Il derby chiama, il Napoli risponde con il megafono
Il derby ha chiamato il Napoli ad una risposta. Gli uomini di Spalletti non si sono tirati indietro. Il big match con l'Inter ha il sapore dello Scudetto.
©️ “NAPOLI – POLITANO-OSIMHEN” – FOTO MOSCA
Da Milano, il derby ha chiamato. Da Venezia, il Napoli ha risposto. Ma non l’ha fatto con un semplice “Pronto, noi ci siamo”, bensì urlando, con un megafono. Perché le grandi squadre vincono le partite 1-0 ed il Napoli in passato o dominava o non vinceva. Gli azzurri chiudono il tanto temuto mese “africano” con 4 vittorie ed il pareggio sul campo della Juve, a dimostrazione del fatto che la tifoseria azzurra non ha rivali nel mondo a piangersi addosso. Perché la Coppa d’Africa sembrava la peggiore variante Covid ed invece si è rivelata un raffreddore Omicron. Anzi Osimhen.
Vittoria a Venezia, dove la Juve si è fermata e dove Roma e Fiorentina hanno perso. Quel Venezia che prima della sosta ha ceduto all’Inter solo al minuto 94′, subendo il gol del pari irregolare. Primo tempo noioso, con 75% di possesso palla e soltanto un paio di conclusioni innocue. Ma nella ripresa il timbro dell’Osimask, l’attaccante che prima dell’infortunio stava dominando il campionato ed il raddoppio di Petagna, il centravanti da mandare in campo nel finale, portano il Napoli ad 1 punto dalla vetta.
E stasera i tifosi azzurri si metteranno comodi comodi a tifare per il futuro capitano, il KK26 che si giocherà lo scettro del continente africano. Consapevoli che da domani Koulibaly e Anguissa saranno a Castelvolturno, insieme ad Osimhen, Insigne, Mertens, Politano, Petagna, Ounas, Zielinski, Elmas, Fabian, ma anche i gregari Lobotka, Rrahmani, Di Lorenzo, Juan Jesus, Mario Rui, Ghoulam ecc ecc. Tutti insieme per preparare una partita, quella di sabato alle 18 che profuma di scudetto, altro che lasagna. Il derby ha chiamato, il Napoli ha risposto. Col megafono.