Inter-Napoli, le Pagelle Brillanti: fioccano a sorpresa i 10
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Inter e Napoli, valevole per la 16esima giornata di Serie A.
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©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
MERET 7
Qualcuno gli avrà detto di fare come Osimhen per impaurire gli avversari, mettere la maschera. E così è sceso dal pullman con la mascherina. Anti Covid però. Non ha funzionato ma la parata su Dimarco è stata eccezionale. Sul gol poteva poco.
DI LORENZO 4,5
Il pesce puzza dalla testa, cita un detto antico napoletano. Ed infatti… Se il peggiore in campo è il tuo capitano che sbaglia solamente una partita all’anno, non puoi che perdere. Male sul gol, non vince un contrasto e quando è in attacco sbaglia l’ultimo passaggio. E di fronte aveva Dimarco, non Perisic.
RRAHMANI 5
Rientrare contro Dzeko e Lukaku è come tornare dalle vacanze dopo la Befana con il compito di latino alla prima ora. Sul gol che decide la gara il bosniaco si comporta come mia moglie quando fa finta che vuole darmela (va sul primo palo) e poi mi appende (stacca da solo dietro il difensore).
KIM 6
Inizio scoppiettante tra salvataggi da ultimo uomo e palle lisciate per Lukaku. Però se ha giocato al Mondiale con una sola gamba, figuriamoci una partita di Serie A. Regge l’urto fino alla fine e quindi la sufficienza è più che meritata.
OLIVERA 6,5
Darmian si fa vedere una volta oltre il centrocampo quando sfiora il gol nel primo tempo, poi non esce dalla “Kvarea”, manco stesse rinchiuso nella casa del Grande Fratello. Così l’uruguagio ha la possibilità di giocare prevalentemente in attacco. Non incide ma crea spesso superiorità.
ANGUISSA 5,5
Nel primo tempo perde una palla in uscita da far bestemmiare pure Paolo Brosio. Sembra un lontano parente di quel giocatore che dominava le serate di Champions. Resta in campo 77 e passa minuti ma non riesce mai a cambiare passo.
(NDOMBELE 6,5)
Un quarto d’ora gli basta per dimostrare di essere in crescita. Dalle sue accelerazioni partono alcune azioni nel finale. Merita una maglia a Marassi.
LOBOTKA 6
Nemmeno la moglie più possessiva del mondo avrebbe messo un investigatore segreto così a stretto contatto per un’ora e mezza su di lui. Calhanoglu e Mykhitarian non gli lasciano tanto spazio, ma lui, eccetto un errore nel primo tempo, riesce sempre ad uscire dalla pressione con eleganza.
(SIMEONE SV)
Avere il Cholito affamato in panchina e non sfruttarlo nella serata in cui nessuno sembra avere voglia e determinazione è come avere la folletto e ostinarsi ancora a pulire una casa di 200 metri quadri con scopa e paletta.
ZIELINSKI 6
A fine primo tempo sul suo piede la grande occasione ma calcia peggio di Pellé e Zaza messi insieme in una lotteria dei rigori. Quando inizia la ripresa la sensazione è che possa sbloccarla lui, finché non viene sostituito.
(RASPADORI 6,5)
Sbaglia qualche passaggio importante appena mette piede in campo, però nel finale ha sul piede la chance di donare pillole antidepressive nella calza dei tifosi del Napoli, ma la Befana si traveste da Onana. Peccato, Peccato, Peccato.
POLITANO 5
Premessa: il Napoli per migliorare la sua rosa ha bisogno di un esterno forte a destra come ce l’ha a sinistra. Perché Matteo resta un bravissimo ragazzo, educato, con sani principi, che va bene a scuola e aiuta la moglie nelle faccende domestiche. Ma in queste partite servono i malavitosi in mezzo al campo, vedi Barella che insulta l’arbitro e Skriniar che picchia gli avversari.
(LOZANO 5,5)
A proposito di malavitosi, al Chucky servirebbe qualche amicizia particolare in Messico per diventare più cattivo. La solita tanta confusione a cui ci ha abituati, che contro difese scarse va anche bene ma contro l’Inter catenaccio no.
OSIMHEN 5,5
L’impegno non manca mai ed i primi scatti mi avevano illuso più del calo della benzina del mese scorso. Oggi costa 2 euro a litro e tutti felici e contenti. Alla lunga viene intrappolato fra i tre centrali, manco fosse Rapunzel nella torre della matrigna. E sull’unica occasione, per calciare, ci mette più tempo di me quando devo cercare i calzini la mattina prima di andare in ufficio.
KVARA 5,5
Darmian andrebbe denunciato per bullismo per come lo tratta nel primo tempo. E Sozza indagato per omertà e favoreggiamento. Qualche buono spunto nella ripresa prima di essere sostituito. Che poi, osservarlo mentre usciva dal Meazza, è stato come vedere i Coldplay uscire al primo turno di Sanremo. Troppe aspettative forse.
(ELMAS 6,5)
In pochi minuti mostra più giocate lui che tutti gli altri in tutta la gara. Bello quel dribbling prolungato per uscire dalla pressione nerazzurra. Con lui dal primo minuto… Sarebbe finita con lo stesso punteggio.
SPALLETTI 5
Gli 11 probabilmente sono giusti. Forse qualche dubbio su Rrahmani e Anguissa perché Ostigaard e Ndombele forse stavano meglio. Il problema è la condizione atletica di questo Napoli, apparso in ritardo su tutte le seconde palle. Una sconfitta dopo 16 partite era da mettere in preventivo, tutti uniti a Marassi. Forza mister.
VOTO 10
A SOZZA che nei primi minuti si dimentica i cartellini, manco fosse nato a Milano.
A HANDANOVIC che dopo le belle statuine di Inter-Juve del 2018, aggiunge un’altra perla al suo album “simpatia” con le raccomandazioni per Sozza nel tunnel degli spogliatoi.
A QUELLI DI DAZN impazziti al gol di Dzeko, ai limiti dell’orgasmo quando Sozza fischia la fine. Il campionato è riaperto e Dazn potrà continuare a bloccarsi senza che nessuno dica nulla.
ALL’ITALIA tornata unita e felice come non si vedeva dai tempi di Garibaldi. Hanno vinto Milan, Inter e Juve, ha perso il Napoli. E gli italiani sono più contenti di quando hanno ricevuto la tredicesima. Bene, bene così. Sarà ancora più bello godere, eventualmente, a fine stagione. Perché uno scudetto azzurro porterebbe tanta gente al pronto soccorso, altro che Covid. Depressione!
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