Esclusiva – Francini: “Il Napoli non è inferiore a nessuno. Sui nuovi acquisti…”

Giovanni Francini, ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai nostri microfoni per commentare l'ottimo momento degli azzurri.

Articolo di Luca Paesano09/10/2022

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, la sensazionale vittoria del Napoli in casa dell’Ajax ha dato alla squadra e alla piazza ulteriori consapevolezze sul potenziale di questa rosa. Gli azzurri guidano il girone di Champions con 9 punti e 13 gol fatti (meglio di chiunque nella competizione) in appena tre partite. A Spalletti, ora, il compito di tenere alta la concentrazione in vista del prossimo turno di campionato.

Si vola in casa della Cremonese: una gara dal pronostico scontato, eppure in grado di nascondere le solite insidie che da anni inceppano gli azzurri. Sport del Sud ha raggiunto in esclusiva Giovanni Francini, ex difensore e campione d’Italia con la maglia del Napoli, per commentare lo straordinario momento che stanno attraversando gli azzurri.

Cosa ti ha lasciato la vittoria di martedì contro l’Ajax?

“Basta il risultato per commentare la partita: 6 a 1, ad Amsterdam, in casa dell’Ajax. È una grandissima vittoria. Bisogna solamente fare i complimenti a questi ragazzi e al mister, perché hanno preparato la partita nel miglior modo possibile. Essendo poi andati in svantaggio, sono stati ancor più bravi a non farsi prendere dallo sconforto e hanno iniziato a giocare. Hanno vinto meritatamente. Veramente bravi tutti”.

Napoli primo a punteggio pieno. La qualificazione è già al sicuro?

“Nel calcio non c’è mai niente di scontato, per cui bisogna sempre mantenere alta la concentrazione. Sicuramente 9 punti sono tanti e manca veramente poco per passare alla fase successiva. Bisogna fare un ultimo sforzo. Ho visto un Ajax in grande difficoltà l’altra sera, per cui fare un altro punticino non mi sembra un obiettivo così lontano. Chiaramente, ottenere la qualificazione matematica già mercoledì ti consentirebbe di giocare le ultime due partite in tranquillità. A quel punto Spalletti potrebbe permettersi anche qualche cambio e dare minutaggio a chi ne ha avuto meno”.

Dopo la rivoluzione che c’è stata in estate, ti aspettavi una squadra già così pronta e competitiva?

“No, onestamente no. Ma credo che non se l’aspettasse nessuno, perché comunque la società è stata ampiamente criticata. Oggi però si vedono i risultati di un grande lavoro e bisogna dare i giusti meriti a chi ha trovato questi giocatori. Nessuno conosceva Kvaratskhelia o Kim, ad esempio. Il Napoli ha fatto un gran mercato, spendendo il giusto e realizzando anche l’obiettivo di ridurre il monte ingaggi certo ingaggi di parecchio. È la politica che dovrebbero seguire tante squadre che oggi sono indebitate e nonostante tutto non ottengono i risultati. Perché è giusto ricordare che spendere tanto non è garanzia di ottimi risultati”.

C’è qualcuno dei nuovi che ti ha stupito particolarmente?

“Direi che è impossibile fare una graduatoria oggi (ride, ndr). Chi più e chi meno, si sono dimostrati tutti calciatori di gran livello. Secondo me anche Olivera ha giocato benissimo contro l’Ajax, ad esempio. È vero che Mario Rui sta dando ottime garanzie ed è un giocatore importantissimo per questa squadra, ma non può giocare cinquanta partite all’anno. Avere tutti questi cambi in ogni ruolo è un fattore importantissimo, tenendo anche conto delle cinque sostituzioni. Centellinando l’impiego di tutti, c’è la possibilità di avere una rosa sempre al top della forma”.

Negli ultimi anni il Napoli ha sofferto spesso con le piccole. La Cremonese può essere un’insidia?

“Può essere un’insidia se la gara non viene presa con la giusta importanza. Si dovrebbe entrare in campo come se si stesse affrontando un big match. Le grandi squadre poi si vedono in questi momenti: queste sono le partite in cui tante si perdono punti importantissimi. Con la testa giusta, il Napoli non avrà nessun problema a portare a casa la vittoria. Di fronte c’è una squadra che può dare del filo da torcere, che corre tantissimo e con un allenatore preparato. Però non sarei preoccupato. Ho visto dei ragazzi motivati, con tanta voglia di emergere e di far bene. Credo che abbiano inteso tutti l’importanza di questa maglia”.

A Napoli si sta iniziando a parlare di scudetto. Pensi che possa essere l’anno giusto?

“Le premesse ci sono tutte, come ogni anno d’altronde. Anche l’anno scorso è mancato giusto qualche passaggio in alcuni dei momenti salienti e con qualche punto in più si sarebbe potuto sognare in grande. Quest’anno non mi sembra di vedere ancora grandi squadre, perché tutte stanno avendo delle difficoltà. Per come sta adesso, il Napoli non è inferiore a nessuna delle squadre che all’inizio della stagione erano date per favorite. E poi c’è anche l’incognita del Mondiale, a cui bisogna fare molta attenzione. Non si è mai verificata una pausa così lunga nel pieno di un torneo. In pratica, dopo la sosta riparte un altro campionato. Non sarà facile ripartire bene, bisognerà valutare i nazionali in che condizioni torneranno e farsi trovare pronti. Probabilmente, questo è l’anno più difficile di tutti”.