Il sacrificio di Karim Zedadka

Cosa giustifica mandare in campo nei minuti di recupero il giovane Karim Zedadka, classe 2000, quando sono decisivi esperienza, maturità e un’intesa collaudata con i compagni?

Articolo di Luciano Scateni05/03/2023

© “ZEDADKA – SPALLETTI” – FOTO MOSCA

Millecentocinquantaquattro euro a settimana, sessantamila euro all’anno, sono le cifre del compenso lordo, di quanto guadagna l’oggetto misterioso Karim Zedadka, terzino che l’altro ieri sera Spalletti ha fatto esordire in serie A, nella fase finale di Napoli-Lazio, quando il team azzurro, in stato confusionale, ha operato cambi a raffica in evidente ritardo rispetto alla prova inconcludente di Lobotka, uomo chiave in cabina di regia, anello di congiunzione fondamentale tra difesa e attacco, imbavagliato dall’astuzia di Sarri che ha sacrificato il ruolo offensivo di Immobile per raddoppiare la sua marcatura e spegnerne l’intelligenza tattica.

Alla furbizia strategica del tecnico laziale si è sovrapposta la qualità dei difensori romani che hanno trovato le contromisure per non subire i dribbling in velocità di Kvaratskhelia e le sue imprevedibili conversioni al centro in area di rigore. L’indietro tutta di Sarri, della sua squadra stabilmente all’interno della propria metà campo, scelta pagata a caro prezzo da formazioni tecnicamente inferiori, ha consentito ai laziali di destinare alla guardia di Osimhen il doppio pressing dei difensori centrali. Sulla fascia destra, il rigenerato Hysaj, quello delle migliori stagioni in azzurro partenopeo, ha contrastato con successo l’intraprendenza di Lozano.

E che dire, il bonus dei cambi non è proprio la specialità di Spalletti. Non gli è bastato un intero primo tempo per capire che Anguissa non era in serata, che Hysaj ha annullato Lozano, che Osimhen avrebbe goduto di maggiore agibilità se affiancato da Simeone, in grado di alleggerire la sorveglianza asfissiante del tandem di difensori. Ma il colpo di genio è stato il debutto in seria A di Zedadka, quando la partita viveva le forti tensioni dell’extra time. Cosa giustifica mandare in campo nei minuti di recupero un ‘dilettante allo sbaraglio’, il giovane e promettente Karim, venuto al mondo nel 2000, quando sono decisivi l’esperienza, la maturità psicofisica, un’intesa collaudata con i compagni? Si è forse trattato di una risposta dispettosa alla partita disonorevole del Napoli? In sintesi: la SSC Napoli (espressione di satira amara?) si congratula con il terzino azzurro Karim Zedadka, che ieri ha esordito in Serie A, subentrando al 93esimo (sic!)  al posto di Mathias Olivera.   

Riflessioni disfattiste? Ma no, piuttosto un altolà, un incoraggiamento a evitare repliche dell’impreparazione tattica che per fortuna, dopo un salutare ‘mea culpa’, non dovrebbe essere più replicata, l’augurio per il futuro prossimo, quando tornerà il sorriso al popolo della passione calcistica per gli azzurri. In sintesi: la SSC Napoli si congratula con il terzino azzurro Karim Zedadka che ieri ha esordito in Serie A, subentrando al 93esimo al posto di Mathias Olivera. Il popolo della passione calcistica dei napoletani, come lasciano sperare gli applausi agli azzurri a fine gara, non è solo una fortunata usurpazione del primato in classifica sulle 19 squadre della serie A. In sintesi: la SSC Napoli si congratula con il terzino azzurro Karim Zedadka, che l’altro ieri ha esordito in Serie A, subentrando al 93esimo al posto di Mathias Olivera.

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