Atalanta-Napoli, Le Pagelle Brillanti: Osimhen il nuovo Kean
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri tra Atalanta e Napoli, valevole per la 13esima giornata di Serie A.
MERET 7,5
I suoi haters sono come i politici, ogni settimana sono costretti a cambiare bandiera. A Liverpool anche la colpa degli aumenti delle utenze era sua, oggi è tornato ad essere più forte di Dino Zoff. A Bergamo due parate di istinto, simili, decisive. Da portiere vero.
DI LORENZO 6,5
Se a quella ragazza hanno permesso di laurearsi a 23 anni in Medicina, a lui avrebbero dovuto dare la fascia di capitano il primo giorno che ha messo piede in azzurro. Oggi qualche difficoltà su Mahele ma anche tanta quantità, come sempre.
KIM 6,5
Più vulnerabile rispetto al resto della stagione. Ma cresce con il passare dei minuti, tipo casatiello alla vigilia di Pasqua. Il giallo che prende nel secondo è inventato. La sua esultanza davanti alle telecamere a fine partita è l’immagine più bella del sabato, dopo l’espressione di Gasperini.
JUAN JESUS 7
È così professionista che se avesse rubato lui la macchina di Kvara, state sicuri che non l’avrebbero mai ritrovata. Annulla il giovane Holjund nel primo tempo e fa lo stesso nella ripresa con Zapatone. E probabilmente è stato lui a far annullare il post di Muriel. Perché lui annulla tutti.
OLIVERA 7
Oramai le indicazioni sono chiare: quando bisogna andare a prendersi le “tarantelle” con gente di un metro e novanta, Lucianone si porta l’uruguagio. Ed il terzino paura non ne ha. Fisico d’acciaio nei duelli individuali e velocità importante nei recuperi e nelle ripartenze. E assist a Simeone. Che acquisto.
ANGUISSA 6,5
Zambo è come quei colleghi che quando si prende due settimane di ferie, ovvero per infortunio, riesci lo stesso a portare avanti le pratiche quotidiane con Ndombele, ma ti accorgi della sua importanza quando rientra, perché, pure se non è ancora al massimo, ti permette di avere in mezzo al campo una diga difficile da superare. E quando prende palla, fa partire Osimhen per il gol vittoria. W Zambo.
(GAETANO SV)
Entra nel recupero solo per far accusare Gasperini.
LOBOTKA 6,5
L’ultima volta che sbagliò due passaggi nei primi 25 minuti, la Juve si apprestava a presentare il primo ricorso contro Calciopoli. Oggi si è perso il conto dei ricorsi respinti. Lobocop non può giocare sempre a 300 all’ora, ma anche in una giornata difficile, si fa valere nel palleggio e nell’uscita dal pressing.
ZIELINSKI 6,5
Se stamattina abbiamo accompagnato col sorriso le nostre mogli da Ikea prima e alla Reggia poi, il merito è anche del polacco che da corner si fa dare la palla per metterla sulla testa di Osimhen. Tatticamente la mediana bergamasca gli ha tolto fiato, ma lui spesso se n’è uscito senza prendere la bombola d’ossigeno, solo con la classe.
(NDOMBELE 6,5)
Per far capire chi è Ndombele, vi dico solo che molto probabilmente sarà lui il sostituto di Pogba ai mondiali nella Francia. Nella Francia campione in carica, non negli Stati Uniti o nell’Arabia Saudita. In campo doveva limitare il gioco degli avversari, così come a Liverpool. Obiettivo raggiunto con qualche azione personale da far gridare in dialetto parigino “waa, ca cumbinaté, uh mamm ro carmené”
LOZANO 6
Le intenzioni, come sempre, sono buone, tipico di chi promette di studiare per l’interrogazione del lunedì mattina. Ma poi si perde nell’ultimo passaggio o nel dribbling giusto che, nel caso dello “studente”, si mette su tiktok e non studia un cazzo. Però non si tira mai indietro nei contrasti. Mai.
