I campioni del mondo non sanno allenare

Sono passati quasi 18 anni da quella finale di Berlino 2006 e su 23 calciatori campioni del mondo, nessuno è diventato "campione" in panchina, anzi…

GilardinoFOTO MOSCA
Articolo di Il Punto Brillante02/10/2023

©️ “GILARDINO” – FOTO MOSCA

Sono passati quasi 18 anni da quella finale di Berlino 2006, quando l’Italia di Marcello Lippi ebbe la meglio sulla Francia vincendo il suo quarto mondiale.
E chiaramente nessuno di quei 23 calciatori azzurri oggi corre dietro ad un pallone. L’ultimo, Gigi Buffon, si è ritirato questa estate all’età di 45 anni!

Ma la cosa strana è che su 23 calciatori campioni del mondo, nessuno sia diventato “campione” in panchina, anzi…

L’ALLENATORE? NO!
Partiamo da quelli che non ci hanno nemmeno provato:
Perrotta ha scelto la carriera politica ed ora fa il vice presidente del settore scolastico FIGC
Totti, a parte il gossip, fa il procuratore.
Stessa cosa per Zaccardo.
Del Piero ha creato una squadra in America e fa l’opinionista a Sky.
Iaquinta si è allontanato dal mondo del calcio.
Peruzzi ha fatto per qualche anno il dirigente in tv.
E Buffon al momento è capo delegazione della nazionale azzurra.

ALLENATORE? SE MI CHIAMANO!
7 quindi hanno intrapreso altre strade.
Poi ci sono quelli che avrebbero voluto allenare ma aspettano la chiamata.
Toni, ad esempio. Ha preso il patentino per adesso guida soltanto la sua auto per raggiungere gli studi televisivi come commentatore.
Stessa cosa Barzagli. Era nello staff della Juve, poi è passato in tv. Adesso nel giro della nazionale. Ma nessuno gli dà una panchina.
E ci sta Amelia, che ha allenato tra C e D.
Oppure Barone, che al massimo ha fatto il vice di Nicola alla Salernitana.

ALLENO E SMETTO!
Ne restano in 12. Hanno scelto di allenare. Ma alcuni si sono già arresi.
La meteora Zambrotta ha iniziato ad allenare il Chiasso in Svizzera, poi in India, infine in Cina. Ora fa l’imprenditore.
Materazzi pure ci ha provato in India. Ora si è dedicato ad abbigliamento, vini, comparsate in tv e padel.
Camoranesi ha allenato in Messico, in Slovenia, poi vice Tudor al Marsiglia. Oggi allena nel campionato Malta!

GLI ALLENATORI DI OGGI
9 su 23 oggi fanno “ancora” gli allenatori. O provano a farlo. Partiamo dal basso…
De Rossi lo voleva la Fiorentina, é partito dalla Spal. Ed è stato esonerato. Spal retrocessa.
Nesta ha iniziato come lui in B. E non ha fatto progressi. Oggi allena la Reggiana e lotta per salvarsi.
Oddo si alterna tra serie B, serie C e qualche apparizione in A con Pescara, Udinese e Crotone, sempre esonerato. La promozione col Pescara il punto più alto, la retrocessione lo scorso anno alla Spal quello più basso.
Cannavaro, il pallone d’oro. Ha allenato in Cina. Poi ha voluto cimentarsi in Italia, Benevento, serie B. Esonero e sanniti retrocessi in C.
Pippo Inzaghi portò il Benevento in A. Unico successo. In serie A é stato cacciato. Al Milan, quando ha iniziato, ha fatto male. Poi la Reggina con i play off ed il fallimento.
Grosso dopo alcuni campionati anonimi ha stravinto il campionato di B a Frosinone. Per poi dimettersi. Da qualche settimana allena il Lione, due partite, due sconfitte contro Brest e Reims e zero gol fatti!
Gattuso ha iniziato in Svizzera, poi Grecia, Palermo, Pisa in C, Milan, Napoli con una coppa Italia vinta, Valencia esonero e adesso, con qualche chilo in più, allena il Marsiglia. All’esordio, chiaramente, subito una sconfitta.
Il top è Gilardino. Per il momento. Un campionato di C, poi la chiamata del Genoa ed è subito promozione. Ed in A, dopo 7 giornate, si sta comportando abbastanza bene.
Non ho dimenticato nessuno. O forse si. Andrea Pirlo. Definito come il Maestro dalla stampa nazionale al suo arrivo alla Juve. Il suo calcio liquido ha portato una coppa Italia e la SuperCoppa Italiana, ma con lui la Juve ha interrotto la striscia di 9 scudetti di fila. Si è rilanciato in Turchia ma ha fatto una stagione anonima. Così è tornato in Italia, alla Samp. Per un riscatto. Finora 5 sconfitte su 8 partite, con un 4 su 4 in casa. Penultimo posto in classifica ma solo perché il Lecco, ultimo, ha iniziato con 3 giornate di ritardo.
Ecco, Pirlo é l’emblema di quella squadra di campioni, che in panchina finora ha fatto quasi melee brutte figure!