Come gioca la Cremonese di Alvini
La Cremonese è una squadra in continua crescita e sottovalutarla sarebbe un errore: Spalletti rischierà il turnover?

©️ “CREMONESE-CIOFANI” – FOTO MOSCA
La Cremonese rientra nel trittico di squadre neopromosse nell’attuale Serie A, delle tre, però, è la compagine che ha raccolto meno punti. Soltanto tre, con quattro punti di distacco dalle altre due, Monza e Lecce, che hanno conquistato sette punti. Penultima in classifica con la sola Sampdoria alle spalle, i lombardi ospitano tra le mura amiche la capolista della Serie A, il Napoli di Luciano Spalletti. I padroni di casa sono in cerca della prima vittoria stagionale ma le ultime quattro partite hanno comunque fruttato tre punti contro Atalanta, Sassuolo e Lecce. Segno che, forse, Alvini stia trovando la quadratura del cerchio. Tra le fila della Cremonese mancherà l’ex della partita, Vlad Chiriches, l’uomo con maggiore esperienza della squadra. Nonostante un corposo mercato, infatti, pochi calciatori grigiorossi possono puntare su quest’aspetto. Le colonne portanti della scorsa stagione sono tornate alla casa madre, lasciando parecchi vuoti in campo: tra questi Carnesecchi, Okoli, Gaetano e Fagioli.
La stella
Il calciatore più prestigioso della squadra sarebbe dovuto essere l’ex Tottenham Chiriches, ma per il rumeno alle prese con gli infortuni è concretamente impossibile prendere in mano le redini della difesa e della squadra. Senza di lui in campo, quindi, i giocatori chiave diventano Ciofani e Okereke. Gli unici due che riescono a dare imprevedibilità ed esperienza alle incursioni offensive della squadra. ll nigeriano, impiegato sull’esterno sinistro del campo, ha realizzato due reti in otto partite, fornendo un assist. Un bottino povero, si potrebbe pensare: in realtà la partecipazione ai gol della Cremonese di Okereke è altissima, dato che sono soltanto 4 i gol realizzati dalla squadra lombarda in questa Serie A. L’altra rete, è stata messa a segno proprio da Ciofani. L’unico in cinque presenze. Il nigeriano, complice anche l’età, è molto più rapido e scattante, sia nel breve che nel lungo, ed è il principale pericolo soprattuto negli spazi che potrebbero crearsi in verticale e dietro la linea difensiva azzurra.
Non solo rapidità, Okereke è un riferimento offensivo dotato di grande varietà tecnica: taglia la profondità ma non disdegna giocare spalle alla porta sfruttando la sua prestanza fisica. I suoi movimenti e la sua imprevedibilità, inoltre, crea spazi per liberare altri compagni in posizioni vantaggiose.
Il tecnico
Massimiliano Alvini è subentrato a Pecchia sulla panchina dei grigiorossi, con il compito di tenere il timone della squadra traghettandola nel porto della salvezza. La vita di Alvini è tratta da un film: iconica è la stagione alla Reggiana, che dovrebbe disputare la Serie D, ma viene ripescata in Serie C e addirittura raggiunge i Play-off, vincendoli clamorosamente. La squadra non era affatto chiamata a tale traguardo, ma Alvini organizza una squadra fortissima, che riesce in questa colossale impresa. Farà molto bene anche al Perugia, ottenendo ottimi risultati, ma la chiamata di una vecchia conoscenza, nonché amico, che tra l’altro gli offre anche la Serie A, non può essere rifiutata. È il coronamento di un sogno per l’allenatore toscano. La salvezza non è impossibile, ma sarà necessario cambiare passo per uscire dalla zona che scotta.
Come gioca la Cremonese
La squadra è stata rivoluzionata ma le idee di Alvini non cambiano: la costruzione dal basso resta un dogma per i lombardi. Corollario è l’ingaggio di Chiriches, difensore dai piedi ottimi anche se non sempre impeccabile nella marcatura. La Cremonese ricorre spesso anche alla pressione alta. Tutte queste impostazioni possono essere utili, ma contro squadre molto più attrezzate può essere un’arma a doppio taglio. Contro le big, infatti, la Cremonese ha faticato estremamente. L’ultima goleada l’ha subita contro la Lazio, ma non è andata tanto meglio contro l’Inter ad esempio. Luciano Spalletti, piaccia o meno, difficilmente sbaglia l’impostazione della partita. La diversità di soluzioni che trova il Napoli sul rettangolo verde, inoltre, sono così diverse da permettere la realizzazione di gol alla Cremonese in qualsiasi momento.
Sarà molto importate, inoltre, lo sviluppo delle azioni sull’out di destra: almeno sulla carta si fa fatica a trovare calciatori grigiorossi in grado di fermare le avanzate di Khvicha Kvaratskhelia, sia fisicamente sia atleticamente. Il Napoli, tra l’altro, è in uno splendido momento di forma e in ogni partita riesce ad essere padrone del centrocampo. L’unico fattore che potrebbe fermare gli azzurri e privilegiare la squadra di Alvini è la forma fisica: il Napoli ha iniziato il suo tour the force e disputa una gara mediamente ogni quattro giorni. Luciano Spalletti potrebbe ricorrere ad un corposo turnover, ma nelle sfide in cui ciò è successo la sua squadra non ha dato eccellenti risultati, anzi.
Il tecnico di Certaldo rischierà il turnover?