Bari così non vai lontano: poche idee, ed un altro pareggio
Reggiana-Bari si è conclusa 1-1: la formazione di Michele Mignani ottiene un altro pareggio, e ormai la vittoria sembra solo un miraggio.
©️ “MIGNANI” – FOTO MOSCA
Gli unici a meritare gli applausi a fine gara sono i 1800 sostenitori biancorossi giunti al Mapei Stadium a supportare un Bari insufficiente, che sbatte su una modesta ma generosa Reggiana. Mister Mignani ritrova il suo marchio di fabbrica 4-3-1-2, con Aramu alle spalle del tandem offensivo composto da Diaw e Nasti , schieramento speculare per Nesta che schiera la Reggiana con Girma a supporto di Antiste e Pettinari.
Il Bari mostra evidenti difficoltà In fase di impostazione del gioco, la Reggiana ne approfitta e passa in vantaggio al 10’ con Girma , il Bari si sveglia solo al 33’, quado, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Capitan DI Cesare riporta in equilibrio i biancorossi. Per il resto la formazione di mister Mignani è ben poca cosa , i Galletti creano poco in attacco, arrivano sempre in ritardo sulle seconde palle e, soprattutto, è evidente il ritardo di condizione fisica. Questa squadra paga a caro prezzo il ritardo nel Calcio Mercato, pochi giocatori hanno fatto il ritiro e la maggior parte sono arrivati a campionato iniziato, a ridosso della fine del calcio mercato.
Dato ancora più scoraggiante è che questa squadra non accenna miglioramenti, i cambi dalla panchina nel reparto offensivo nella ripresa non hanno scosso la squadra e nel secondo tempo ci sono stati diversi cambiamenti di sistema di gioco passando dal 4-3-1-2 , al 3-5-2 e poi al 3-4-3 e infine con l’ ingresso di Bellomo 3-4-1-2, ma in campo si è vista solo tanta confusione e poche idee.
L’ uomo più pericoloso del Bari in tutta la partita è stato Capitan Di Cesare che si è reso pericoloso diverse volte da palla inattiva, per il resto è poco o nulla , siamo alla nona giornata certo, ma se dopo la sosta, quando al San Nicola arriverà il Modena per la 10° giornata di campionato non si cambia marcia, il rischio di vivere un campionato anonimo o peggio il rischio finire in cattive acque nelle classifica è molto alto.
D’ altronde per una squadra che su nove partite ne ha vinta una, persa una, pareggiate sette, nell’ epoca dei tre punti i pareggi, se non sono seguiti da vittorie, sono piccole sconfitte e la serie B insegna che un campionato disgraziato non ti aspetta. Lecito allora, per una piazza come Bari che non fa mai mancare il proprio supporto sia in casa ma soprattutto in trasferta, chiedere quantomeno una squadra che possa giocarsi le sue carte per il massimo obbiettivo fino alla fine, ma, se non si cambia passo, questo risulterà molto complicato.