Il Napoli è un passe-partout per chi ne ha bisogno
Il Napoli conclude la prima parte di stagione al nono posto con 28 punti, gli azzurri stanno pagando tante, troppe scelte sbagliate.
©️ “TORINO” – FOTO MOSCA
Il Napoli conclude la prima parte di stagione al nono posto con 28 punti, l’anno scorso a questo punto del cammino ne erano 50… Gli azzurri stanno pagando tante, troppe scelte sbagliate. Prima Garcia, poi il rincalzo Mazzarri, sperando potesse far meglio. L’errore principale avviene in estate, un errore dettato dalla presunzione di accontentarsi, di sostenere il compiacimento della rosa; d’altronde siamo campioni d’Italia no? Con l’addio di Spalletti, del quale se ne era a conoscenza già da parecchio, nazionale o no, ancor di più si dovevano aggiornare i 22. Al Napoli arriva un nuovo allenatore che poco se ne frega della stagione passata, positiva o negativa che sia. Serviva e serve gente che lo Scudetto voglia vincerlo, non rivincerlo. C’è sensazione di pienezza, di sazietà, e per dei professionisti non va assolutamente bene. Tutti hanno le loro colpe, chi più chi meno, ma tutto ciò è esagerato, si sta girando il coltello nella piaga. Nelle ultime otto partite, solo quattro gol, di cui due contro il Cagliari.
Qualunque scelta verrà fatta a partire da questo momento non porterà a nulla. E’ frustrante, doloroso vedere non tanto il perdere punti, ma un’identità mai persa negli anni. La prima caratteristica degli azzurri è da sempre stata il gioco, l’organizzazione. Purtroppo si intravede solo ed unicamente confusione, dettata ed accentuata dal momento. Dispiace, quasi più della sconfitta, l’esordio di Pasquale. Travolto dalla foga, probabilmente dall’amore sconfinato per la maglia. Ingenuo nel lasciare i suoi in 10 con tutto il secondo tempo davanti, ma già al primo pallone toccato si era intravista tanta volontà. Con un controllo maggiore, maniere meno criminali, non da rosso e quasi carcere… più Mazzocchi in mezzo al campo. Bisogna ritrovare prima che il gioco, la volontà di reagire. Un grandissimo plauso agli onnipresenti tifosi azzurri; sempre al fianco della squadra, mai sola, nonostante le mancanze di rispetto. Gli azzurri sono diventati per tutti la chance per macinare punti, un’umiliazione. A +16 dall’ultimo posto, a +14 dalla zona retrocessione, a -20 dal primo posto, è questa la realtà del Napoli. Ci si aspettavano tante difficoltà, chi non vuole battere i campioni d’Italia, ma non così. Calpestati, buttati fuori da tutto già ad inizio dicembre, se non prima, incommentabili. Un ritiro non basta, il mercato idem, servirebbe uno specialista per analizzare lo scempio.