(POLITANO 6)
Entra a metà ripresa per segnare il 3a1 e permettere ai tifosi davanti alla tv, negli ultimi minuti, ad ordinare la cena su Uber, anziché mangiarsi, come nel mio caso, anche le unghie dei piedi, dopo quelle delle mani, divorate nel primo tempo. Qualche spunto, qualche diagonale e poco altro. Ma abbiamo vinto, quindi 6 politico.
OSIMHEN 8
90 minuti a fare a botte con Van Djik a Liverpool, senza la sua spalla Kvara e la “ciorta” di un rigore regalato nella partita, forse, più delicata della stagione. 9 attaccanti su 10 sarebbero andati in crisi. Non lui. Che di testa segna il gol del pareggio, prende il pallone dalla porta per invitare i compagni a credere nella vittoria e dopo pochi minuti si porta Djimsiti a spasso, manco fosse un barboncino al guinzaglio, per poi servire un cioccolatino ad Elmas. E poi, fino alla sostituzione, a continuare a lottare. È capocannoniere solitario con un mese e mezzo di stop per infortunio. Se continua così può diventare forte come Kean.
(SIMEONE 5,5)
Eh no, caro Cholito. Quei 20 minuti finali di ansia non ce lo meritavamo. Quel rigore in movimento andava calciato dentro la porta. Peccato perché è entrato in campo con la stessa rabbia di sempre, facendo scivolate in ogni zona del campo. Può comunque uscire a testa alta, perché se lo può fare la Juve in Champions, con 5 sconfitte su 6, lui poteva permettersi di uscire da Bergamo insieme ad Ostigaard in mutande. Anche senza mutande. A testa altissima.
ELMAS 7,5
Dite la verità, la metà di voi ha bestemmiato quando ha letto le formazioni. L’altra metà è bugiarda. O non ha letto le formazioni. Sostituire oggi Kvara é come mettersi a fare Amici di Maria al posto di Maria. O mettere un islandese, chiaro di pelle, a fare Tale e quale show al posto di Carlo Conti. Il gol è tanta roba. Prima e dopo fa poco, ma nel finale emerge di nuovo, portando tanti palloni nella trequarti avversaria. In uno di questi stava segnando Simeone. Bravo Elmas. E scusami a nome di tutti.
(ZERBIN SV)
Come con Gaetano, il suo ingresso è solo per prendere in giro Gasperini.
SPALLETTI 9,5
Uno non vuole pensarci, ma stiamo a 9 vittorie di fila in campionato. 35 punti in 13 partite, in pratica a 5 punti dal primo obiettivo stagionale, la salvezza. Visto che ad inizio anno nemmeno sua mamma credeva in lui. Ed Elmas è solo l’ultimo, in ordine cronologico, suo gioiello. Non sbaglia un colpo. Olivera confermato, Jesus che annulla Holjund e Zapata, Ndombele vicino ad Anguissa per difendere, il Cholito e non Raspadori che stava per chiuderla. Mister tu vuoi davvero stravolgere la nostra estate 2023. Non sai nemmeno cosa potrebbe accadere in città. Noi ti mettiamo mezzo busto a Piazza Garibaldi
GASPERINI 10
Senza lode perché ai microfoni ha ammesso di aver affrontato un Napoli forte. Ma la reazione al triplice fischio è da applausi: cronometro in mano per mostrare che mancavano 30 secondi (non 30 minuti, 30 secondi), sguardo incredulo come uno a cui è stato rubato il portafogli mentre era al Vaticano a parlare col Papa, più nervoso di Eric Cantona quando diede il calcio a quel tifoso. Il Gasp voleva rendere felice Inter, Milan, Juve, Gazzetta, Sky ecc ecc, invece ha fatto godere solo i tifosi azzurri quando ha parlato nel post partita. Al ritorno lasciamo anche Osimhen e Lobotka a riposo, ok?