Sminuiscono il Napoli per non ammettere la sua forza
Il Napoli conferma il primato e allunga a +7 dal secondo posto, ma gran parte della stampa nazionale fatica ad ammettere il dominio partenopeo.

©️ “NAPOLI” – FOTO MOSCA
Volendo fare un po’ di dietrologia, nelle ultime settimane non ci si spiega il processo mediatico sul calo del Napoli, e soprattutto sull’impossibilità di questo a poter reggere determinati ritmi e rimanere stabilmente al vertice fino alla fine del campionato.
La verità è che probabilmente non se lo sanno spiegare, e gran parte del giornalismo italiano asservito alla supremazia delle squadre del Nord ha bisogno di arrancare scuse per non ammettere la realtà dei fatti: ovvero che il Sud è al comando.
Poiché è questa la verità, ed è evidente: gli azzurri sono a +7 dopo aver già incontrato Roma, Milan, Lazio e Inter! Tranne i nerazzurri, tra l’altro tutte le altre sono uscite perdenti dagli scontri diretti. Allora perché tanta pressione? Perché non fare i complimenti difronte ad un risultato così importante? Napoli campione d’inverno con due giornate d’anticipo. Ci dovrebbero essere i titoloni, il primo servizio di ogni programma sportivo dovrebbe essere: Spalletti ha le mani sul campionato! Perché è questa la realtà. Invece, qualsiasi sia la trasmissione televisiva, si pone più interesse ad altre compagini pompandole e osannandole, mentre viene svilito qualsiasi sia il merito degli azzurri. In una particolare trasmissione, il primo servizio sulla fondamentale vittoria fuori casa con la Samp con annessa mini fuga sulle inseguitrici, è stata posta ben un’ora dopo l’inizio della puntata. Come si può avere più interesse verso un pareggio con una neo promossa, di cui già si è parlato, piuttosto di un primato consolidato in una trasferta difficile?
Inoltre, c’è un punto fondamentale da considerare: in Italia si parla troppo presto. Abbiamo ascoltato Bergomi dire, dopo la vittoria con la Sampdoria (cosa che reputo assurda), che il Napoli è tra le meno in forma del campionato tra le squadre di vertice. Quindi mentre l’Inter si fa rimontare dal Monza, il Milan perde terreno facendosi recuperare due goal in casa dalla Roma, e la Juve che non riesce a fare più di un goal a partita a squadre come Cremonese ed Udinese, si dice che queste proseguono la loro rincorsa scudetto, mentre gli azzurri – primi – avendo perso 1-0 a Milano, nonostante abbiano ripreso la marcia contro la squadra di Stankovic, restano quelli più in discussione.
Per non parlare di Caressa, che afferma che fino ad oggi il Napoli ha avuto il calendario più semplice, dimenticandosi che essendo trascorse ben 17 giornate, hanno già più o meno giocato tutti contro tutti, senza considerare che tutti gli scontri diretti sono stati fuori casa ed il Napoli ne ha vinti 4 su 5.
Costacurta sostiene che gli azzurri sono imprecisi e fortunati. Candela, invece, che il ritmo espresso non può essere mantenuto. Impallomeni afferma che questa formazione è poca cosa, e che quindi le altre possono ben sperare. Barzagli, il più onesto di tutti, sostiene di non aver mai visto una bella prestazione del Napoli, che può tranquillamente essere rimontato dalla Juve che è più pratica e cinica. Probabilmente ha assistito solo alle sfide dei bianconeri e non si è mai visto una partita degli uomini di Spalletti.
Dulcis in fundo Marchegiani, il quale afferma lo strapotere delle 3 inseguitrici e che l’ennesima vittoria fortunosa dei partenopei non potrà reggere la pressione della rincorsa.
Arrivati a questo punto non ci resta che citare le parole post vittoria di Spalletti: “Giocatori con l’ansia? La faremo venire noi…”
Si perché il Napoli vince e convince, e con 7 punti di vantaggio può permettersi anche un passo falso, ed il giornalismo serio dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere la supremazia di una squadra a +7, di campioni straripanti gestiti in maniera eccezionale e di un contesto ad oggi ineguagliabile.