“ProMessi”, il carcere, Mosca: Quincy Promes, storia di un predestinato

Ieri un olandese di ventinove anni ha steso il Napoli, ma chi è Quincy Promes? Il "ProMessi" che ha girato il mondo.

Articolo di Lorenzo Maria Napolitano01/10/2021

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Sua madre lo immaginava avvocato. Ma se nelle giovanili ti battezzano “ProMessi”, vuol dire che hai qualcosa di diverso, vuol dire che la tua vita non deve essere dietro una scrivania, ma davanti la porta.

Qualche anno fa Mirabelli provò a portarlo nella Milano rossonera. Per vederlo esultare anche qui con quelle mani che gli coprono il volto. Esulta così da sempre, da quando giocava a calcio per le strade di Amsterdam. Non a caso, sin da bambino viene soprannominato anche ” The Mask”.

Ha subito dimostrato un grande talento, regalando – tra Russia, Olanda e Spagna- giocate, gol e vittorie. Idolo dei tifosi nelle squadre dove ha giocato. Ma con un carattere particolare, non sempre facile da gestire.

Ha uno strano rapporto con l’Olanda, la sua terra natale. Predilige il caldo e festoso clima del Suriname (dove sono nati i genitori) al freddo nordico. In Olanda, infatti, non vive sempre di momenti brillanti. Tutt’altro. Da bambino viene scartato ai provini, ed ancora oggi lo ricorda come uno dei giorni più tristi della sua vita. Ma sarà in grado di rifarsi, riuscendo ad arrivare in prima squadra, vincendo addirittura la Super Coppa dei Paesi Bassi sotto la guida di Ten Hag, il suo padre calcistico.

Sempre in Olanda vive un altro brutto periodo, ma sta volta per motivi diversi. Lo scorso dicembre viene arrestato con l’accusa di aver accoltellato il fratello ad una festa di famiglia. Ciò lo tenne lontano dal campo per qualche settimana. Sarà arrestato, ma rilasciato dopo 3 giorni di galera.

Non trova serenità in Suriname, dove è sempre rimasto legato, ma in Russia, allo Spartak Mosca. Ieri ha steso il Napoli, regalando alla squadra biancorossa i primi tre punti nel girone.

Il genio sregolato pare aver trovato la sua dimensione. Dall’inferno al paradiso, da “ProMessi all’espugnazione del Maradona.

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