Il tackle nel deserto: Gattuso ha regalato un futuro radioso a Yunus Musah

Yunus Musah è stato il figlio dell'equivoco e della miopia tattica fino allo scorso anno. Gattuso ci ha impiegato appena una settimana per capire che avrebbe offerto prestazioni importanti nelle terre di mezzo.

Articolo di Luigi Guelpa03/12/2022

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Yunus Musah è stato il figlio dell’equivoco e della miopia tattica fino allo scorso anno. Cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal e del Valencia, con un passato persino a Castelfranco Veneto nel Giorgione, il centrocampista rivelazione in Qatar aveva iniziato a trovare spazio nella Liga, e nel pallone dei grandi, sotto la gestione di José Bordalás. Il tecnico di Alicante era però convinto che l’americano potesse offrire il suo massimo potenziale come laterale offensivo. In quella zona di campo tuttavia Yunus non è mai riuscito a incidere o a fare la differenza. In estate però è arrivato Gattuso, che ci ha impiegato appena una settimana per capire che avrebbe offerto prestazioni importanti nelle terre di mezzo. Nello spazio di poco tempo non solo Yunus si è imposto, ma è riuscito a sostituire una bandiera come Carlos Soler, ceduto al Psg.

Gattuso e il ct americano Gregg Berhalter si sono sentiti più volte al telefono dalla scorsa estate per disegnare nel migliore dei modi, e con la massima protezione, il futuro di un calciatore di appena 19 anni. In parallelo Yunus è cresciuto nelle considerazioni del Valencia, così come in quelle della nazionale a stelle e strisce, dove è diventato il riferimento di centrocampo, con Adams e McKennie a supporto.

Lo scorso ottobre è arrivata la prima offerta per il metronomo del Valencia: l’Arsenal ha messo sul piatto 25 milioni di euro, cifra considerata insufficiente dal direttivo levantino. Le ottime prove fornite ai mondiali, nonostante il ko con l’Olanda, hanno fatto lievitare la valutazione di mercato, che a oggi si aggira attorno ai 40 milioni. Yunus piace ad Arsenal, Inter e Liverpool. Nobiltà del calcio che forse già a gennaio, ma di sicuro a giugno, metterà le mani sul “chaval”. Il Valencia non naviga nell’oro e vendere i suoi pezzi da novanta è l’unico modo per salvare la baracca e rispettare le cervellotiche regole del fair play finanziario.

La storia di Yunus ci insegna soprattutto che Gattuso, famoso per il suo temperamento e per l’abilità nel cementare gli spogliatoi, è anche un ottimo stratega. Ha guardato oltre le apparenze e le etichette, regalando un futuro radioso a un calciatore che rischiava di perdersi.

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