Quota scudetto: solo il Napoli è sopra la media

Nuovo appuntamento con la rubrica sulla quota scudetto. Quale delle squadre sta rispettando o deludendo le aspettative?

Articolo di Peppe Brillante01/11/2022

©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA

Appuntamento n.12 con la rubrica sulla quota scudetto, per analizzare la classifica di Serie A considerando non solo i punti ottenuti ma anche il calendario delle squadre finora affrontate, per capire la proiezione della quota scudetto.

Negli ultimi 4 anni, a parte il 2018 (quel campionato non fa testo perché anche con 100 punti, il Napoli sarebbe arrivato secondo…), il tricolore l’ha vinto due volte la Juventus con 90 e 83 punti (+11 e +1 sulla seconda), una volta l’Inter con 91 punti (+12) ed il Milan con 86 punti nell’ultima stagione (+2 sull’Inter seconda). Quindi se si tocca quota 90, aumenta il distacco sulla seconda, se si arriva intorno agli 85 punti, diventa un duello testa a testa. Lo scudetto quindi, lo vinci sicuro con 89 punti, probabile con 86.

Le fasce

Io, anziché guardare la media punti generale (oggi è 2.73 con una proiezione, impossibile, a 100!), mi sono soffermato su una media punti ponderata. dividendo la serie A in quattro fasce, a seconda della forza delle squadre.

1a Fascia: Inter, Juventus, Milan, Napoli

2a Fascia: Lazio, Roma, Atalanta, Fiorentina

3a Fascia: Udinese, Torino, Sassuolo, Bologna

4a Fascia: Empoli, Salernitana, Monza, Sampdoria, Verona, Spezia, Lecce, Cremonese.

È chiaro che sulle fasce potrebbero esserci a breve delle variazioni, tipo uno “switch” tra Fiorentina e Udinese.

Media punti ponderata

Come fare 89 punti?

Nelle 16 partite (andata + ritorno) contro le squadre di 4a Fascia, devi vincere 14 volte e “permetterti” 2 mezzi passi falsi, ovvero 2 pareggi. Il livello di queste 8 squadre è abbastanza basso e di conseguenza non puoi fare altrimenti se vuoi vincere lo scudetto.

Pertanto devi totalizzare 44 punti in 16 partite (MEDIA PUNTI 2,75)

Nelle 8 partite (andata e ritorno) contro squadre di 3a Fascia devi vincerne 6 e pareggiarne 2. Il livello di Udinese, Sassuolo, Torino e Bologna è medio (chiaramente l’Udinese sta diventando una squadra di 2a fascia) e quindi devi riuscirci, se vuoi vincere lo scudetto.

Pertanto sono altri 20 punti in 8 partite (MEDIA PUNTI 2,5)

Passiamo alla 2a Fascia, cioè Roma, Lazio, Atalanta e la deludentissima Fiorentina. In queste 8 partite (andata e ritorno) devi mantenere una media inglese, ovvero vincere in casa e pareggiare fuori o viceversa. Quindi 4 vittorie e 4 pareggi.

Pertanto sono 16 punti in 8 partite (MEDIA PUNTI 2,00 A PARTITA)

Passiamo agli scontri diretti. Se mantieni la media citata finora, con 6 pareggi contro le altre 3 pretendenti al tricolore, finisci il campionato a quota 86. Ma potrebbero non bastare. E soprattutto è impensabile terminare il campionato con 0 sconfitte. Negli ultimi 4 campionati la Juve ha vinto due scudetti con 4 e 7 sconfitte, l’Inter di Conte con 3 ko (oggi a metà girone d’andata Inzaghi ne ha perse già 4, Mourinho 3 e Allegri 2) e l’ultimo Milan di Pioli con 4. Pertanto devi mettere in conto 3 sconfitte, magari negli scontri diretti, a patto di vincere la gara di ritorno.

Ricapitolando, contro le rivali per lo scudetto devi fare 3 vittorie e 3 sconfitte, quindi 9 punti in 6 partite (MEDIA PUNTI 1,5).

