Juventus-Napoli: le Pagelle Brillanti
Le Pagelle Brillanti de "Il Punto Brillante" della sfida di ieri sera, allo Juventus Stadium, tra Juve e Napoli.
© “DOMENICHINI” – FOTO MOSCA
OSPINA 6
Pur percorrendola ogni giorno, preferirei chiudere di nuovo la Galleria Vittoria, piuttosto che fare a meno di lui in questo periodo. Forse un po’ lento a tuffarsi sul gol, ma è attento sulle conclusioni centrali, nelle uscite e nei rinvii. Quando si è accasciato a terra, ho preso 7 bicchieri di acqua e zucchero.
DI LORENZO 7,5
Se dovesse beccare Omicron, Omicron subirebbe l’ennesima mutazione. Perché Di Lorenzo è di ferro. Chiude ogni tentativo sia su Bernardeschi che su Chiesa. Salva un gol sulla linea, non spreca una palla e si guadagna pure un rigore. Netto. Peccato che Irrati stesse distratto, ancora impegnato a scartare i regali della Befana.
RRAHMANI 7
Domani De Luca pubblicherà due bollettini, uno sui tamponi in tutta la Campania, l’altro sui tamponi fatti in due giorni da Rrahmani. Tratta Morata come il Papa tratta i gatti. Chiede a Chiesa di fare meno teatro e si conferma sempre più leader. Partecipa al pareggio ma senza colpe.
JUAN JESUS 6,5
Pronti via e sembra la versione brasiliana di Britos quando sferra un calcio alla Kim Rossi Stuart nel ragazzo dal kimono d’oro, a Morata. Poi si sente spesso la sua voce quando dice a Ghoulam quanti minuti mancano alla fine, countdown iniziato al minuto 4. Aspettando Tuanzebe, lui c’è.
GHOULAM 6,5
All’inizio fa diventare Bernardeschi un George Best che beve acqua Sorgesana. Soffre per tutto il primo tempo anche perché l’ultima partita intera la fece quando Beppe Grillo faceva il comico e Di Maio lo steward. Nella ripresa qualche sovrapposizione, un colpo di tacco e delle buone chiusure. 90 minuti in campo è stato come far finire la maratona di New York ad un 60 enne fresco operato alla prostata.
DEMME 6,5
Si piazza davanti alla difesa e non si muove da lì, tipo Brumotti vicino al parcheggio dei disabili nei centri commerciali. Si muove tanto ma si limita a passaggi corti. Si procura una bella punizione dal limite a fine primo tempo. Viene ammonito per una timida protesta. In un mondo equo, per l’invasione di campo a fine gara, a Chiesa andrebbe dato un daspo di 5 anni.
LOBOTKA 7
Perde un paio di palloni più pericolosi di quando dici ad una donna che la vedi ingrassata. Però ne gioca tantissimi altri con tranquillità e ottima tecnica. Rabiot è così lento che Lobo a confronto sembra Babangida a Winning Eleven. Sul gol di Chiesa è più sfigato di Bisio che viene spedito a Castellabate in Benvenuti al Sud. Scherzo, di Siani che viene esiliato a Milano in Benvenuti al Nord.
POLITANO 6
Partecipa al gol del vantaggio con un taglio alla Callejon quando era giovane. Per il resto della partita, imbottito di tachipirine ed antibiotici, corre su e giù sulla fascia destra con la stessa costanza di una metro londinese. Peccato però che nelle scelte importanti, si trasformi nella circumvesuviana nel tratto Poggiomarino-Gianturco. Quando esce viene trasportato direttamente nel reparto di terapia pre-intensiva di Torino. Scherziamo, Matteo sta tornando.
