A testa alta
Omaggio ai cento anni di proprietà della Juve da parte della famiglia Agnelli proprio quando sono stati condannati dalla Giustizia Sportiva.

© “AGNELLI” – FOTO MOSCA
Pyongyang questa settimana ha reso omaggio ai cento anni di proprietà della Juventus da parte della famiglia Agnelli (inchino), anniversario caduto proprio nei giorni in cui Andrea Agnelli è stato condannato dalla Giustizia Sportiva a 3 anni 4 mesi di squalifica e la Juventus multata ed esclusa dalle manifestazioni europee per un anno per le note vicende che la vedono coinvolta anche nell’ambito della giustizia penale. La stampa ha accolto positivamente questa sentenza, un trionfo, un capolavoro di diplomazia della nuova dirigenza, nulla di cui vergognarsi, per carità. Tra le infinite attestazioni di gratitudine e stima della stampa italiana verso la Famiglia, riportiamo quella di Gianni Balzarini che su SportMediaset ha definito il legame tra la Juve e gli Agnelli una storia vincente “a testa alta”, oseremmo dire altissima visti gli ultimi avvenimenti.
Per il direttore di Tuttosport Guido Vaciago è palese quale sia il problema attuale della Juventus: la mancanza di peso nelle istituzioni. Il patteggiamento con multa di 68 euro comminata dal Tribunale Federale per la manovra stipendi sono lì a dimostrarlo, il tutto mentre giustamente il Lecco (giusto per fare un confronto) non potrà giocare la prossima serie B per una violazione gravissima, tipo aver inviato un documento in word invece che in pdf (a Gravina e Abodi non li fai fessi). Per non parlare della mannaia dell’UEFA che ha impedito alla squadra bianconera di giocare la prossima Conference League costringendola a passare i giovedì sera a casa a riposare invece che a farsi delle belle trasferte in Bulgaria o Uzbekistan. E’ proprio vero che la Juve non conta nulla nelle stanze del potere.
Per quanto riguarda il calciomercato, non ci sono molte notizie da dare. L’unico vero acquisto rimane quello di Weah, che quindi viene esaltato un giorno sì e l’altro pure dalla stampa sportiva, probabilmente più per mancanza di alternative che per reale convinzione. Per Fabiana della Valle della Gazzetta Weah già convince per fiato, cross e corsa, dall’alto delle sue numerose presenze in maglia bianconera (un’ora in un’amichevole contro il Milan). Sul fronte cessioni invece la notizia della settimana ce la dà la Gazzetta, per cui ci sarebbero 187 squadre pronte a dare 20 milioni alla Juventus per Zakaria, si tratta solo di capire chi tra queste alla fine avrà l’onore di acquistarlo. Si pensava di fare un Gratta e Vinci, ZAKARIA PER SEMPRE, ogni biglietto costa 20 milioni e la squadra che gratta e sotto la patina trova il Mix tra Zidane e Platini (gennaio 2022, ricorderete…) si aggiudica il calciatore per l’eternità.
Chiudiamo infine con l’angolo delle classifiche mai sentite prima inventate sul momento solo per far vincere la Juventus. In questi giorni è infatti uscita su Tuttosport la prestigiosa classifica delle magliette più desiderate al mondo. Attenzione, non comprate, ma “desiderate”. Scrive il quotidiano torinese sul suo sito che In Top10 c’è solo la Juve, che quindi ci pare di capire occupi tutti e dieci i primi posti. Per scoprire ciò Tuttosport ha installato un microchip dentro la testa di ognuno di noi e ha letto i nostri desideri. Prima di diventare ricchi, poter viaggiare tranquillamente per il mondo e di vivere il più a lungo possibile in salute, ognuno di noi sogna di possedere una maglia della Juventus. Pare che dalla prossima settimana, per incentivare la partecipazione al concorso, chi farà 6 al SuperEnalotto non vincerà più i soldi, ma la maglia di Gatti. C’è già la gente in fila nelle ricevitorie.