Una finezza e un rigore: Samp 0, Napoli 2
Il Napoli batte la Sampdoria grazie alle reti di Osimhen e di Elmas su rigore. Finisce 2-0 allo Stadio Luigi Ferraris.
©️ “ELMAS” – FOTO MOSCA
Se è stata un’arrampicata sugli specchi alla ricerca di alibi per la mezza figuraccia di Milano o un quasi ‘mea culpa’ per una pausa di deconcentrazione post vacanziera è il perché dell’interesse per Samp-Napoli. Avrà ragione l’ottimismo dei “forza Napoli sempre e comunque” o i critici in buona fede che hanno bocciato la sconfitta del Meazza per colpe multiple di giocatori e allenatore?
Vero, una partita si può perdere ed è apprezzabile l’auspicio che lo zero a uno di San Siro sia un rimediabile incidente di percorso. E però, con il senno di poi, cioè del 2 a 2 di Monza-Inter, l’assoluzione del passo falso del Napoli si può osservare anche sotto un’altra luce. L’Inter, se si tara la prosopopea di Inzaghi, ha mostrato a Monza di essere nettamente inferiore al Napoli ante Qatar e non è disfattismo giudicare ingiustificata l’apatia alla base del non gioco di mercoledì, ben oltre il danno dei tre punti mancati. La serata no di ieri nerazzurri non è molto dissimile del gioco utilitaristico che ha sconfitto il Napoli grazie alla semplicità di un veloce contropiede e all’imperfetta linea difensiva degli azzurri.
La Samp, nove punti, terzultima in classifica, naviga in cattive acque, è però in ripresa (vittoria con il Sassuolo), ma il Napoli ne deve fare un sol boccone, se gli undici scelti da Spalletti sanno riproporsi, non solo in Italia, come squadra più bella e vincente, elogiata da tecnici e giornalisti della stampa internazionale, idolatrata dai napoletani e omologata ai fasti dello scudetto che fece impazzire la città (che il Luciano alla guida degli azzurri auspica di replicare). Spalletti non si smentisce: “Troveremo un ambiente molto particolare (???) e la pioggia renderà il campo pesante (ma solo per il Napoli? ndr?). Aggiunge “Siamo arrabbiati, al punto che ci girano le scatole”.
Aria di ricambi in casa azzurra, come da copione dopo ogni inciampo. Dentro Mario Rui, Juan Jesus, Elmas non Ndombelé, non Raspadori. In ‘punizione’ Rrahmani, mandato in campo a Milano senza adeguato rodaggio dopo mesi di assenza. Quattromila i tifosi napoletani a Marassi, e tensione con gli ultrà della Sampdoria prima della partita. Napoli in grigio scuro per evitare confusione con i blucerchiati. Arbitra il palermitano Abisso. Piove, come previsto.
Al 3°, Anguissa è colpito alla caviglia da Murru in area, forse ad azione conclusa, ma Abisso ricorre al Var e fischia il rigore (mah). Ammonito Murru. Politano sul dischetto, sembra tranquillo, ma colpisce il palo. Disdetta. Doppio tentativo di Lammers e dell’ex Gabbiadini, per due gravi errori di Di Lorenzo, deconcentrato. Attacca la Samp. Elmas in area conclude, ma debolmente. Verre a Lammers, gran tiro e intervento provvidenziale di Meret. Osimhen di testa con torsione efficace, Audero respinge oltre la traversa e salva in angolo al sedicesimo. Ora Napoli all’assalto. E arriva il gol di Victor Osimhen, che devia in rete un cross di Mario Rui al minuto 19. Gol meritatissimo.
La rete induce la Samp ad aprirsi e il Napoli collezionano azioni pericolose. Kvara è una furia, sbilanciato in area non può concludere. Augello-Lammers, tentativo di destro oltre la traversa. Reagisce la Samp. 15 minuti al riposo. Ci prova Kvara, tiro impreciso, pallone in curva. Ma Di Lorenzo cos’ha? Passaggi sbagliati, indecisioni, errori insoliti. Rincon, non nuovo a falli cattivi, sgambetta Osimhen al limite dell’area di rigore, mentre da ultimo uomo puntava da solo a rete. Rosso per il doriano e punizione da posizione favorevole, ai limiti dell’area di rigore. Politano sul pallone, tiro deviato da Lammers, Samp in dieci. Kvara atterrato da Murillo, cartellino giallo. Cinque minuti di extra time. Spogliatoi.
Commento: non è ancora il super Napoli del 2022, ma sembra sulla buona strada. In superiorità numerica Spalletti può potenziare il centrocampo con le incursioni di Zielinski o Ndombelé e l’attacco con l’innesto di Raspadori. Bentornato Mario Rui, migliore degli azzurri, preziosa intesa con Osimhen (decimo gol in campionato). Piove all’inglese. Piccole, noiose gocce: Zanoli (abbracciato da Spalletti), ex Napoli, per Murillo, Djuricic per Gabbiadini. Second time. Rrahmani per Kim (???).
Primo corner della ripresa per gli azzurri, respinge la difesa blucerchiata. Secondo angolo, nulla di fatto. Giallo per Juan Jesus. Fallo su Leris. Entra Villar per Verre. Assedio del Napoli che vuole mettere al sicuro il risultato. Giallo per Anguissa per bloccare Villar. Lozano per Politano e Zielinski per Kvaratskhelia (boh?). Prudenza di Spalletti? Esce Anguissa entra Ndombelè. Fallo su Mario Rui ammonito Leris. Pericoloso in un paio di occasioni Ndombelè. Ma conclusioni da distanza eccessiva. Il gol numero due non arriva, nonostante la superiorità numerica. 15 minuti al 90esimo. Angolo per gli azzurri, Zielinski ancora conclusione oltre la traversa. 80esimo, fallo di mano d Vieira, braccio largo. Interviene il Var, ed è il rigore numero due. Elmas sul dischetto. Esecuzione perfetta, due a zero, al minuto 81.
Esce Lammers entra Montevago, esce Vieira ed entra il giovane Paoletti. Ora mantenere la concentrazione. Tiene palla il Napoli. Raspadori per Elmas, giusto per guadagnare qualche secondo? Quattro minuti di recupero. Anche Osimhen oltre la traversa a due minuti dal the end. Missione compiuta e discreta approssimazione al Napoli spettacolare del 2022 e venerdì big match con la Juve.