Simy, da zavorra a risorsa per la Salernitana: una possibilità da esplorare
Nel calcio le sorprese sono sempre possibili, e sotto la guida esperta di Sousa, Simy potrebbe sorprendere tutti riemergendo come un'importante risorsa per la Salernitana.
Ricordiamo tutti il grande entusiasmo della tifoseria all’annuncio dell’ingaggio di Nwankwo Simy da parte della Salernitana. Questo attaccante, in forza al Crotone, era stato conteso da diverse squadre, ma alla fine era arrivato a Salerno con un prestito oneroso di 500.000 euro e un obbligo di riscatto da 3,5 milioni di euro. La statura imponente di 198 cm e la sua abilità nel gioco aereo sembravano una garanzia di successo. Simy poteva vantare un ricco palmarès dove spiccavano le 86 reti (30 in Serie A, 54 in Serie B e 2 in Coppa Italia).
Tuttavia, la realtà sul campo si è rivelata assai deludente, con Simy che ha segnato solo un gol durante quella stagione, contribuendo al licenziamento dell’allenatore Castori. Neppure l’arrivo di Colantuono, riuscì a risvegliare il nigeriano, nulla da fare, la sua vena realizzativa si era prosciugata.
Simy è stato poi prestato al Parma e al Benevento, senza mostrare segnali di miglioramento.
Nell’ultima finestra di calciomercato estivo, il direttore sportivo De Sanctis ha cercato disperatamente di trovare un acquirente per Simy, anche dichiarandosi disposto a coprire parte del suo stipendio, che ammonta a un milione di euro annui più bonus. Il calciatore ha però rifiutato tutte le offerte pervenute ed è rimasto alla Salernitana come elemento fuori rosa.
Questa situazione ha suscitato il disappunto dei dirigenti e dei tifosi, che ora vedono Simy come una pesante zavorra per la squadra. Sui social media, sono aumentate le richieste di licenziamento del giocatore per lo scarso rendimento e i continui rifiuti al trasferimento. Abbiamo esaminato questa possibilità da un punto di vista legale, ma è una strada non percorribile per i motivi che abbiamo spiegato in questo articolo.
Tuttavia, l’esclusione di Simy dalla squadra, impedendogli di allenarsi con i compagni, potrebbe comportare problemi legali per la società, come dimostrato dal caso Pandev. La Salernitana rischierebbe di dover pagare un pesante risarcimento se il giocatore venisse riconosciuto vittima di mobbing.
Pertanto, sembra che la società stia seriamente considerando la possibilità di riportare Simy in squadra, permettendogli di riprendere gli allenamenti con i compagni, una decisione inevitabile per evitare potenziali complicazioni legali.
A questo punto ci chiediamo: Ma siamo sicuri che Simy rappresenti solo un problema, una zavorra per la Salernitana e che non possa, inaspettatamente, diventare una risorsa?
Esaminiamo l’attuale contesto della squadra:
- La grana Dia è ancora da disinnescare.
- I nuovi attaccanti Stewart, Ikwuemesi e Tchaouna, pur promettenti, sono molto giovani e hanno bisogno di tempo per conoscere il calcio italiano e inserirsi proficuamente, senza pericolose pressioni.
- Botheim ha confermato di essere ancora acerbo per poter sfidare con successo le difese del nostro campionato.
- Sousa è un top player e nella passata stagione è stato in grado di rigenerare completamente un panchinaro come Kastanos e farlo diventare un pilastro inamovibile della squadra. Perché allora non provare ad affidare anche Simy alle sue “cure”?
- Simy ha realizzato molte reti quando ha avuto al suo fianco compagni in grado di fornirgli un numero sufficiente di assist, come Junior Messias. Cosa che non è avvenuta a Salerno, Parma e Benevento. Ora la Salernitana dispone di mezzale e trequartisti come Candreva, Kastanos, Martegari e Cabral che hanno classe e inventiva per poter innescare al meglio il centravanti.
- Se lo manteniamo fuori squadra non ci sarà più la possibilità di cederlo a gennaio e rimarrà a busta paga per altri due anni.
La tifoseria può svolgere un ruolo importantissimo in questo contesto, sostenendo il giocatore anziché fischiarlo al minimo errore. Anche a Roma, Belotti è rimasto a secco nell’ultima stagione ma è stato sostenuto da Mourinho e dall’Olimpico, e ora sta mostrando segni di ripresa.
Sebbene la missione di far tornare Simy un giocatore chiave appaia decisamente ardua, nel calcio le sorprese sono sempre possibili e, sotto la guida esperta di Sousa, il calciatore potrebbe sorprendere tutti riemergendo come un’importante risorsa per la Salernitana.
E allora, perché non provare?