© “SIMEONE” – FOTO MOSCA
MERET 6
Dopo settimane a sputarsi sui guantoni per ammazzare il tempo, 3 tiri in 90 minuti nemmeno il nipote di Giacomo Leopardi se li aspettava. Lo salvano Di Lorenzo e la traversa in due casi, ma sul gol può fare poco. Quasi nulla. Quasi.
DI LORENZO 6,5
5 minuti e salva un gol sulla linea. Un po’ come mettere piede fuori casa e calpestare la cacca. Sai che sarà una giornata lunga e difficile. Fa il suo in difesa, in avanti ci prova ma Hysaj sembra Cabrini 1982.
RRAHMANI 6,5
Un paio di disimpegni imprecisi nel primo tempo fanno alzare il decibel dei chitammuorti lanciati random dai tifosi. Meglio nella ripresa, aiutato anche da una Lazio da far rabbrividire Nereo Rocco ed il suo catenaccio. Altro che Sarrismo.
KIM 7
Non lo salti nemmeno se ti presenti con una pistola carica puntata in faccia. Negli anticipi è più puntuale della Circumvesuviana, non la nostra, ma quella che fa Zurigo-Berna. E in velocità se lo mangia a colazione a Ciruzzo Immobile. Kim, Kim, Kim… l’idolo della tifoseria è lui. Sempre lui.
OLIVERA 6
Non fa rimpiangere Mario Rui. Anzi sì. Anzi no. A metà, diciamo a metà. In difesa si comporta bene infatti Felipe Anderson dopo un’ora va a dialogare con Decibel Bellini. Però in attacco si perde sul più bello, un po’ come invitare una donna nel più bel ristorante di Napoli e poi pagare alla romana.
(ZEDADKA SV)
Non è entrato quando vincevamo 4-0, entra quando dobbiamo rimontare. Mistero. O delirio di onnipotenza.
ANGUISSA 5
Zambo a volte sembra tua moglie che te la dà per non sentirti nelle orecchie. Sembra che ti faccia un piacere in alcune partite. Ha sui piedi la stessa palla che capita a Vecino. Chiaramente l’esito è diverso. Non è serata.
(NDOMBELE 6,5)
È il Rog di Spalletti, quello che entra solo negli ultimi 15 minuti. Stavolta riesce a far cambiare ritmo alla squadra, a mettere anche la terza marcia, in una panda primo modello, guidata da un vecchio col cappello,
LOBOTKA 6
Sarri gli mette addosso tutti i centrocampisti, il suo block notes e una stecca di Marlboro. Troppo, anche per lui. Che non demerita nemmeno quando riescono a dargli il pallone, tipo una bella imbucata per Elmas. Purtroppo quando fermi lui è come mettere un vigile al semaforo, si blocca tutto. Al tiro si conferma meno influente di Bonaccini nel Pd.
(SIMEONE SV)
Non sfruttare il Cholito, nemmeno quando la squadra passeggia più lentamente di un turista sulla Via Caracciolo, é come avere un vibratore in casa e usarlo per frullare il minestrone. Spazio per Simeone, scendete in piazza.
ZIELINSKI 6
Il migliore in mediana, almeno nei movimenti e nel palleggio. Il suo primo tiro non è una telefonata, peggio. È una pec con notifica di avvenuta consegna a Provedel. Ci riprova nella ripresa, ma calcia a lato, confermando di essere sempre meno incisivo in questo meraviglioso Napoli.
(ELMAS 6)
Se il Napoli fosse una piccola azienda privata, potrebbe fare causa per mobbing. Perché merita di giocare titolare ormai da un po’. In 20 minuti non sempre può fare la differenza. Ci prova in un’azione coast to coast ma non é fortunato. Ammonito per evitare il 2-0 che avrebbe depresso ancora di più tutti quelli che hanno già comprato le bandiere.
LOZANO 5,5
Farsi quasi annullare da Hysaj é un po’ come beccarsi un due di picche dalla figlia di Fantozzi. O di essere bocciato all’esame di grammatica da Cassano. O essere picchiato da Don Mazzi. Qualche buon cross e poco altro. Pochissimo.
(POLITANO 5,5)
Un detto napoletano che si sposa benissimo con lui è questo: Matteo nun lev e nun mett. 20 minuti non sono tanti, ma nemmeno pochi se devi riconquistarti la maglia da titolare. Molto fumo. Solo fumo.
OSIMHEN 6
Patric, ovvero il sosia di Nino D’Angelo in un jeans e na maglietta, diventa Jaap Stam e lo prende a spallate e testate. Cerca di rendersi utile con gli assist, ma le conclusioni sono più imprecise di un tema scritto di Luca Giurato. La traversa è però clamorosa.
KVARA 5
Prova alcuni dribbling ma Marusic lo rallenta peggio di un tutor in autostrada. Su punizione cerca il tiro alla Pirlo, ma calcia alla Gargano. Mette un paio di palloni interessanti, ma passa alla storia il suo assist per Vecino. Una palla di testa che in un campo amatoriale avrebbe ricevuto subito un “Wa, m par o frat e Giorgio”. Giorgio, Georgia, stamm là.
SPALLETTI 4,5
Bisogna avere la coerenza di dire che questa partita l’ha persa soprattutto lui, che ultimamente si sta Sarrizzando con la formazione base ogni domenica e gente come Elmas, Simeone, Ndombele, Ostigard, Jesus, Gaetano, Politano etc… a fare l’uncinetto in panchina. Serve turnover per arrivare freschi al rettilineo finale e ai grandi appuntamenti europei. Altrimenti la squadra diventa stanca e monotona. Sarri la vince a centrocampo e con un pizzico di cul de Sarr. Nessun processo, 13 partite alla gloria. Anzi 8 e un pareggio. Dai Luciano, nun c pensá!
VOTO 10
A chi ha fatto entrare i laziali con fumogeni, petardi, tamburi, megafoni e striscioni razzisti. E ai tifosi azzurri tolgono i tappi alle bottigliette d’acqua o controllano nelle tasche dei bambini. E se porti un cartello con scritto su “Kvara dammi la maglia”, ti portano pure in caserma. Avremmo perso lo stesso, ma vedere i laziali comandare a casa nostra, mandare un bambino in ospedale e noi in silenzio a subire, fa più male della sconfitta. Fenomeni. Continuate così. Poi non vi lamentate se fanno le barzellette su di voi.
Leave a Reply