La Champions ci ha ricordato il peso degli allenatori

Il calcio è un mondo complesso dove, al suo interno, sono presenti diverse figure che lo muovono e, tra queste, è presente quella dell'allenatore.

Guardiola, allenatore
Articolo di Alberto Cei11/04/2024

Questo turno di Champions League e i commenti apparsi sui media hanno messo in evidenza in modo molto evidente i limiti attuali del calcio italiano. Ci si sofferma sul gioco, sulla qualità dei giocatori, sui soldi che tutto questo costa e le analisi sono spesso impietose nei confronti della Serie A. Il calcio è un fenomeno complesso che richiede molte diverse professionalità che s’integrano nella gestione e nello sviluppo di una squadra. Fra i tanti fattori che partecipano a determinare il valore di una squadra vorrei soffermarmi sugli allenatori. Criticarli è piuttosto facile perchè il giudizio su di loro dipende dai risultati della squadra. Come tutti sappiamo sono i primi a essere esonerati quando i risultati non corrispondono alle aspettative del club. In questa stagione sportiva, non ancora conclusa, è stato raggiunto il record di 14 cambi di panchina su 20 squadre. Solo la Liga spagnola ci segue con 13 esoneri mentre in Germania sono stati 8 e in Inghilterra 5.

Il calcio è uno sport ad alto rischio dove non si accettano le sconfitte e quindi rappresenta un alto livello di stress per gli allenatori, che se da un lato nelle squadre professionistiche sono ben remunerati dall’altra non è facile vivere questa condizione d’incertezza anche se scelta da loro. Si può dire che gli allenatori subentrati si trovano a dovere affrontare una situazione di pronto soccorso, devono guarire il malato, la squadra, in tempi rapidi e a qualsiasi costo. Sono pochi quegli allenatori che possono permettersi di aspettare la chiamata per loro giusta e prendersi il tempo che desiderano per attendere la squadra che soddisfi le loro esigenze, la maggior parte invece deve essere pronta a buttarsi nella mischia e lavorare senza sosta per trovare rapidamente una soluzione e naturalmente mostrarsi soddisfatti della chance che gli viene offerta. Tutto questo viene ben pagato ma a mia conoscenza non ho visto finora su questo tipo di condizione umana e tantomeno analisi approfondite sul tema da parte della loro organizzazione e dei singoli club.

Mi sembra che si sia perso il valore del lato umano del calcio a spese di una concezione unidimensionale del calcio secondo cui o vinci e non sei nulla.

Bari

Bari, un nome in pole per la panchina: ecco di chi si tratta

Il Bari è in cerca di un grande nome per guidare i Galletti nella lotta...

De Laurentiis e Ancelotti

Allenatore Napoli, Sky: “ADL aspetta solo lui”

Mentre la ricerca di un nuovo allenatore continua, nella testa del presidente del Napoli c'è...

Gasperini, Napoli

Gasperini, esclusiva Giordano: “Può arrivare se…”

Gian Piero Gasperini è il preferito di De Laurentiis per la panchina del Napoli: ecco...

Italiano, napoli, fiorentina

Italiano sul Napoli: “Ho tanta stima di De Laurentiis”

Al termine di Fiorentina-Napoli, il tecnico dei viola Italiano ha parlato del suo futuro e...