ESCLUSIVA – Ds Pianura Calcio: “Vogliamo vincere i play-off, il quartiere merita queste gioie”
Sport del Sud ha contattato il direttore sportiva del Pianura Calcio, Angelo Bellopede, il quale ci ha parlato del percorso della sua squadra e dell'ambizioso progetto della società.
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Il Pianura Calcio sarà una delle quattro squadre che prenderà parte agli imminenti play-off della Prima Categoria per accedere in Promozione.
Sport del Sud ha contattato il direttore sportivo del club, Angelo Bellopede, il quale ci ha parlato del percorso della sua squadra e dell’ambizioso progetto della società:
Direttore ci spiega il progetto del Pianura Calcio?
“Il Pianura Calcio è sempre stata una società che in passato ha disputato grandi campionati, stando ai vertici delle varie classifiche. Poi per alcuni problemi questo club ha cessato di esistere. Il territorio di Pianura vive di calcio, e per noi era paradossale pensare che un quartiere come il nostro non rivivesse quelle gloriose gesta passate e quindi abbiamo acquistato un titolo e dato vita a un progetto che speriamo di portare avanti con grandissimi risultati e di riportare questa società dove merita”.
Quali sono le difficoltà di un direttore sportivo che milita in prima categoria?
“Il ruolo è molto particolare: dietro le quinte sembra quasi essere marginale però è il collante tra la società e la squadra, quindi è una bella responsabilità anche perchè questa è una piazza molto ambiziosa”.
Secondo lei perchè in Italia i giovani non vengono lanciati? È solo colpa delle squadre che hanno paura di farli giocare o si può dare un’altra risposta al problema?
“Credo di no, forse la colpa è anche degli stessi giovani. Specialmente in questo campionato ci sono società, anche la nostra è tra questa, che al loro interno hanno molti giovani interessanti, anzi, giocatori veramente di categorie superiore che quando li vedi ti domandi “ma questo che ci fa qui?“, perchè sono elementi che fanno la differenza. Se poi vai ad analizzare il profilo noterai che oltre alle carenze che offre il territorio del calcio italiano (strutture ecc), anche il giovane che milita in queste categorie non ha alcuno stimolo, o non è seguito abbastanza durante gli allenamenti. Questo è anche un periodo di crisi per il calcio, prima in queste categorie si assisteva a partite bellissime, ora con questa crisi c’è stato un ridimensionamento importante e questo ha influito sulle nostre categorie. Il nostro però è stato un girone equilibratissimo, con al suo interno squadre che hanno grandi storie alle spalle e la zona play-off è racchiusa in due-tre punti”.
Quanto è soddisfatto della vostra stagione? Pensate di aver centrato a pieno l’obiettivo o si poteva fare meglio?
“Indifferentemente dalla difficoltà, dal campionato e dalle squadre che ne militano all’interno si può fare sempre meglio, quella di migliorarsi sempre è un’indole che hanno tutti. Per quanto riguarda noi, dobbiamo dire che siamo una società molto giovane, nata lo scorso dicembre, volevamo i play-off e li abbiamo raggiunto con merito. Forse c’è il rimpianto di qualche scivolone di troppo che non ci ha permesso di fare bottino pieno, ma sono errori che ci faranno crescere. A bocce ferme analizziamo il percorso e capisci che i punti persi sono con squadre che lottano per i play-out, quindi c’è un po di rammarico. Poi io ci metto sempre la faccia e quando sbaglio lo dico, infatti nella partita di andata contro l’Internapoli avevamo vinto sul campo ma per un mio errore abbiamo perso 3-0 a tavolino, e questo ci obbligò a fare un girone di ritorno in salita. Per fortuna i ragazzi sono stati fantastici, e voglio ringraziarli nuovamente perchè hanno fatto un girone di ritorno clamoroso. Se dovessi scegliere una partita da rigiocare ti dico proprio quella con l’Internapoli per rimediare al mio errore, però ci sono state partite dove abbiamo letteralmente buttato il risultato e quei punti persi sono quelli che pesano di più”.
Siete una squadra dove segnano un po tutti, forse però vi è mancata la presenza di un bomber che garantisca certi numeri?
“Bisogna analizzare tante cose, noi proveniamo da due tipi di calcio differenti, prima avevamo un altro allenatore. Il nostro attaccante ha fatto solo 7 reti è vero, però lui è arrivato a dicembre, quindi le reti che ha fatto le ha fatte nel girone di ritorno. Nel girone di andato avevamo una manovra corale senza un vero leader offensivo ma avevamo uno stilo di gioco differente”.
Nella zona play-off l’Internapoli calcio è quella che si è giocata il campionato fino alla fine con il Fortitudo, sono loro la squadra da battere per la promozione?
“Se guardiamo la classifica la risposta sarebbe si, ma non sono tanto d’accordo. Non voglio togliere meriti all’Internapoli con la quale abbiamo perso 3-1 all’ultima giornata, ma non mi sono sembrati questa grande corazzata. Mi preoccupano di più il Sant Arpino che affronteremo a breve, e la Maued rispetto all’Internapoli, poi il pallone è rotondo è il campo è il vero e unico giudice, però l’Internapoli non mi sembra una squadra invincibile”.
Che messaggio si sente di lanciare in vista di questi play-off?
“Adesso sono tutte finali! Sono sicuro che prepareremo tutte le partite in modo impeccabile, sono gare importanti che al 50-60% si preparano da sole. L’impegno non è mai mancato e non mancherà in questo momento che per noi è fondamentale”.
La piazza come sta vivendo questo momento?
“I tifosi sono sempre stati il nostro dodicesimo uomo, in ogni momento della stagione ci sono sempre rimasti vicini e speriamo che continueranno così perchè adesso che giocheremo partite da dentro o fuori il loro supporto sarà fondamentale. Pianura è una piazza ambiziosa e se tifosi e società si uniscono possiamo raggiungere grandi traguardi. Il quartiere merita tanto e noi vogliamo regalargli tante gioie”.
Quali sono le difficoltà di un campionato come quello di Prima Categoria?
“Le difficoltà sono quelle che hanno tutti, è difficile fare calcio in queste categorie però voglio parlare ed evidenziare la passione che c’è all’interno di queste competizioni, e la passione che spinge a fare progetti ecc. Qui vorrei ringraziare il nostro presidente Iavarone che è un imprenditore del quartiere e ha sempre avuto la passione del calcio e con tantissimi sacrifici sta mandando avanti questo suo sogno e di riportare il Pianura Calcio dove merita. Poi bisogna ammettere che parliamo sempre di categorie abbandonate a se stesse. Non mi sono mai spiegato, per esempio, come mai non abbiamo a disposizione una terna arbitrale, spero che sia un problema dettato alla mancanza di personale e non si possono coprire tutte le gare. Una sola persona non può gestire campo e spalti, è impensabile una cosa del genere”.
La squadra come vive l’attesa dei play-off?
“I ragazzi sono pronti, sono persone eccezionali. Hanno la nostra stima per quello che hanno fatto e io sono sicuro che butteranno il sangue per questi play-off”.
Per il futuro questa squadra e questa società dove possono arrivare?
“Se conosco le persone che ci affiancano, e le conosco, ti dico che possiamo arrivare lontanissimo. Conosco bene le qualità del presidente, del mister, della squadra, dello staff ecc, sono persone che danno il cuore per il Pianura. Io in primis prima di essere il direttore sportivo sono tifosissimo del Pianura e sono il primo che festeggia ai successi e ai traguardi”.