TOTALE (RIEPILOGO)

44 punti contro le 8 squadre di 4a fascia
+
20 punti contro le 4 squadre di 3a fascia
+
16 punti contro le 4 squadre di 2a fascia
+
9 punti contro le 3 squadre di 1a fascia
=
89 PUNTI = SCUDETTO

Serie A 2022/2023

Vediamo come si stanno comportando le squadre in lotta per lo scudetto quest’anno…

Napoli

Partiamo dalla capolista solitaria Napoli. Lo scontro diretto vinto con il Milan, in trasferta, vale molto più dei 3 punti in classifica. Perché la media da tenere nei big match è 1,5 punti. Gli azzurri hanno già affrontato 3 squadre su 4 della seconda fascia, tutte in trasferta, ottenendo 7 punti con due vittorie all’Olimpico ed il pareggio a Firenze (media 2,33 anzichè 2). Della 3a fascia ha beccato Torino, Bologna e Sassuolo ed ha fatto bottino pieno, quindi sopra la media di 2,5. Gli azzurri, però, sono leggermente sotto media contro squadre di 4a fascia. La “colpa” è di quel pareggio contro il Lecce, a fronte di 4 vittorie con Verona, Monza, Spezia e Cremonese (media Napoli 2,6, anziché media scudetto 2,75)

CLASSIFICA: 32 PUNTI
MEDIA PER VINCERE SCUDETTO: 28,75 PUNTI
DIFFERENZA: +3.25

Milan

Ha già giocato i 3 scontri diretti, vincendo con Inter e Juve, ma perdendo contro il Napoli. 6 punti in 3 gare, in ogni caso sopra la media di 1,5. È sotto media, invece, contro squadre di seconda fascia (1 punto contro l’Atalanta anziché gli ipotetici 2 punti di media) e terza fascia (le ha affrontate tutte, vincendo con Bologna e Udinese, pareggiando contro il Sassuolo e perdendo con il Torino). Sopra la media, anzi cammino perfetto, infine, contro i club di 4a fascia (vittorie con Sampdoria, Empoli, Verona e Monza).

CLASSIFICA: 26 PUNTI
MEDIA PER VINCERE SCUDETTO: 27,5 PUNTI
DIFFERENZA: -1,5

Juventus

Ha perso il primo scontro diretto di 1a fascia con il Milan. In 2a fascia ha beccato Roma e Fiorentina (2 punti, ne avrebbe dovuto fare 4 per tenere una media scudetto). En plein contro squadre di 3a fascia (Sassuolo, Bologna e Torino). Male, contro le squadre di 4a fascia: nelle 6 partite contro Spezia, Sampdoria, Salernitana, Monza ed Empoli doveva mantenere una media di 2,75 punti. Ed invece ha totalizzato 11 punti soltanto (media 1,83).

CLASSIFICA: 22 PUNTI
MEDIA PER VINCERE SCUDETTO: 29,5 PUNTI
DIFFERENZA: -7,5

Inter

Come la Juve, in grande difficoltà, nonostante le ultime quattro vittorie. È sotto la media scudetto contro le squadre di 1a fascia (ko col Milan), di 2a fascia (vittoria a Firenze, ma ko con la Lazio e la Roma) ed anche di 3a fascia (vittoria con Torino e Sassuolo, ko contro Udinese, media di 2 punti anziché 2,5). En plein, tutte vittorie, invece, nelle 5 sfide contro la 4a fascia (15 punti presi con Lecce, Spezia, Cremonese, Salernitana e Sampdoria: ne avrebbe dovuti fare, ipoteticamente, 13,75).

CLASSIFICA: 24 PUNTI
MEDIA PER VINCERE SCUDETTO: 28,75 PUNTI
DIFFERENZA: -4,75

E le altre?

Lazio, Roma e Atalanta non dovrebbero lottare per lo scudetto, anche se la classifica ci dice altro. Ma, vuoi per la rosa, vuoi per gli impegni europei, nessuna delle 3 convincono alla lunga distanza.
Analizziamo…

Lazio

Ad oggi la Lazio, con 24 punti in classifica sta facendo abbastanza bene ma è sotto la media scudetto, che dovrebbe essere di 28,25 (differenza -4,25). Ha già giocato contro Napoli e Inter di 1a fascia (una vittoria e un ko, in perfetta media), Atalanta e Fiorentina di 2a fascia (due grandi vittorie), ma paga i pareggi con Torino, Udinese (3a fascia) e la sconfitta contro la Salernitana, più del pareggio contro la Sampdoria (4a fascia) che fanno abbassare la media ponderata per lo scudetto.

