Cos’avrà trovato De Laurentiis nella calza stamattina?
Carbone, una manciata di monete d'oro servite con sguardo irridente o un mare di leccornie? Cos'avrà trovato De Laurentiis stamattina?

© “LUIGI DE LAURENTIIS”- FOTO MOSCA
Piace farle passare per feste di bambini, ma in realtà l’uomo ha bisogno di favole e quando queste si presentano è l’occasione giusta per nutrirsene. Il Natale, l’Epifania, permettono ai grandi di tornare fanciulli, ma è anche un’occasione per fermarsi e riflettere. Fare un bilancio: cos’ho fatto quest’anno? E la Befana, o Babbo Natale, sono gli esseri (viventi?) più meritocratici della storia.
La prima può riempirti di carbone, il secondo ha facoltà di lasciarti a bocca vuota il giorno più felice dell’anno. Al contrario possono elargire tanti pacchi colorati e sorprese di ogni tipo. Stamattina ognuno ha trovato la sua calza, alcune sono piene fino all’orlo, ricche di leccornie, altre sono più tristi, piccole. D’altronde, come si racconta ai più piccoli, i regali vanno meritati. E quindi ci è sorta una curiosità, cos’ha trovato Luigi De Laurentiis nella sua calza?
Non riusciamo a sbirciare fuori dalla sua finestra e vedere cosa c’è realmente vicino al suo camino, ma con un po’ di immaginazione e spirito critico possiamo analizzare in questa chiave il 2023 (anno solare) del primo tifoso del Bari. Se un esponente della famiglia ha gioito, almeno fino all’estate, un altro ha dovuto buttar giù un boccone amaro e nessuna caramella è riuscita ad addolcirgli il palato. Il Bari stava per arrivare al paradiso, ma un blackout ha interrotto la corsa, facendo scendere i biancorossi alla stazione precedente, ed è dunque ancora Serie B.
C’erano tutte le buone intenzioni possibili, ma se è mancato qualcosa sul finale di certo non si può puntare il dito verso la Tribuna. Piuttosto si può fare da giugno un poi un gesto del genere, quando la squadra ha iniziato a sciogliersi come neve al sole. O meglio, ad essere esposta sotto il sole cocente. E di certo da quel momento qualcuno avrà segnato tutto sul taccuino, vedendo un Presidente che non trova degni sostituti dei calciatori venduti. Vedendo un Presidente che individua Michele Mignani come colpevole dell’incredibile declino. Se non fosse che purtroppo veniva chiesto ad un cuoco di friggere senz’olio.
Oggi il Bari è fuori addirittura dai Playoff ed è a soli due punti di distanza dal Cosenza quattordicesimo. Nessuno si sente sicuro nell’affermare che i biancorossi parteciperanno alla fase conclusiva della stagione, e ciò è sicuramente triste e ingiusto nei confronti di una piazza che prova amore incondizionato verso la maglia. Questa pretende di più dai calciatori, si lamenta verso la società, ma riempie gli stadi in casa e in trasferta dimostrando ancora tutto il suo appoggio.
E quindi? Giungendo ad una conclusione, il 2023 è un anno incredibilmente negativo. Possiamo dire che in poco tempo, in pochi minuti, la squadra ha gettato via una grande occasione quando era ormai tutto nelle sue mani, ma successivamente arrivano soltanto errori su errori. E, questi, avranno ripercussione inevitabilmente sul nuovo anno. Quindi lungi dal voler sindacare sulla bontà (comportamentale) di De Laurentiis, almeno sotto il punto di vista lavorativo, con il Bari, possiamo senz’altro dire che l’anno appena terminato non è stato positivo, e non lo è stato anche per colpa di qualche scelta sbagliata.
Dunque nella calza, come abbiamo detto, provando ad immaginarla, sarà facile trovare un po’ di carbone. Nero come l’animo dei tifosi, ma nero anche come il finale di stagione qualora non dovesse esserci un clamoroso ribaltamento di fronte che restituisca alla gente la fiducia nella squadra e nella società.
Altro? Una befana particolarmente ironica avrebbe potuto riempire la calza di monete d’oro, di cioccolato chiaramente, per spingere il Presidente a rinforzare la squadra in questo mercato di gennaio. Anche perché questa si preannuncia essere l’unica situazione possibile per scalare la classifica verso gli obiettivi stagionali prefissati.