ESCLUSIVA – Giovanni Sannazzaro: “Progetto ambizioso, cerchiamo di riportare l’Acerrana dove merita”
Giovanni Sannazzaro, allenatore dell'Acerrana, ha rilasciato un'intervista a Sport del Sud parlando del progetto della squadra.
Dopo aver seduto sulla panchina del Real Agro Aversa in Serie D, nelle stagioni 2019/20 e 2021/22, Giovanni Sannazzaro ha firmato come nuovo allenatore dell’Acerrana, che guiderà per il prossimo campionato di Eccellenza.
Il tecnico ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni, parlandoci del progetto della squadra:
“Il progetto è sicuramente ambizioso, io inizialmente non volevo scendere di categoria, però conoscendo il Presidente, parlando con lui un’oretta, mi ha convinto letteralmente del tutto. Al di là della piazza importante, sempre stata calda, che merita sicuramente altre categorie, mi ha convinto il presidente come persona. Tutti noi abbiamo sposato dal primo momento proprio la persona.
L’obiettivo è cercare già da quest’anno di trarre il massimo, cercare di stare ai vertici della classifica per cercare di riportare l’Acerrana dove merita. Per quanto riguarda la rosa, l’ultimo anno ad Aversa mi ha totalmente fatto rivedere il mio modo di lavorare avendolo fatto tantissimo con i giovani. Quest’anno non faremo ovviamente una squadra giovanissima perché la differenza tra l’Eccellenza e la Serie D è che sei tenuto a schierare due under al posto di quattro, quindi abbiamo la possibilità di mettere nove over in formazione.
Però, al di là di due pedine che superano i 34/35 anni, gli altri over sono tutti al di sotto dei 30; ’96, ’97, massimo ’93/’94. Abbiamo cercato di costruire una squadra comunque non molto avanti con l’età e con giocatori che hanno già vinto, che però hanno ancora tantissimo da dare, sia sotto mentale che fisico.
Per quanto riguarda gli under, abbiamo riconfermato due ragazzi dell’anno scorso che sono Cappuccio, portiere 2003, e Carannante, centrocampista 2004. Gli altri li stiamo prendendo e abbiamo quasi concluso anche per quanto riguarda loro. Il settore giovanile lo abbiamo affidato a Marco Miserini. Dobbiamo costruire qualcosa di importante perché sia per quanto riguarda l’Eccellenza sia eventualmente la Serie D il discorso dei giovani è fondamentale.
Prime impressioni sulla piazza? Non è il primo anno che sto nel calcio quindi la conosco benissimo come piazza e tifoseria. Quest’anno nella finale di Coppa Italia hanno praticamente riempito il settore Distinti del Pinto. Questo fa capire l’importanza della piazza e della tifoseria. Io sia da giocatore che da allenatore ho cercato nelle mie possibilità di scegliere sempre piazza dove c’è calore”.