Sirigu al Napoli, ma qualcosa non torna
Salvatore Sirigu sarà un nuovo portiere del Napoli nelle prossime ore. Eppure, qualcosa nel suo trasferimento proprio non torna.
©️ “SIRIGU” – FOTO MOSCA
Quaranta giorni dopo l’addio di David Ospina, il Napoli si assicura il suo secondo portiere per la stagione 2022/2023. Salvatore Sirigu sarà nelle prossime ore il nuovo numero 12 degli azzurri. Si tratta di una personalità di rilievo ed esperienza, che almeno in quanto a conoscenze e leadership potrà restituire qualcosa alla nuova formazione che sta nascendo. Arriva da svincolato, e dunque senza costi aggiuntivi, e sarà un’ottima risorsa per la porta azzurra sia dentro che fuori dal campo. Un acquisto senza dubbio promosso. Eppure, qualcosa di questo trasferimento proprio non mi torna. Così provo a ripercorrere le tappe di questo scriteriato intreccio azzurro.
Il Napoli blocca Sirigu ancora prima dell’inizio della finestra di calciomercato. Con la retrocessione del Genoa in Serie B ed il contratto in scadenza di lì a pochi giorni, il portiere aveva già deciso di non proseguire l’avventura in Liguria e ascoltare nuove proposte. Gli azzurri lo considerano l’identikit perfetto da affiancare ad Alex Meret: personalità di livello ma non ingombrante, quello che sarebbe servito a far crescere il friulano senza disturbi o pressioni. Ma allora un interrogativo sorge spontaneo: se il Napoli ha un’intesa totale con Sirigu da circa un mese e mezzo, per quale motivo il suo tesseramento avviene solamente oggi? Per quale ragione Sirigu viene messo a disposizione di Spalletti a cinque giorni dall’inizio del campionato e non per i due ritiri appena conclusi?
La spiegazione più logica è che il Napoli abbia preso quanto più tempo possibile in attesa di chiarire il futuro di Meret, sia come primo ma eventualmente anche come secondo. Come detto, l’idea della società era quella di formare una coppia Meret-Sirigu. Ma avendo raggiunto già ai primi di luglio un accordo per il rinnovo con il primo e un accordo per l’acquisto con il secondo, è chiaro che qualche giudizio era ancora in sospeso. Ed è altrettanto chiaro che il giudice in questione ha un nome ed un cognome inconfutabile: Luciano Spalletti. D’altronde il tecnico, congiuntamente con Giuntoli, aveva annunciato dal palco di Dimaro che si cercava un altro portiere di spessore da affiancare all’ex Spal. Prima sfiducia a Meret ancor prima di cominciare, altro che titolare indiscusso. I due ritiri non sono bastati al tecnico per convertire il suo pensiero, confermando la bocciatura e impuntandosi con la società per avere un nuovo numero 1.
E allora ecco che il Napoli inizia a nuotare nel mare del calciomercato alla ricerca di un portiere. E questa volta nessuna via di mezzo: niente alternanze o rotazioni, si cerca un titolare fisso. Gli occhi vanno su Keylor Navas e Kepa Arrizabalaga, due profili internazionali accomunati dalla medesima situazione. Entrambi sono scivolati indietro nelle gerarchie dei propri allenatori e cercano nuove avventure che possano assicurargli un ruolo da protagonista. Se per Navas sembra un’impresa, per il valore del calciatore ma soprattutto per l’ingaggio faraonico, per Kepa la strada è certamente meno tortuosa. E soprattutto Spalletti preme per avere subito il suo nuovo portiere. Ecco perché il Napoli accelera per lo spagnolo, pur continuando a sognare il costaricano. Ed è un sogno che può essere avverato, ma la trattativa è laboriosa e richiede del tempo. È la classica operazione da ultimi giorni di mercato, per cui però può valere la pena aspettare. E allora serve altro tempo.
Ma in tutto ciò che fine fa Meret? Anche qui il Napoli è spalle al muro. Si fa avanti lo Spezia. Gli azzurri lo vogliono cedere. Pare che si raggiunga anche un’intesa per il trasferimento. Ma poi ci si ricorda di un intoppo. Eh già, perché tra pochi giorni comincia il campionato. Se si vende Meret chi ci gioca in porta? No, non si può fare. Senza un sostituto il Napoli non può cedere Meret.
Ed è qui che rientra in gioco Salvatore Sirigu, unico portiere che il Napoli può tesserare all’istante, che intanto chiama per sapere se accettare o declinare la proposta del Fenerbahce. La dirigenza è nuovamente spalle al muro: bisogna prendere Sirigu. Ed ecco che in fretta e furia si finalizza una trattativa che poteva avvenire tranquillamente un mese e mezzo fa. L’acquisto dell’ex portiere del Genoa rimette di nuovo il Napoli in una posizione di vantaggio, consentendo alla società di ascoltare offerte per Meret e di essere coperta in caso di cessione di quest’ultimo. Aspetto fondamentale: questo consente anche di poter attendere Navas o Kepa fino agli ultimi giorni di mercato. Oltretutto, nel caso in cui queste due operazioni dovessero concludersi con un nulla di fatto, il Napoli metterebbe a disposizione esattamente la porta immaginata due mesi fa. Unico scontento: Spalletti. Ma non sono ancora appagato: e se poi arrivasse il titolare ma Meret non trovasse acquirenti?
E mentre la mia mente elaborava per rimettere insieme tutti i pezzi di questo confuso puzzle disegnato dalla SSC Napoli, Sky rilancia una notizia che abbraccia il mio ragionamento. Sì, perché pare proprio che nel contratto che firmerà oggi Sirigu sia presente una clausola di recesso che permetterà al Napoli di “liberarsi” per soli 100 mila euro del calciatore entro l’1 settembre.
E questo cosa significa? Che di fatto Sirigu è un portiere in prova fino all’1 settembre. Significa che qualora il Napoli riuscisse a prendere Keylor Navas si troverebbe con un primo ed un secondo portiere 37enni, due giovani senza prospettive future e forse un Alex Meret di troppo. E a cosa servono quattro o cinque portieri? Come liberarsi almeno di uno di loro in breve tempo? Ed ecco che per Salvatore Sirigu l’avventura a Napoli potrebbe essere finita ancor prima di cominciare.