ZIELINSKI 6,5
Sembrava dovesse rimanere in hotel a vedere qualche serie Amazon, visto il comunicato Asl. Invece gioca e lo fa abbastanza bene, seppure a tratti. Molto bravo quando di destro e sinistra sterza e cambia gioco, meno bene quando deve buttare la porta a terra e colpisce forte ma centrale. E’ così abituato a giocare 70 minuti, che negli ultimi 20, avendo in panchina i pulcini della Napoli Primi calci, ha giocato come se avesse 7 mascherine FFP2 vicino a bocca e naso.
INSIGNE 6,5
La pagella su di lui va sempre divisa in due. Il Lorenzo che corre, aiuta Ghoulam, serve a Politano la palla che porterà al vantaggio ed a Zielinski l’occasione del tiro dal limite meriterebbe sempre voti altissimi. Il Lorenzo che deve essere decisivo continua ad avere 0 gol in 20 partite di campionato su azione. Calcia solo una volta in porta ma da Toronto, per fare un paragone, l’avrebbe mandata a Montreal. Però è dentro con la testa, quindi bravo.
MERTENS 7
Tocca pochissimi palloni ma è il più pericoloso di tutti. Il diagonale che porta al vantaggio è da vero bomber, ma ancora più bella è l’esultanza con il dito che punta alla N sulla sua maglietta! Mi ha fatto emozionare come quando vidi il finale di Ghost. Prende un calcione da Rudi Krol, alias De Ligt ma stringe i denti. Punizione a lato e un tiro forte su Szczesny le altre due palle gol.
ELMAS SV
Era positivo fino al giorno prima, poi negativo, poi debolmente positivo, poi debolmente negativo, poi positivo al Delta ma solo al 5%, poi negativo ad Omicron rapido ma non al molecolare lento. Vabbè, la favola di Tamponopoli, anzi Tamponapoli la conoscete. La sensazione quando entra è la stessa di quando vai a giocare a calcetto e negli ultimi 10 minuti si fa male uno dei dieci e chiedi al custode del campo, in jeans e scarpe classiche, di fare numero.
PETAGNA SV
Qualcuno lo voleva in campo prima, ma se entra negli ultimi 2 minuti, con i titolari in affanno, un motivo ci sarà. Il Petagnone non ne aveva. Si becca un fallo di Rugani alla Chiellini e poi ogni tanto le telecamere lo inquadravano sembrava Rocky Balboa all’inizio del match con Ivan Drago.
ZANOLI SV
Viene buttato nella mischia al minuto 91, su corner a favore dei gobbi ed il pensiero è andato subito al doppio cambio di Gattuso su angolo dell’Atalanta. Per fortuna non segnano, altrimenti Domenichini sarebbe diventato lo zimbello dei social.
DOMENICHINI / SPALLETTI 7
Con la febbre il secondo di Lucianone va in panchina e cerca di guidare una squadra stanca e stressata dal lungo prepartita. Per fortuna che dall’altro lato, l’Ascoli Piceno non è nemmeno lontana parente della squadra che ha vinto 9 scudetti di fila. Il Napoli, infatti, gioca molto meglio, soprattutto nel primo tempo, quando avrebbe potuto anche raddoppiare. Nella ripresa, con le energie quasi a zero, cerca di limitare l’avversario e ci riesce. Un ottimo punto che sarebbero stati 3 se Sozza avesse fischiato il fallo di Bernardeschi su Demme o quello di Krol De Ligt, sempre lui, su Ironman Di Lorenzo. Ma lo diciamo a bassa voce sennò dicono che noi napoletani piangiamo sempre!
SOZZA 7
Ha arbitrato bene, lasciando spesso correre il gioco, vedi pareggio Juve viziata dal fallo o il calcetto di De Ligt sulla gamba di Di Lorenzo. Era in area, ma sono dettagli. Mentre scrivo è ancora chiuso negli spogliatoi dello Juventus Stadium, con Chiesa ancora in giubbotto a chiedergli perchè non avesse fatto battere quel calcio d’angolo al minuto 105. i calciatori rimarranno lì in attesa che Nedved si negativizzi per raggiungerli.