con la sua nuova squadra?

Articolo di Redazione SDS01/07/2023

© “D’AVERSA” – FOTO MOSCA

Roberto D’Aversa è il nuovo allenatore del Lecce: il tecnico abruzzese ha firmato un contratto annuale, con opzione per una seconda stagione in caso di raggiungimento della salvezza. Dopo l’ultima esperienza abbastanza deludente alla Sampdoria con tanto di esonero, Roberto D’Aversa potrà avere il suo riscatto mediante la panchina giallorossa. Ma che tipo di calcio esprime l’ex tecnico dei blucerchiati? E come giocherà la sua squadra?

Roberto D’Aversa esprime un calcio non molto differente dall’ex Marco Baroni: attende l’avversario col baricentro basso per ripartire veloce e sfruttare gli spazi, mentre in fase di non possesso chiede gli attaccanti esterni di abbassarsi sulla linea mediana per coprire i terzini, una sotto forma di 4-5-1. Inoltre, hanno in comune tre punti fondamentali: il lavoro delle ali, la copertura delle mezzali e i meccanismi difensivi centrali. Insomma, un idea di gioco già svolta nella passata stagione dal Lecce. È vero, nella stagione alla Sampdoria, D’Aversa ha adottato il 4-4-2, ma con la tipologia di formazione che aveva la squadra blucerchiata non si poteva fare altrimenti. Quindi come giocherà con il club giallorosso? Il 4-3-3 usato a Parma potrebbe essere la soluzione perfetta.

Di fatti, Roberto D’Aversa le migliori stagioni le ha disputate, fino ad ora, al Parma: il tecnico abruzzese ottenne, non solo la promozione in A, ma anche un buon piazzamento nella massima competizione italiana, l’11esimo posto a pari punti con Fiorentina e Hellas Verona, e a 2 punti dall’ottavo posto. Il 4-3-3 era il suo modulo base ed esprimeva un gioco come una squadra di vecchio stampo, da “difesa e contropiede”. Appunto, proprio la ripartenza fulminee è la sua arma letale, esattamente come giocherà a Lecce.

Roberto D’Aversa e il 4-3-3 usato a Parma: può essere riproposto a Lecce?

 

Roberto D’Aversa a Parma puntava molto sulla fisicità dei difensori, la potenza di Bruno Alves e Iacoponi era fondamentale, ed oggi a Lecce tutto porta pensare una coppia formata da BaschirottoPongracic. Sfruttava molto la rapidità dei terzini, che aiutano sia in fase difensiva che in fase offensiva: Gendrey e Gallo dovrebbero garantire questo tipo di lavoro, esattamente quello che praticavano Darmian e Pezzella. Inoltre, Il tecnico abruzzese sfruttava molto le capacità della mezzali: nei ducali Kucka e Barilla’ erano imprescindibili. Hernani, invece, era la spina dorsale. Motivo per cui, D’Aversa sarebbe pronto a fare affidamento a Joan Gonzalez e Maleh, con Hjulmand che andrebbe a ricoprire il ruolo di mediano-regista.

Infine, come già accennato, l’arma letale dì Roberto D’Aversa è il contropiede: il tecnico abruzzese a Parma puntava molto sulla velocità delle ali, Biabany e Gervinho erano dei veri e propri fulmini, quest’ultimo nella stagione 2018-19 arrivò anche in doppia cifra. In attacco faceva affidamento, invece, alla fisicità di Cornelius. Appunto, proprio come giocherà Lecce, sfruttando la rapidità dei funamboli giallorossi, StrefezzaDi Francesco e Banda, e il punto fermo che al momento dovrebbe essere Ceesay. Inoltre, D’Aversa fu l’artefice dell’esplosione di un certo Dejan Kulusevski, lo svedese fu autore di una stagione formidabile, divenne la pedina fondamentale di quel Parma. Potrebbe essere di buono auspicio per il suo connazionale e neo giallorosso Pontus Almqvist? Sarà il campo a giudicare il tutto.

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