Garcia non ha capito niente

Il Napoli non ha alcuna idea su come giocare, e il disordine è evidente nelle scelte, tutte sbagliate, di Rudi Garcia. Prima, durante e dopo.

Articolo di Salvatore Esposito09/10/2023

©️ “GARCIA” – FOTO MOSCA

Di Napoli-Fiorentina, Garcia non ha capito niente. Né prima, né durante e né dopo la partita. Prima perché l’allenatore azzurro schiera un modulo che, per rigor di logica, pensava fosse il miglior modo per giocare contro i toscani: 4-3-3, con quindi una mediana composta da due uomini più Zielinski.

Durante, perché quando Anguissa alza bandiera bianca per un risentimento alla coscia, Garcia inserisce Raspadori (boh) e non Cajuste, trasformando la squadra in un 4-2-3-1. L’ex Sassuolo non può, non può e non può giocare spalle alla porta, né tantomeno cercare il dribbling nel contropiede tra due o tre avversari, partendo da dietro il centrocampo. Non contento, al 12esimo del secondo tempo, il Napoli torna a giocare col 4-3-3, con l’uscita di Politano proprio per Cajuste. Infine, a 13 minuti dalla fine della partita, inserisce Gaetano, Lindstrom e Simeone, ritornando ancora al 4-2-3-1. Ciliegina sulla torta, è provare – perché si tratta banalmente di provare – Kvara a destra e Lindstrom a sinistra. Negli ultimi due anni, è bene sottolineare, il danese a sinistra ha giocato solo 253 minuti (meno di tre partite) in 77 gare ufficiali.

Dopo, perché a fine disfatta, Garcia si presenta ai microfoni spiegando che il problema del Napoli non è tattico, bensì mentale.

Garcia, della squadra campione d’Italia, non ha capito niente. In otto partite di Serie A, non si perde la mentalità da vincitore. La squadra non ha alcuna idea su come giocare in campo, e il disordine è evidente nelle scelte, tutte sbagliate, del nuovo allenatore del Napoli. Prima, durante e dopo la partita.