È Festa Mondiale

La città è in fermento dalle prime luci di questa mattina: Napoli si sta preparando per la festa scudetto.

Articolo di Luciano Scateni04/06/2023

©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA

Quotidiani, periodici e non solo sportivi, radio, network televisivi, agenzie di stampa, spazi pubblicitari, chiacchiere di corridoio, negli uffici, al bar: insomma Napoli ‘uber alles’. La moda si affretta a colorare di azzurro la produzione dei grandi stilisti. Primi in assoluto i mercatini rionali l’hanno fatto per primi per le loro ‘pezze’ da cinque euro.

La città è in fermento dalle prime luci del giorno, tifosi impazienti danno fuoco alle polveri, esplodono fuochi d’artificio in anteprima. S’impennano in alto le vendite di bandiere, striscioni, vele, sciarpe, maglie, felpe, tute, portachiavi, fotografie di Kvara-Osimhen. Laboriosi addetti completano l’allestimento di palchi, impianti audio-video. Migliaia di napoletani lasciano nell’armadio il vestito della domenica a favore delle magliette firmate da Armani. L’aria di festa pervade specialmente i quartieri popolari. Nel cielo che sovrasta il golfo un insolito via vai di aerei, non meno il traffico intenso delle strade di accesso, confermano che la città è in sold out di presenze ‘straniere’, per duecentomila graditi ‘invasori’. Nel giorno dell’inno alla gioia dei napoletani la perfidia del calendario designa la simpatica Samp del simpatico partenopeo Quagliarella a vittima sacrificale del rito solenne che incorona il Napoli star del calcio nazionale.

Di che parliamo? I numeri degli azzurri: 27 vittorie, 6 pareggi, 4 sconfitte. Gol fatti 75, gol subìti 28, 87 punti. Maglia nera, in fondo alla classica, retrocessa, la Samp: 3 sole vittorie 10 pareggi, 24 sconfitte. Gol fatti 24, subìti 69, 19 punti.

Tra mille episodi di meritato trionfalismo il rinnovato omaggio di Repubblica all’impresa scudetto. In cronaca di Napoli, apertura e titolo generale. A seguire “Napoli campione, fuochi allo stadio, 21 schermi nelle piazze e dirette in Tv”. (Rai, lo show dalle 21 e Dazn, secondo tempo della partita in diretta sugli schermi stradali). “Passerella e premiazione di Spalletti che si dichiara: “Napoletano per sempre” (ma lascia la guida degli azzurri). “Kim vittoria e addio” (va in Premier League, stesso destino per Osimhen?). Riflessioni sul dopo Spalletti (ridda di nomi). 5 pagine pubblicitarie. In omaggio con il giornale, l’inserto di “Azzurro scudetto”, esaltante racconto scritto e fotografico di un evento strepitoso, titoli cubitali e solo uno su cui riflettere, perché in disaccordo: “La festa infinita dei tifosi al ‘murale’ di Maradona, dove si compie il miracolo dell’ultimo dio del calcio”. Da convinto laico: ma uno dei comandamenti non ammonisce forse a non pronunciare la parola Dio invano? Perché non vale per un genio del calcio? Peccato veniale, ma peccato.

Trilla all’alba il cordless. “Ahi, ahi, chi sarà a quest’ora?” – “Sono Fabiana, ti ricordi di me, la tua maestra della Quarati (scuola elementare napoletana del Vomero)”. Se il calcolo è giusto, dovrebbe essere ultranovantenne. “Mi dica” – “Tu che scrivi di calcio, che ne pensi, stasera il Napoli vince con la Sampdoria?” – “Gentile maestra, la scaramanzia vieta di fare pronostici. Alle 21 accenda la Tv, rete 2 della Rai e vedrà. Partita vinta o persa sarà comunque grande festa di una magnifica città”

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