CLASSIFICA: 24 PUNTI
MEDIA: 28,25 PUNTI
DIFFERENZA: -4.25

Roma

La Roma non l’ho considerata in lotta per lo scudetto ad inizio anno, figuriamoci adesso dopo le ultime partite da anticalcio. La sua marcia risente dei punti persi contro squadre rivelazioni di seconda e terza fascia, ovvero i ko contro Atalanta e contro. Da applausi invece il percorso contro le squadre di 4a fascia con ben 7 vittorie su 7 (Salernitana, Cremonese, Monza, Empoli, Lecce, Sampdoria e Verona). Nei big match non si è fatta mancare nulla: pareggio con la Juve, vittoria con l’Inter, sconfitta con il Napoli (Media 1,33, sotto quella potenziale da scudetto di 1,5)

CLASSIFICA: 25 PUNTI
MEDIA: 28,25 PUNTI
DIFFERENZA: -3,25

Atalanta

Concludiamo con l’Atalanta, vera rivelazione finora. Con le sue “dirette concorrenti” di seconda fascia ha vinto con Roma e Fiorentina, ha perso con la Lazio (media 2 punti a partita, avrebbe dovuto farne 2,33). Contro le altre fasce, pareggio contro il Milan in 1a e contro la Cremonese in 4a, equilibrato però dalle vittorie con Verona, Sampdoria, Monza ed Empoli). Della 3a ha beccato Udinese, Torino e Sassuolo, totalizzando 7 punti, media 2,33, un pizzico sotto la media richiesta di 2,5.

CLASSIFICA: 27 PUNTI
MEDIA: 28,75 PUNTI
DIFFERENZA: -1,75

Conclusione

Seguendo le fasce, oggi la classifica, in base alle difficoltà del calendario, dovrebbe essere:

Juve 29,5
Napoli 28,75
Atalanta 28,75
Inter 28,75
Roma 28,25
Lazio 28,25
Milan 27,5

DIFFERENZE
Napoli +3,25
Milan -1,5
Atalanta – 1,75
Roma – 3,25
Lazio – 4,25
Inter – 4,75
Juventus – 7,5

Considerando le nostre fasce, la Juventus dovrebbe stare al primo posto, mentre è ultima tra queste 7. Il Napoli è l’unica che sta viaggiando sopra la media scudetto, ma occhio alla rivelazione Atalanta ed al Milan, che, sempre fasce alla mano, è la squadra che ha avuto il calendario più difficile. Roma, Lazio e Inter stanno avendo un percorso simile.

Altre variabili

Il gioco

Il calendario non è l’unica variabile per analizzare la lotta scudetto, naturalmente. Il gioco, ad esempio, oggi ci racconta di due squadre che fanno calcio (Milan e Napoli) e le altre che vanno a corrente alternata con l’eccezione della Juventus e della Roma che giocano spesso male. Meno spettacolare la rinnovata Atalanta di Gasp rispetto a quelle precedenti, mentre l’Inter si diverte ma fa anche divertire.

Una curiosità: Napoli, Milan, Atalanta e Inter hanno equidistribuito le proprie vittorie in campionato tra goleade (almeno due gol di scarto) e successi di misura, la Juventus, invece, ha uno “score” di 4-2 per le vittorie con due gol (almeno) di scarto. Opposto invece il percorso di Lazio e Roma: i biancocelesti hanno vinto solo ina volta di misura rispetto a 6 “goleade”, mentre i giallorossi su 8 vittorie, ben 6 le hanno ottenute aspettando il triplice fischio per esultare!

La panchina

Poi c’è il fattore panchina, con Milan e Napoli che hanno più quantità e più qualità da sfruttare nell’ultima mezz’ora. Basti pensare al Cholito Simeone che risolve le trasferte con Milan e Cremonese o Rebic e Diaz che portano 6 punti dalle gare con Empoli e Juventus. Senza dimenticare Lozano e Origi, decisivi ultimamente. L’Inter al momento ha soltanto Mykhitarian, Correa e Dzeko per cambiare le partite in corso, mentre la Roma e la Lazio, oltre gli 11 titolari, hanno pochissimo materiale. Sta messa meglio l’Atalanta che ha due calciatori forti per ogni ruolo. Non dei fenomeni, ma due giocatori di qualità.

