Filippo Inzaghi: un allenatore con luci e ombre

Dalla sua prima avventura con il Milan alla recente esperienza alla Reggina, Inzaghi ha attraversato alti e bassi, dimostrando di avere le capacità, ma anche i suoi punti critici.

Filippo Inzaghi
Articolo di Giovanni Santaniello09/10/2023

©️ “INZAGHI” – FOTO MOSCA

Filippo Inzaghi, molto apprezzato da goleador per la sua incredibile abilità nel segnare reti da incorniciare, ha mostrato un procedere piuttosto altalenante nella sua carriera da allenatore. Dalla sua prima avventura con il Milan alla recente esperienza alla Reggina, Inzaghi ha attraversato alti e bassi, dimostrando di avere le capacità, ma anche i suoi punti deboli.

E adesso Filippo Inzaghi sembra sia rimasto l’unico allenatore disposto ad accettare il contratto a termine e senza bonus offerto dalla Salernitana e quindi rappresenta il più probabile candidato alla sostituzione di un ormai rassegnato Sousa.

L’ascesa di Inzaghi come allenatore inizia nel 2012 quando accetta l’incarico di allenare gli Allievi Nazionali del Milan. Con un contratto che copriva due stagioni, Inzaghi dimostra subito la sua dedizione al mestiere, cercando di ottenere l’abilitazione a tecnico professionista. La stagione si conclude con una semifinale nel Campionato di categoria, un promettente inizio per il neofita allenatore.

Tuttavia, il salto alla guida della prima squadra del Milan nel 2014 è stato un passo audace e ambizioso. Nonostante un inizio promettente, la sua prima stagione si conclude con un deludente decimo posto in Serie A, escludendo il Milan dalle coppe europee per il secondo anno consecutivo, un fatto che non accadeva dal lontano 1997-1998. Inzaghi è esonerato, nonostante il contratto in corso.

Il suo percorso successivo lo porta al Venezia nel 2016, dove ottiene la promozione in Serie B e la vittoria nella Coppa Italia Lega Pro. Nella stagione successiva, il Venezia raggiunge i play-off ma viene eliminato in semifinale.

Inzaghi si trasferisce quindi al Bologna nel 2018, ma la sua seconda esperienza in Serie A è segnata da una serie di sconfitte e risultati deludenti. Il Bologna chiude la prima parte del campionato al 18º posto, e l’esonero di Inzaghi diventa inevitabile.

La svolta arriva nel 2019, quando diventa allenatore del Benevento in Serie B. La squadra domina la categoria, confermandosi un’autentica corazzata della serie cadetta grazie ai tanti acquisti di spessore effettuati dall’appassionato patron Vigorito, ottenendo la promozione in Serie A con record e numeri impressionanti. Tuttavia, la permanenza in Serie A, pur disponendo di una squadra altrettanto valida per la massima serie si rivela difficile, e il Benevento retrocede alla fine della stagione 2020-2021.

Nel 2021, Inzaghi si trasferisce al Brescia, ma le tensioni con il presidente Massimo Cellino e una serie di risultati deludenti portano al suo esonero nel marzo 2022.

La sua ultima avventura lo porta alla Reggina nel 2022, dove ottiene un settimo posto con la qualificazione ai play-off, ma il club affronta problemi finanziari che lo portano a non iscriversi per la stagione successiva, lasciando Inzaghi senza squadra.

Caratteristiche

Inzaghi è un allenatore che predilige un gioco offensivo e spettacolare. Le sue squadre giocano con un modulo 4-3-3 o 4-2-3-1, con un attacco composto da tre giocatori veloci e tecnici. Inzaghi punta molto sulle iniziative individuali dei suoi giocatori e sulla fluidità del gioco.

Aree di forza

  • Produzione di gol: Inzaghi è un allenatore che riesce a far segnare i suoi giocatori. Tutte le squadre da lui allenate hanno sempre segnato tanti gol, anche in Serie B.
  • Gioco spettacolare: Inzaghi è un allenatore che vuole vedere la sua squadra giocare un calcio bello e divertente. Le sue squadra cercano sempre di attaccare e di creare occasioni da gol.
  • Motivazione: Inzaghi è un allenatore che sa motivare i suoi giocatori e riesce a trasmettere la sua passione per il calcio ai calciatori.

Aree di miglioramento

  • Difesa: La difesa è il reparto col quale Inzaghi ha maggiori difficoltà. Le sue squadre hanno spesso concesso troppi gol, soprattutto nelle partite importanti, non riuscendo a ripiegare in modo veloce e offrendo così agli avversari ampi spazi per il contropiede. A Salerno dovrà necessariamente effettuare una rapida correzione di rotta, in attesa della riapertura del mercato di riparazione, vista la difesa colabrodo che la Salernitana oggi si ritrova, una vera cuccagna per gli attaccanti avversari.
  • Gestione della pressione ambientale. Filippo sarà in grado di sopportarne il peso in un momento in cui la pessima posizione in classifica scatena inevitabilmente il giustificato malcontento in un ambiente con tifosi molto passionali ma anche molto esigenti, con conseguente inevitabile stress? La prima esperienza sulla panchina del Milan gli lasciò alcuni strascichi come lui stesso raccontò. Ma siamo convinti che con la decennale esperienza maturata sulle altre panchine abbia acquisito quella capacità di gestione dello stress che il suo lavoro necessariamente richiede.

La Salernitana è veramente convinta che possa rappresentare una guida capace di risollevare questa squadra smarrita e demoralizzata verso quella terza salvezza che tutti i tifosi desiderano?

Se sarà confermato l’esonero di Sousa e la sua sostituzione con Inzaghi, solo il campo potrà darci un responso, ma l’arrivo di Inzaghi con la sua preferenza per un calcio offensivo potrebbe essere ciò di cui la squadra ha bisogno per risorgere dalle ceneri, a condizione di riuscire a blindare una difesa al momento assolutamente impresentabile.

Incrociamo le dita, perché i gravi errori fatti in estate adesso pesano come macigni!

Tongya

Franco Tongya: un talento emergente che approda alla Salernitana

Con l'ingaggio di Tongya, Petrachi ha dovuto affinare le sue doti di talent scout, trasformando...

Petrachi chef

Friggere con l’acqua: Petrachi alla Salernitana e il paradosso del mercato in attivo

La missione affidata a Petrachi è sempre quella di un mercato in attivo. Si è...

Salernitana, Petrachi

Petrachi in trincea e le sfide di un calciomercato impossibile

Giocatori molto interessanti che Petrachi aveva bloccato hanno preferito non attendere, spaventati dall'incertezza che regna...

Lotito

Arridateci Lotito!

Lotito affrontava gli ultras a viso aperto, spiegava le sue ragioni, non si sottraeva al...