ESCLUSIVA – Savoia, Sessa: “Tifosi eccezionali, obiettivo campionato di vertice”
Arcangelo Sessa, vicepresidente del Savoia 1908, ha rilasciato un'intervista a Sport del Sud parlando del futuro della squadra.
La storia calcistica del Savoia vede le sue origini nel lontano 1908, ponendosi come una delle formazioni con più anni alle spalle in Campania. La squadra, in tempi meno lontani, ha disputato costantemente campionati professionistici (Serie C1, C2 e Lega Pro) e campionati di Serie D, prima del fallimento del 2001.
Negli anni 2000, il Savoia ha militato diverse volte in Eccellenza, vincendo due Coppe Italia Dilettanti Campania, nel 2012 e nel 2018. Impegnata nel Girone A della suddetta categoria, quest’anno la squadra di Torre Annunziata ha ottenuto la salvezza all’ultima giornata.
Ai nostri microfoni, ha rilasciato un’intervista Arcangelo Sessa, vicepresidente del club, parlandoci del progetto:
“La volontà è di portare nei prossimi cinque anni la squadra in Serie D, questo è l’intento. Siamo orientati verso il rilancio dei vivai, faremo a breve un open day, il 20 e 22 giugno, al Giraud, dove parteciperanno i nati dal 2007 al 2017. Valuteremo i ragazzi e prenderemo quelli che hanno le caratteristiche che fanno al caso nostro per cercare di inserirli già da subito nello zoccolo duro della squadra.
Questo sarà basato sulle nuove leve e su giocatori maturi che non supereranno i 25/26 anni. Questo è il progetto. È a lunga gittata ma ti può portare a raggiungere gli obiettivi prefissati. Logicamente partendo da subito possiamo avere il vantaggio di fare questa selezione. Poi abbiamo la Juniores che quest’anno ha fatto bene e già nelle ultime partite abbiamo fatto esordire alcuni giocatori per fargli capire le difficoltà della categoria. Questa è la base che spero ci porti ai vertici delle varie serie che giocheremo.
Per quanto riguarda i lavori di ripristino del Giraud, spero per inizio 2024 siano terminati come previsto. Avere il proprio stadio è importante e soprattutto per un pubblico come questo che è numeroso. Anche in queste categorie sono arrivate 3/4 mila persone. Ora ci hanno dato la possibilità di fare questi stage e stanno accelerando l’affidamento affinché la struttura venga consegnata la Savoia Calcio nei primi mesi del prossimo anno.
È importante avere un proprio stadio dove ti puoi allenare e conoscere il terreno di gioco. Quest’anno ci siamo allenati a Bosco Reale, al Pozzo, che ci ha permesso di fare allenamento adeguatamente. Per le partite di campionato siamo stati inizialmente a Pompei poi ci siamo spostati a Cardito per le ultime perché l’utilizzo della struttura di Pompei andava in contrasto con le esigenze della squadra di casa, quindi abbiamo deciso di spostarci.
Abbiamo avuto delle difficoltà, il mercato di dicembre di solito è un mercato riparatore, noi purtroppo in quel periodo ci siamo trovati con una squadra che non era competitiva, o non al meglio, per la salvezza. Quindi è stato necessario un lavoraccio per poter prendere giocatori e il mister giusto. Alla fine si è tornati su Barbera che è colui che aveva iniziato quest’anno nonché torrese doc e ci ha fatto praticamente fare un miracolo.
Poi Torre annunziata è degna di altri palcoscenici. Logicamente quest’anno dovevamo prima a salvarci. Il girone è stato abbastanza duro, le prime hanno speso fior di quattrini. C’è stata una bagarre pure giù e ci siamo salvati all’ultima giornata. Siamo arrivati all’obiettivo che ci siamo prefissati e adesso siamo già con l’accademy programmando per fare un campionato di vertice con la speranza di arrivare subito in Serie D per poi nei cinque anni arrivare sopra.
Tifosi? Sono eccezionali, ci sono stati sempre vicini anche se logicamente delusi, però hanno sempre dimostrato vicinanza alla squadra. Ci hanno bacchettato quando i risultati non venivano per poi gioire con noi della salvezza. Logicamente si aspettano le promesse fatte. È una piazza importante, una delle più importanti della Campania. Cercheremo di fare l’impossibile per non deluderli”.