Calciomercato Napoli: la verità sulle trattative azzurre
Tempo di calciomercato anche i casa Napoli, dove andrà in scena una rivoluzione in termini di progetto tecnico-sportivo ed economico.
© “MERTENS CALCIOMERCATO NAPOLI” – FOTO MOSCA
È sempre tempo di calcio, anzi di calciomercato. Con i campionati fermi e la Nations League che invano prova ad appassionare i tifosi d’Europa, tutti i pensieri dei calciofili sono rivolti alle trattative che segneranno il futuro prossimo dei propri club.
Tempo di calciomercato anche in casa Napoli, dove per molti in questi mesi andrà in scena una vera e propria rivoluzione che ridisegnerà gli azzurri in termini di progetto tecnico-sportivo ed economico.
È chiara, infatti, l’intenzione della società di applicare un nuovo modello di business più sostenibile – che passa dall’ammortamento del monte ingaggi – così come quella di rinnovare il parco giocatori messo a disposizione di mister Spalletti.
Calciomercato e nuvole, perché dopo aver salutato capitan Insigne e Ghoulam – entrambi partiti a parametro zero – i partenopei non escludono di salutare altri senatori e rimpiazzarli con volti nuovi.
Tra i pali, ad esempio, tiene banco la questione Ospina. Il colombiano è ritenuto un profilo indispensabile dal tecnico di Certaldo, che spinge per la riconferma. L’ex Arsenal ha però un contratto in scadenza e le pratiche per il rinnovo procedono a rilento. L’offerta di ADL è stata recapitata: biennale a 2 milioni all’anno. La risposta dell’entourage del portiere è stata un richiesta al rialzo: 6 milioni complessivi per i prossimi due anni. C’è distanza. Ma, allo stesso tempo, l’interesse delle spagnole – Real e Atletico su tutte – sembra meno forte dei mesi passati. L’impressione è che si proverà a trovare la quadra.
Le vie del calciomercato sono infinite e dunque ad Ospina è legato a doppio filo il futuro azzurro di Meret. Il portiere ex Udinese ha dato la sua disponibilità a rinnovare il contratto e a restare all’ombra del Vesuvio, ma ha chiesto una garanzia tecnica: il posto da titolare. Lo avrà, solo se il colombiano andrà via, altrimenti chiederà la cessione, con il Toro forte sulle sue tracce. Se rimarrà a Napoli, con conseguente salto di grado, Giuntoli ha già bloccato Sirigu (che non scenderà in B), ma piacciono anche Vicario, Carnesecchi e Gollini (rientrato all’Atalanta) per i ruoli di vice.
A difesa – è il caso di dirlo – del calciomercato in uscita si era schierato l’anno scorso Spalletti, pronto ad incatenarsi ai cancelli di Castelvolturno per impedire la partenza di Koulibaly. Oggi la situazione è cambiata, perché Kalidou ha un ultimo e solo anno di contratto. In questi giorni il procuratore del senegalese – Fali Ramadani – sentirà De Laurentiis. Le soluzioni al momento sono tre: il difensore resta ma senza rinnovare e va via a parametro zero fra un anno; l’agente porta un’offerta intorno ai 40 milioni e il Napoli accetta la cessione; decide di sposare la proposta di rinnovo del club: quadriennale a circa 4 milioni di euro netti più bonus. C’è volontà di discutere. Se tutto dovesse saltare si valutano profili di livello medio alto: Bremer (già promesso all’Inter), Demiral il cui riscatto non è più ovvio, Senesi, vecchio pallino di Giuntoli, e Saliba, che ha giocato l’ultima ottima stagione a Marsiglia ma di proprietà dell’Arsenal.
A rinforzare il reparto arretrato arriverà quasi certamente anche Leo Skiri Østigård, 22enne norvegese che ha trascorso l’ultima parte di campionato al Genoa. Il ragazzo è ritenuto numericamente il sostituto di Tuanzebe. Il suo cartellino è di proprietà del Brighton, ma ha il contratto in scadenza nel 2023. Il Napoli è arrivato a 4 milioni per assicurarsi le sue prestazioni, gli inglesi ne chiedono 6. La forbice si ridurrà nei prossimi giorni e porterà alla chiusura dell’affare.
