ESCLUSIVA- Sara Schettino: “Pomigliano una famiglia, cerco sempre di brillare”
Sara Schettino, giocatrice classe 2004 del Pomigliano, si è gentilmente concessa ad un'intervista ai microfoni di SportdelSud. Tra sogni e obiettivi.

Sara Schettino, giocatrice classe 2004 del Pomigliano, si è gentilmente concessa ad un’intervista ai nostri microfoni di Sport del Sud. Calciatrice ed aspirante avvocato, nella vita tanti sogni e obiettivi, tra i quali conseguire la laurea in giurisprudenza all’università Parthenope di Napoli. Ha esordito in Serie A in un Roma-Pomigliano il 13 gennaio 2024.
Come mai il calcio? Cosa ti ha spinto ad inseguire questa passione?
“Sin da bambina sono sempre stata affascinata al calcio. Calciare un pallone mi provocava emozioni, come semplicemente andare allo stadio. Qualsiasi ospite che veniva a casa diventava in automatico un avversario contro cui giocare e da battere”.
Al di fuori del prato verde hai altri hobby e/o impegni?
“Amo lo sport a 360°, mi fa sentire viva ed energica. Prima del calcio ho praticato diversi sport, dal karate, alla pallavolo, passando per la ginnastica ed il nuoto. Non in secondo piano c’è l’amore per le moto, precisamente il motocross. Penso sia importante appassionarsi allo sport, ti fa crescere; determinazione, lavoro di squadra e sacrificio fondamentali per la vita. Oltre a questo frequento il secondo anno di giurisprudenza all’università Parthenope. Amo il diritto, soprattutto legato alla tutela degli sportivi”.
Come fai a conciliare studio e passione?
“Riesco a conciliare le due cose grazie all’amore che provo per entrambe. Ciò mi consente di organizzare la settimana con serenità. Ogni giorno infatti cerco di prefissare e conseguentemente rispettare un programma che unisca il calcio agli impegni accademici. Sfrutto ogni momento libero della giornata affinché non lasci da parte nulla. Bisogna avere tanta motivazione e disciplina, non sempre ci sono bei momenti; è lì che si deve continuare sacrificandosi”.
Come ti trovi al Pomigliano?
“Sono orgogliosa di far parte di questa realtà. Mi sono sentita sin da subito parte della famiglia. E’ casa nel vero senso della parola, Pomigliano dista pochi chilometri da dove sono nata. Un posto ricco di ricordi e amici”.
Come pensi possa finire la stagione?
“Sono molto ottimista. Sono convinta che questa seconda parte di campionato possa portare grandi soddisfazioni alla società. Tutte noi lavoriamo per un obiettivo ben definito, darò il mio contributo per mantenere la categoria che meritiamo.”
Perché il numero 72
“La scelta del numero 72 è legata alla data di nascita dell’uomo che crede sempre in me, mio padre. Mi ha insegnato tanto, e tutt’oggi riesce a spronarmi. E’ grazie a lui che vive in me questa profonda passione per lo sport; è e sarà sempre un punto fisso per il mio proseguimento nel mondo del calcio”.
Quali sono i tuoi sogni e obiettivi futuri?
“Ogni giorno mi ripeto sempre una frase <<Cerca sempre di brillare>>. Il mio obiettivo è questo, raggiungere il massimo sia al livello sportivo che nello studio. Desidero anzitutto completare il percorso di studi, cercando di non allontanarmi dallo sport. Ho sempre pensato che nella vita bisogna intraprendere più strade, avere più possibilità. Un sogno è certamente unire lo sport al diritto, per la tutela degli sportivi”.
Pensi che il calcio femminile possa incrementare attenzioni? Schettino Conclude
“Assolutamente si. Negli ultimi anni, nel luglio del 2020, la Serie A femminile è passata al professionismo. Sta guadagnando sempre più visibilità e riconoscimento, dimostrando che le donne possono eccellere anche in discipline tradizionalmente considerate maschili”. Infine Schettino aggiunge: “Penso sia fondamentale abbattere stereotipi e pregiudizi che limitano la visibilità di noi calciatrici”.