Via così. 4 a 1 alla Cremonese

Il Napoli conquista la vetta della classifica grazie al successo, non scontato, sul campo della Cremonese.

Articolo di Luciano Scateni09/10/2022

Alé, l’Udinese castiga-grandi ha stoppato la corsa dell’Atalanta: 2 a 2 e ghiotta opportunità per il Napoli, che uscendo con i tre punti da Cremona si ritroverebbe alla testa della classifica in solitaria.

Buone notizie da casa Spalletti che livornese doc è sulla via maestra di napoletanizzarsi, ovvero di intuire cosa va a genio ai tifosi e in genere ai napoletani: più sentimento che ragion pura kantiana, un pizzico abbondante di scaramanzia, il culto parallelo San Gennaro-Maradona e invenzioni pre-partita con entrambe le mani ben avanti, in posizione di alibi in caso di inciampi imprevisti.

A Marco Azzi di Repubblica, il Luciano delle sette vittorie di fila confida che gli azzurri danno l’anima per rendere felice la Napoli del calcio e specialmente i “bambini che tifano per noi”, chiaro endorsement sentimentale. L’ostacolo di questo pomeriggio inoltrato? “Ci aspetta una trasferta insidiosa”.

Tanto trasferta non sembra: da Napoli a da tutto il Nord nello stadio Zini settemila figli di Partenope proveranno a far sentire gli azzurri quasi a Fuorigrotta.

Curva A tutta azzurra e molta parte dei distinti. Tre pareggi hanno finora evitato alla Cremonese di indossare la maglia nera di ultima della classe con lo zero nella casella dei punti fin qui ottenuti (uno con l’Atalanta, co-capolista della serie A) e questo dato potrebbe dar ragione alle previsioni sul tentativo di aggiungerne un quarto pareggio, contro la nuova regina del campionato.

Spalletti ne è convinto e prepara la partita per scardinare la probabile diga difensiva dei lombardi, ma è anche indotto a utilizzare il turnover per non abusare della tenuta atletica degli eroi di Amsterdam. Un’incognita è nella capacità di adattamento degli azzurri al clima invernale del Nord, opposto al caldo ottobre di Napoli.

Ancora out Osimhen la freccia nigeriana, sono pronti Raspadori e Simeone. Un garbato suggerimento: per aver ragione del prevedibile atteggiamento iper difensivista di Alvini, forse la fisicità del ‘cochito’ potrebbe fare la differenza, ma ovvio la decisione è solo di Spalletti.

Dirige il palermitano Abisso, al Var Di Bello.

Dopo 120 secondi Rrahmani entra in area, gran tiro e impatto con l’incrocio dei pali. Quasi gol. Napoli d’attacco, nessun dubbio. Mario, infortunio al quinto minuto, colpito al ginocchio destro, ma rientra. Traversa anche della Cremonese con Valerim ma in posione di fuori giocoZanimacchia. Sospiro di sollievo. Primo quarto d’ora senza occasioni di gola prescindere dalla traversa e dal palo colpiti dal Napoli e dalla Cremonese. Si difende con ordine la squadra di Alvini.

Kvaratskhelia guadagna un rigore, colpito in area da Bianchetti. Abisso e il Var confermano. Politano sul dischetto non perdona. 1 a 0, minuto 26.

Qualche dubbio sulla decisione dell’arbitro palermitano. La Cremonese non dimostra di essere squadra vittima sacrificale e gli azzurri faticano a costruire il loro gioco modello Aiax.

Ci prova Kvara risponde Radu. Equilibrio in campo. Fasce laterali ben controllate dai grigiorossi per contrastare le incursioni di Politano e Kvara. Ci avvia senza grandi emozioni all’intervallo. Ritmo lento, quasi in calma attesa di una tazza di tè caldo e di un quarto d’ora di riposo. Finale con la Cremonese in attacco, ma l’ultimo tentativo è di Anguissa. Spogliatoi e che dire: il Napoli stratosferico di Amsterdam è un bel ricordo e per ora nulla più.

Forse non è improprio il consiglio di affidare a Simeone il compito di sfondare la linea Maginot dei lombardi. Raspadori è stato prigioniero di un doppio lucchetto, per ora invalicabile. E Ziekinski in campo no? Ma poi, questa Cremonese è davvero fanalino di coda con soli tre punti? Second time. Raspadori vicinissimo al gol al via.

Fuori Zanimacchia, dentro Okereke e al minuto numero due pareggia la Cremonese, Dessers ta-pin dopo la conclusione di Ascacibar solo mette in rete al 47esimo. 1 a 1 e continua ad attaccare la Cremonese.

Difesa e ripartenze sulle fasce Okereke molto pericoloso. Raspadori solo davanti a Radu, che riesce a respingere al 56esimo.

Simeone per Ndombelé. Napoli più offensivo e Zielinski no? Alvini manda in campo Escalante per Felix. Mezzo tempo è alle spalle. Come previsto i difensori delle squadre italiane hanno preso le contromisure per fermarlo con marcature a uomo asfissianti. Pressione degli azzurri.

Lozano e Zielenki (finalmente!) per Raspadori per Politano. Escono Valeri per Buonaiuto e Dessers per Aiwu. Solito valzer di ‘entra-esci’. Attacca il Napoli e Simeone tira via il Napoli dalle secche dello zero a zero.

Al 77esimo gol decisivo di testa su cross di Mario Rui. 2 a 1 e curva A in delirio. Il Napoli non deve ritrarsi nella propria metà campo.

Esce Ascacibar per Ciofani, s’infortuna Rrahmani, problemi muscolari, entra Ostigard e Olivera per Mario Rui ed è tempo di resistere. Domanda: è replay di un anno fa, quando tanti azzurri hanno patito per problemi muscolari? Questione di preparazione atletica? Quattro minuti al 90esimo.

Cinque di over time, resistere. A un niente dal fischio finale arriva il terzo gol degli azzurri grazie a Lozano su assist di Kvara a due passi dalla rete difesa da Radu. 3 a1, dopo qualche timore per la voglia dei lombari di non soccombere. Cantano i napoletani dello Zini e il coro accompagna il quarto gol del Napoli per il gol di Olivera su cross. La macchina del gol di Spalletti vola. Primato solitario, osanna.

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