Dici calciomercato, dici terzini, almeno a Napoli. Con l’arrivo di Mathías Olivera il problema atavico della fascia sinistra è finalmente risolto, così come è chiuso il capitolo esterni bassi. Le coppie sono già fatte Di Lorenzo-Zanoli, Olivera-Mario Rui. Malcuit ha le valigie pronte, c’è interesse per lui in Francia, in Italia ci sta pensando la Sampdoria.
In mezzo tutto ruota intorno a Fabián Ruiz e Piotr Zielinski, per entrambi suonano sirene spagnole. Le fanfare però non sono approcci seri. Il Napoli ritiene entrambi sacrificabili difronte ad una buona offerta, che non è ancora arrivata. Lo spagnolo ha lasciato intendere che la sua priorità è quella di giocare in una big, così come quella di tornare in patria. De Laurentiis ha proposto una soluzione: rinnovo annuale con clausola “bassa” per permettergli di cercare una sistemazione in stagione. Altrimenti via per almeno 30 milioni.
Ma calciomercato in uscita, significa calciomercato in entrata e se lo spagnolo o il polacco dovessero andare via ADL non vuole farsi trovare impreparato. Giuntoli è forte su Antonin Barak dell’Hellas Verona. In lista c’è anche Svanberg, 23 enne del Bologna, e si registra un forte interessamento per l’albanese Kristjan Asllani dell’Empoli, già nel mirino dell’Inter e del Newcastle. Un nome nuovo arriva dalla Spagna: Carlos Soler, 25enne di proprietà del Valencia, ragazzo dalle caratteristiche simili a Fabián, ha il contratto in scadenza 2023, nessuna voglia di rinnovare, aspetta una chiamata di Simeone, ma se non dovesse arrivare strizzerebbe l’occhio alle due italiane su di lui (Napoli e Juventus).
In bilico, invece, il futuro di Demme.
Ma il calciomercato è fatto soprattuto di sogni e i sogni sono spesso legati alle giocate, ai gol, agli esterni e ai centravanti. Lì davanti sono quasi tutti sacrificabili. Quasi, tranne il numero 9, Victor Osimhen, attenzionato dalle big europee, ma con una valutazione monstre (110 milioni) che non lascia margini di manovra, e Khvicha Kvaratskhelia, il nuovo arrivato.
Gli altri (Lozano, Politano, Ounas, Petagna e Mertens) non sono ritenuti indispensabili e l’occasione farebbe il Napoli ladro.
Il messicano che fu pagato 40 milioni più bonus è per il suo peso a bilancio il “meno” partente, servirebbe una offerta importante per smuoverlo e per adesso non ce ne traccia. Petagna ha tutte le sembianze di una pedina di scambio in trattative nostrane. Ounas interessa al Monza di Stroppa, tecnico che lo apprezza e con il quale ha già lavorato a Crotone. Politano è sacrificabile e se Gattuso dovesse convincere la proprietà del Valencia a sborsare per lui una cifra tra i 12 e i 15 milioni partirà.
Questione a parte è quella di Mertens, rientra nelle storie amare del calciomercato. Come abbiamo detto ieri è una cavolata la voce che il belga abbia chiesto il rinnovo a 4 milioni all’anno. La richiesta è sì di 4 milioni ma spalmati in due anni, ai quali aggiungere bonus e commissioni per gli agenti. Il Napoli è fermo sulla sua posizione – tra gli 1,2 e gli 1,5 all’anno – e non offrirà nemmeno un centesimo in più. La distanza è tanta e le fumate non vanno per il bianco, l’addio è quasi certo. “Ciro” potrebbe accasarsi alla Lazio oppure accettare una proposta estera esotica, per giocare titolare e guadagnare di più.
Ogni partenza significherebbe un innesto. La cessione di Politano aprirebbe le porte all’entrata di Bernardeschi a parametro zero. Il 28enne ex Juve è allettato dall’indossare l’azzurro e giocare in Europa. La proposta è importante: un quadriennale con cifre intorno ai 3 milioni. Si tratta anche con l’Udinese per Gerard Deulofeu, 28enne spagnolo ex Milan e Barcellona.
L’affare è in dirittura d’arrivo. È cominciato con distanze siderali: 25 la richiesta dell’Udinese, 13 l’offerta. Il Napoli poi è arrivato a 18. Con bonus annessi a fare venti si alzeranno i calici.