Canta Napoli: rinnova Koulibaly o salutalo subito

Dopo 7 anni le strade tra Napoli e Koulibaly potrebbero dividersi. De Laurentiis non può lasciar partire il centrale a parametro 0.

Koulibaly, NapoliFoto Mosca
Articolo di Alessandro Pierno03/06/2022

Quello di Kalidou Koulibaly non è un nome qualsiasi per la gente di Napoli. Il difensore negli anni si è affermato come uno degli interpreti più dominanti nel suo ruolo a livello europeo e ha catturato la città con la sua leadership calma e le manifestazioni d’amore per il popolo partenopeo.

Arrivato in Italia tra il solito scetticismo che contraddistingue gran parte delle tifoserie, Koulibaly ha sorpreso tutti con le sue prestazioni e la sua professionalità, dimostrando la propria prepotenza all’interno del palcoscenico italiano.

Ora, però, dopo 7 anni le strade del Napoli e del suo centrale potrebbero dividersi a causa di un rinnovo che sembra non voler arrivare. Parliamo indiscutibilmente del più grande giocatore che il club partenopeo ha scoperto da quando Aurelio De Laurentiis è al timone della nave, e forse, dentro di se, è ancora forte il rimpianto di non averlo ceduto a cifre shock quando ne ha avuto l’occasione.

Dopo aver salutato Lorenzo Insigne, e preparatisi per l’addio di Mertens, è adesso quello che riguarda Kalidou il capitolo più caldo, con il senegalese in bilico tra la permanenza e i saluti.

Di una cosa però si è tutti certi, il colosso africano non può e non deve andare via a parametro zero: sarebbe un affare disastroso. Se il Napoli non può fare più di quello ha fatto in questi anni per tenere il numero 26, è giusto stringersi la mano, ringraziare e, senza astio, vendere al primo offerente che presenta cifre ragionevoli.

Quest’anno Koulibaly spegnerà 31 candeline, non bisogna biasimare la sua volontà nel voler chiedere un ultimo contratto, ma neanche quella del Presidente di incassare il dovuto.

Perchè non bisogna perdere Koulibaly a parametro zero?

Ci sono giocatori che non si possono sostituire, Koulibaly è uno di questi. È difficile rintracciare in giro un centrale che possa replicare le prestazione del senegalesi e, soprattutto, che possa prendersi il suo peso nello spogliatoio. Per quelle che sono le possibilità economiche del Napoli, non arriverebbero, certo, calciatori già pronti per accoglierne la sua eredità.

Dunque, gli azzurri devono perlomeno guadagnare dal punto di vista economico, così da poter investire quei soldi sul mercato.

Insigne, Malcuit, Ghoulam, forse anche Mertens e Ospina partiranno a zero, non serve allungare questa lista e non si può.

Che effetti avrebbe la cessione di Koulibaly a parametro zero nello spogliatoio?

Negli anni Koulibaly si è affermato come uno dei leader all’interno dello spogliatoio. La sua presenza trasmette sicurezza ai propri compagni e ai tifosi. L’anno prossimo la fascia da capitano si stringerà intorno al suo braccio, ma vale la pena elevare a tale rango un calciatore che sarebbe prossimo alla partenza?

Questa squadra, la quale viene spesso accusata di possedere poca mentalità e concentrazione nei momenti cruciali, ha bisogno di un punto fisso su cui aggrapparsi quando le cose non vanno per il verso giusto. Far passare la fascia di braccio in braccio ogni anno non farebbe altro che sminuire il ruolo del capitano del gruppo.

Ben venga che tale responsabilità venga attribuita ad altri profili, la cui permanenza non è – per ora – messa in discussione, come ad esempio, Giovanni Di Lorenzo.

Chi potrebbe sostituire Koulibaly a Napoli?

Come già detto, non si può sostituire un calciatore del livello di Koulibaly, ma qualcuno dovrà pur arrivare. De Laurentiis valuta il proprio calciatore 35-40 milioni, cifra che, se investita bene, può portare all’ombra del Vesuvio un valido difensore.

La domanda sorge spontanea: chi può arrivare?

In Italia, ma anche in giro per l’Europa, ci sono molti giocatori forti, giovani e che rispecchiano i canoni economici dl Napoli.

Marcos Senesi: il centrale argentino è stato spesso accostato agli azzurri, proprio per sostituire il numero 26 negli scorsi anni. Senesi quest’anno ha raggiunto la finale di Conference League con il suo Feyenoord, realizzando nel corso della stagione 3 gol e 3 assist. In scadenza con il club olandese 2023, il classe ‘97 rappresenta un’occasione da non farsi scappare.

Pau Torres: il difensore spagnolo ha tutte le caratteristiche per entrare all’interno della rosa partenopea. L’unico ostacolo potrebbe essere il prezzo del cartellino che si aggira intorno ai 50 milioni. Giocatore alto, forte nel gioco aereo e capace di giocare sia a destra che a sinistra in una difesa a 4.

Jason Denayer: il giocatore più duttile di questa lista. Capace di ricoprire ogni zona della difesa (anche terzino destro), Denayer può essere utilizzato anche come mediano nel 4-2-3-1. Anche per lui parliamo di un profilo che fa del fisico il suo punto di forza, ma è anche particolarmente veloce nei contrasti. Il 30 giugno si libererà a parametro zero dal Lione, difficile pensare che un giocatore del suo valore rimanga nella lista degli svincolati.

Bremer: senza alcun dubbio la rivelazione della Serie A. Il brasiliano lascerà Torino per fare il grande salto, perchè non puntare su di lui, rubandolo ad una diretta contendente per lo scudetto come l’Inter?