Casting Sport del Sud, chi allenerà il Napoli? Candidato numero 1: Carlo Ancelotti

Convinti del fatto che De Laurentiis abbia già deciso a chi assegnare la guida tecnica del Napoli, ci divertiamo ad immaginare "nuovi" nomi per la panchina azzurra.

AncelottiFoto Mosca
Articolo di Il Punto Brillante04/06/2023

© “ANCELOTTI” – FOTO MOSCA

Visto che si parla più del prossimo allenatore del Napoli, che della finale di Champions in programma il 10 giugno tra Manchester City e Inter, noi di Sport del Sud inauguriamo oggi una rubrica a puntata, analizzando tutti gli allenatori che potrebbero sedersi sulla panchina azzurra, convinti del fatto che Aurelio De Laurentiis abbia già deciso a chi assegnare la guida tecnica del Napoli 2023/2024. Ma per differenziarci, come sempre, non ci limiteremo ai soliti nomi che stanno circolando. Infatti, il primo che citiamo oggi è mister Champions, Carlo Ancelotti.

Perché Ancelotti sì?

Carlo Ancelotti è arrivato a Napoli dopo Maurizio Sarri e quindi con l’obbligo, quasi, di fare meglio dei 91 punti di quella magnifica squadra del 2018. Non ci è riuscito perché la Juventus in quegli anni comandava tutto, sia in campo che fuori. E quindi era impossibile fare di più. Eppure il Napoli è arrivato secondo al primo anno, senza mai rischiare di arrivare terzo. E ai quarti di Europa League (Arsenal) solo perché il girone con Liverpool e PSG era, come al solito, di ferro. E al secondo anno, quello dei tanti torti arbitrali in campionato, aveva portato il Napoli agli ottavi di Champions.
E quindi tanto fallimentare la gestione di Carletto non è stata, almeno sul piano dei risultati. Ed in questo Napoli che punta a migliorarsi in Champions, chi meglio di lui per dare continuità al lavoro di Spalletti, considerando anche che a Madrid se lo sognano ancora di notte quel 4-0 subito dal Manchester City. E poi, tatticamente, Ancelotti può alternare tranquillamente il 4-3-3 al suo 4-2-3-1, ma di questo ne parleremo più avanti.

Perché Ancelotti no?

La risposta è molto semplice. Aurelio De Laurentiis non ama le minestre riscaldate, pur avendo sempre apprezzato l’uomo Ancelotti anche dopo l’esonero a dicembre 2019. Il presidente, poi, riprendendo Re Carlo, dovrebbe accollarsi anche uno stipendio alto, giusto un anno dopo la sua scelta (vincente) di ridurre il monte ingaggi. Ed infine, la volontà del mister di voler provare l’avventura in nazionale (Brasile?) dopo i tanti successi nei club.

Calciomercato con Ancelotti

Tra i pali Meret sarebbe confermato perché fu lo stesso allenatore ad avallare il suo acquisto nel 2018, definendolo un campione. Poi giocò poco, ma per motivi fisici soprattutto.

In difesa Di Lorenzo intoccabile e Zanoli perfetto per alternarsi al capitano, soprattutto in campionato; a sinistra Olivera sicuro, avendo giocato anche nella Liga tanto amata dal mister, mentre per Mario Rui ci sarebbe poco spazio, visto che nella prima esperienza già ci furono dei problemi tra i due; i quattro centrali potrebbero rimanere tutti e 4 perché corrispondono alle caratteristiche richieste dal mister, con Ostigard simile a Manolas, difensore greco arrivato dalla Roma al primo anno di Ancelotti.

A centrocampo Lobotka non sarebbe più intoccabile nel 4-2-3-1, mentre Anguissa e Zielinski, così come Elmas, potrebbero essere perfetti per alternare i moduli. Spazio anche per Gaetano, forse, nai considerato da Spalletti.

In attacco l’arrivo di Ancelotti sarebbe condizionato dalle conferme di Osimhen e Kvara, ma anche di Lozano a questo punto, visto che il messicano fu richiesto da lui. Politano e soprattutto Raspadori confermati per l’idea di alternare più moduli. Perché nel 4-2-3-1 Jack sarebbe perfetto. Poco spazio, forse, per Simeone, così come per Zerbin.

Chi viene?

Nacho, 33 anni, potrebbe essere uno di quelli, scuola Real, per aggiungere esperienza europea ad un gruppo quasi imbattibile in Italia. E non sarebbero nemmeno da escludere i ritorni di Koulibaly e Fabian Ruiz, due pupilli del mister, che al Chelsea e al PSG, non hanno fatto grandissime cose. Altri colpi potrebbero essere Berardi, che ha appena dichiarato di voler giocare la Champions, e Asensio: due mancini capaci di vedere la porta, che mancano a questo Napoli.

Ma il vero colpo sarebbe Thiago Almada, centrocampista argentino capace di fare più ruoli e di vedere la porta. O Samardzic dell’Udinese, giocatore pronto e di prospettiva. Oppure Yeremi Pino, 2002 fortissimo del Villareal.
E se invece si vendesse Osimhen per 150 milioni, perché non prendere un vecchio come Benzema e sfruttare quei soldi per 3-4 calciatori giovani, forti e affamati, così da trasformare una super squadra italiana in una ipotetica favorita per la Champions?

La formazione del Napoli di Ancelotti

IPOTESI A: (4-3-3) Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera, Anguissa, Lobotka, Fabian, Berardi, Osimhen, Kvara;

IPOTESI B: (4-2-3-1) Meret, Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Olivera, Anguissa, Samardzic, Asensio, Raspadori, Kvara, Osimhen;

IPOTESI C: (4-3-3) Meret, Di Lorenzo, Pau Torres, Kim, Udogie, Anguissa, Lobotka, Milinkovic Savic, Chiesa, Benzema, Kvara; (Gollini, Zanoli, Rrahmani, Ostigard, Olivera, Gaetano, Elmas, Samardzic, Politano, Raspadori, Almada).