BIBLIOCALCIO – I consigli per una buona lettura sportiva #27

BIBLIOCALCIO - I consigli per un'ottima lettura sportiva. Rubrica per Sport del Sud a cura di Antonio Vespasiano.

Bibliocalcio, consigli per un'ottima lettura sportiva
Articolo di Antonio Vespasiano05/04/2022

Tema della settimana:

“Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio” di Alessandro Dal Lago, Il Mulino (1990)

La scorsa settimana purtroppo è venuto a mancare lo studioso Alessandro Dal Lago, sociologo di notevolissimo spessore, professore universitario nonché rettore dell’Università di Bologna. Ovviamente la sua produzione letteraria è sterminata. Autore di importanti monografie e di apprezzati saggi scientifici. Tra i suoi lavori ha trovato spazio anche il calcio. Nel 1990, infatti, pubblicò quella che lui stesso definì “una ricerca etnografica”. L’autore infatti volle analizzare con gli strumenti e le competenze del ricercatore i rituali e il linguaggio dei tifosi. Il calcio infatti è diventato un macrocosmo sempre più autonomo ed indipendente, dove le regole di vita comune sovente lasciano il passo a nuove e diverse forme di comunicazione. Nonostante i trent’anni dalla pubblicazione del libro, in verità poi ristampato sempre da Il Mulino nel 2001, buona parte delle conclusioni tratte dal Dal Lago, che era sì uno studioso, ma anche un competente e appassionato tifoso (del Milan), sono ancora valide, a dimostrazione non solo nell’unicità del calcio come sistema sociale, ma purtroppo anche dell’arretratezza nell’organizzazione dello stesso (si faccia l’esempio inglese, dove i tifosi hanno visto realizzarsi una vera e propria rivoluzione culturale).

Ultima uscita:

“Il controllo del pallone. I cattolici, i comunisti e il calcio in Italia (1943-anni Settanta)” di Fabien Archambault, Le Monnier(2022)

Fabien Archambault è un professore di storia contemporanea all’università di Limoges in Francia, specializzato in storia politica e culturale. Nel 2012 diede alle stampe Le Contrôle du ballon. Les catholiques, les communistes et le football en Italie, finalmente oggi questo suo lavoro (che in realtà è stata la sua tesi di dottorato) è stato tradotto anche in italiano da Le Monnier. Abbiamo quindi la possibilità di leggere come il calcio si sia definitivamente – secondo l’autore anche grazie alle influenze politiche – elevato a sport nazionale in Italia a partire dal secondo dopoguerra. Archambault analizza come lo scontro tra il movimento cattolico e quello socialista si sia esteso anche sul piano sportivo. Il fascismo infatti aveva insegnato che anche il calcio e in generale lo sport poteva essere un valido mezzo per la fabbricazione del consenso e per le strategie di partito. Come avvenne tale scontro e quali furono i risultati è tema di questo lavoro. Breve nota a margine: è incredibile come il mondo accademico francese studi e analizzi le tematiche del calcio e dello sport italiano, mentre lo stessa area scientifica da noi non ha pressoché interesse.

Uno sguardo al passato:

Dove va il calcio italiano? Filosofando prima e dopo l’Apocalisse di Emilio Becheri, Corrado Del Bò, Alessando Pagnini, Thedotcompany (2017)

Tre saggi, da parte di tre autori diversi, rispettivamente: uno studioso di economia del turismo, un professore di filosofia e uno storico, per analizzare la situazione calcistica italiana. Filo conduttore del lavoro è proprio l’identità del nostro calcio, ormai sempre più messo alla prova da dinamiche legate a fattori sociali ed economici legati ad una sempre più feroce globalizzazione che ne comprimono valore e significato. Qual è il valore del calcio italiano e che senso ha parlare ancora di “calcio italiano”? sono questi gli interrogativi ai quali i tre autori cercano di dare una risposta partendo da diversi punti di vista, tutti però sussunti nel più ancestrale dei nodi gordiani del nostro sistema-calcio: la presenza di troppi(?) giocatori stranieri nel campionato “italiano”. Tema che, alla luce della mancata qualificazione ai Mondiali, è nuovamente al centro del dibattito mediatico.

 

SportSud Book:

L’altra metà del Bari” di Franco Cirici, Marsico Libri (2021)

Finalmente dopo quattro lunghi anni nell’inferno della Lega Pro, il Bari è ritornato ad un livello consono alla sua storia e al suo pubblico, sperando che la serie B non sia che una mera tappa verso il traguardo finale della A. Impossibile quindi non citare una della tante pubblicazioni legate alla gloriosa società pugliese. Scegliamo quindi un libro di una piccola casa editrice, la Marsico libri del giornalista della Gazzetta dello Sport Franco Cirici il quale ha raccontato in modo curioso e divertente quarant’anni di calcio biancorosso attraverso una serie di aneddoti, di storie frizzanti e irriverenti che non hanno mai trovato posto nelle cronache nazionali. Da Fascetti a Cassano, passando per le partite indimenticabili come quella di Coppa Italia del 1984 quando il Bari, mise K.O. la Juventus  a Torino, nonostante giocasse nell’allora serie C. L’autore racconta che proprio in quella gara i difensori Loseto e De Trizio per cercare di contenere Roi Michel si scambiassero indicazione in stretto dialetto pugliese, tant’è che lo stesso Platini a fine partita chiese a Boniek da quale strana nazione provenissero!

Antonio Vespasiano (gruppo Facebook Bibliocalcio; sito Bibliocalcio.com)