2.500 Cuori Granata insieme alla Salernitana nella partita della vita
Macte animo! E' un invito a essere coraggiosi di fronte alle avversità, per ottenere il risultato desiderato.
Il destino della Salernitana si ritrova suo malgrado sospeso, come già avvenuto in passato, in un’atmosfera carica di incertezza per non rischiare di schiantarsi come un veliero sugli scogli. Il timoniere Paulo Sousa è ancora al timone, ma guida la ciurma restando in bilico nella tempesta. Già si vocifera dei suoi possibili eredi.
Se a Monza le cose dovessero andar male, e facciamo i dovuti scongiuri mentre scriviamo, i dirigenti salernitani, a mercato ormai chiuso, non avrebbero altra strada che il consueto cambio in panchina nella speranza di raddrizzare la barca.
Tra i nomi che circolano con insistenza, troviamo quelli di Daniele De Rossi e del redivivo Davide Nicola, ma francamente nessuno dei due ci sembra in grado di dare nuova linfa a una squadra che lotta affannosamente per restare a galla. Il problema è ben più profondo e non è risolvibile con una semplice mazurka sulla panchina. Gli uomini arruolabili per scendere in campo in questa sfida decisiva col Monza sono ridotti all’osso, in un organico già limitato di suo.
Tuttavia, in caso di un cambiamento alla guida tecnica, è lecito attendersi una franca e schietta autocritica della dirigenza riguardo alle decisioni adottate nell’ultima campagna di trasferimenti. Non sarà sufficiente cambiare il comandante di bordo, ma una critica sincera e una profonda riflessione sulle scelte societarie saranno necessarie per portare il club verso acque più tranquille. La verità del calcio è sempre nei dettagli e nei coraggiosi passi fuori dal campo che possono forgiare il destino di una squadra.
Tornando al campo, l’assenza di Coulimaly è molto pesante, anche per la mancanza di una riserva adeguata, con la Coppa d’Africa alle porte.
Ma non è solo Coulimaly a destare preoccupazione. Anche le condizioni atletiche e psicologiche di Dia non sembrano ancora al top. Questo giocatore, che ha dimostrato di poter essere un punto di riferimento importante per la squadra, ha bisogno di ritrovare la sua migliore forma fisica e mentale per contribuire al successo della Salernitana.
E gli infortuni non si fermano qui. Memo Ochoa è alle prese con un torcicollo che lo rende vulnerabile, in un momento di forma non esaltante. Il tempo per recuperare c’è, ma alle spalle si trova Costil, un valido sostituto che offre garanzie in caso di necessità. La difesa già traballante di suo deve fare i conti con la caviglia destra di Pirola che ha subito una distorsione durante l’allenamento. Dovrebbe stringere i denti e recuperare, altrimenti sarebbe un altro tassello in meno nella già fragilissima struttura difensiva granata.
Anche Maggiore è uscito malconcio dall’ultimo allenamento, con una botta al ginocchio destro, e non può considerarsi sicuro della convocazione. Entrambi dovranno essere valutati attentamente dallo staff medico nei prossimi giorni.
La Salernitana avrebbe bisogno di risorse fresche e affidabili, e di una panchina lunga mentre queste lacune potrebbero costarle caro.
L’unica nota positiva sembra arrivare da Candreva, che, nonostante qualche problema fisico, si è allenato a parte secondo il programma stabilito dai preparatori. C’è ottimismo riguardo alla sua convocazione, il che potrebbe rappresentare un sollievo per la squadra.
In questo contesto di incertezza e fragilità, la Salernitana si prepara ad affrontare una sfida cruciale. La squadra e il suo allenatore sono chiamati a stringere i denti e a lottare con tutte le forze per evitare il peggio. È plausibile che la squadra calcherà il terreno di gioco con quel 4-2-3-1 che il tecnico lusitano ha recentemente adottato, in quanto ritenuto come lo schema più consono alle caratteristiche attuali della squadra. Un’architettura tattica mirata a valorizzare gli elementi a disposizione, quasi un abito su misura per provare a uscire dalla crisi.
Domenica allo U-Power Stadium, si stringeranno intorno alla Bersagliera 2.500 cuori granata, pronti a incoraggiarla e a sostenerla in un momento così difficile, nulla è ancora perduto e tutto è ancora possibile.
Macte animo! Coraggio!
Questa frase è un invito a essere coraggiosi di fronte alle avversità, per ottenere il risultato desiderato:
“Macte nova virtute, sic itur ad astra” (Coraggio, è così che si arriva alla gloria).