Il cammino europeo

Due anni fa l’Inter di Conte “scelse” di arrivare quarta nel girone per poi vincere lo scudetto, l’anno scorso fece la stessa cosa il Milan di Pioli, fuori al girone di Champions e tricolore a maggio.

Quest’anno, per fortuna o per sfortuna, tutte le italiane dovrebbero passare la fase a gironi: il Napoli è già agli ottavi, da capire se come testa di serie o no. Idem l’Inter che ha eliminato il Barcellona e giocherà un ottavo contro un top club. Il Milan, se pareggia in casa contro il Salisburgo, fa tris. Altrimenti giocherà in Europa League. La Juve deve ottenere lo stesso risultato del Maccabi per proseguire in EL. Un quarto posto potrebbe rilanciarla in campionato. In Europa League, invece, Roma e Lazio dovrebbero continuare l’avventura europea (i laziali in EL ma servono un pareggio contro il Feyenoord, la Roma deve battere il Ludogorets, sennò proverà a fare bis in Conference).

Arbitri

La variabile impazzita ma anche quella più “regolare” negli ultimi anni. Il Milan già contro la Juve aveva dato “segnali importanti” con quel gol viziato da fallo di Theo su Cuadrado. Stessa cosa ad Empoli con la rimessa laterale battuta da Tonali 20 metri più avanti. Il gol, irregolare, segnato al Torino sembra una garanzia. L’Inter a Firenze ha vinto anche grazie ad incredibili errori di Valeri (mancato rosso a Dimarco, rigore dubbio concesso a Lautaro, doppio fallo netto di Dzeko sul 4-3 finale). Il Napoli all’Olimpico ha iniziato a toccare per mano cosa significhi stare in vetta: il rigore prima dato e poi tolto a Ndombele stona con quello prima non dato e poi concesso all’Inter 24 ore prima. Due pesi e due misure. Così come il rigore, incredibile, non assegnato contro il Sassuolo. Stranamente danneggiata la Juventus (i 2 punti con la Salernitana), mentre la Roma ha sfruttato ingiustamente l’uomo in più con il Lecce, prima dell’episodio contro il Napoli. Il campionato però è ancora lungo e si prevedono tantissimi colpi di scena sotto questo punto di vista…

Infortuni

La capolista Napoli ha avuto fuori Osimhen, Anguissa e soprattutto Rrahmani. Il Milan è quello finora messo peggio con alcuni titolari importanti fuori come Maignan, Calabria, Florenzi, De Ketelaere, Saelemaekers e Messias, ma ha sempre ovviato alle assenze. L’Inter aspetta Lukaku (tornerà nel 2023) e Brozovic per tornare a lottare per il vertice. La Juve non ha potuto utilizzare Chiesa e Pogba, oltre agli ultimi infortunati Bremer, Vlahovic e McKennie, mentre la Roma e la Lazio potrebbero continuare a pagare le assenze di Dybala e Immobile. Questa resta una variabile impazzita e difficile da prevedere. Anche perchè (non) farsi male a poche settimane dal mondiale potrebbe essere un pensiero fisso nella testa dei calciatori.

Mondiali

Ultima variabile da considerare per la lotta scudetto è la Coppa del Mondo che fermerà i campionati per quasi due mesi. Come e quando torneranno i nazionali? Non si sa. Si sa però che il Napoli è avvantaggiato perché darà solo 6 calciatori alle nazionali (alcuni impegnati nello stesso girone in Qatar), mentre l’Inter ne avrà 8, il Milan e la Juve addirittura 12. Soltanto 5 la Roma, mentre la Lazio dovrà fare a meno soltanto di Milinkovic Savic e Vecino.

Ringraziandovi per la pazienza mostrata verso un articolo così lungo, vi do appuntamento tra una settimana, con il prossimo turno che vedrà ben 3 scontri diretti: il derby Roma-Lazio, la sfida tra Juve-Inter ed il match clou Atalanta-Napoli. Sarà avvantaggiato il Milan, impegnato a San Siro contro il disastroso Spezia di trasferta.

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