Largo ai giovani: Hubert Idasiak

La scheda di Hubert Idasiak: portiere del Napoli Primavera dal 2018, con 25 convocazioni in prima squadra e ormai pronto al grande salto.

Articolo di Luca Paesano11/06/2022

© “IDASIAK” – FOTO MOSCA

Giuseppe Ambrosino e Antonio Vergara sono stati senza dubbio i due giovani capaci di illuminare la stagione del Napoli Primavera appena conclusa. A suon di gol l’uno, e assist l’altro, si sono conquistati con merito la copertina dell’annata azzurra, trascinando la squadra di Frustalupi prima verso il sogno playoff, poi ad una sudata salvezza. Talenti puri e cristallini, il Napoli ha il dovere di credere in loro e offrirgli l’opportunità di mettersi alla prova.

Oltre ai due napoletani di nascita, c’è anche un napoletano d’adozione che è già entrato, seppur occasionalmente, a far parte del giro della prima squadra da qualche anno e che ha tenuto in piedi la formazione azzurra in questa stagione. Stiamo parlando di Hubert Idasiak, elemento fondamentale della Primavera che, grazie alle sue parate, è risultato spesso determinante nel corso del campionato.

Hubert Idasiak

Hubert Dawid Idasiak, nato il 3 febbraio 2002 a Sławno, in Polonia, è il portiere titolare del Napoli dal 2018, quando fu ingaggiato dall’Akademia Pogoń Szczecin. Precedentemente vicino all’Ascoli e alla Roma, dove il trasferimento saltò per via di un infortunio al ginocchio, il polacco stregò letteralmente gli osservatori partenopei, che decisero di puntare su di lui affidandogli la porta della Primavera a soli 16 anni. Da allora ha collezionato 94 presenze con la maglia azzurra, di cui 3 anche in Youth League, la versione giovanile della Champions League dedicata alle rispettive Under19 delle squadre partecipanti. In totale sono 143 i gol incassati e 21 le occasioni in cui ha mantenuto la propria porta imbattuta. Numeri che non rubano l’occhio, ma che sono inevitabilmente inficiati da una formazione che difensivamente è stata tutt’altro che solida negli ultimi anni.

I quattro anni vissuti a Napoli hanno rappresentato un vero e proprio percorso di maturazione per il portiere polacco: la media gol subiti a partita è calata dall’1,85 della prima stagione, all’1,7 della seconda, fino all’1,5 di quella attuale. Nel mezzo, va incorniciato il campionato straordinario dello scorso anno con 17 gol subiti in 19 partite, arricchito da ben 10 clean sheets. La società, infatti, aveva preso in considerazione l’idea di aggregarlo stabilmente alla prima squadra come terzo portiere, prima di virare poi sul ritorno di Marfella. Scelta saggia, che ha consentito sia ad Idasiak di giocare con continuità, sia alla Primavera di non cambiare portiere in una annata particolarmente delicata.

In questa stagione ha disputato 32 partite, subendo 48 gol e riuscendo a mantenere la porta inviolata solamente per 4 volte. Nonostante ciò, il portiere polacco ha saputo esaltarsi compiendo grandi interventi, spesso decisivi ai fini dei risultati finali, e soprattutto esibendo personalità e sicurezza. Una parte dei punti in classifica portano la sua firma. Ha messo in mostra grande reattività e riflessi pronti, che rappresentano senza dubbio i suoi principali punti di forza. È un portiere pragmatico, non particolarmente scenografico e molto abile tra i pali. Alto “solo” 1.85, riesce a sopperire grazie all’esplosività e all’ottimo senso della posizione. Per certi versi ricorda David Ospina, portiere a cui lo stesso Idasiak ha confessato di ispirarsi. In Polonia, invece, lo paragonano a Skorupski. Nota di merito anche per l’intuito sui tiri dal dischetto: da quando è a Napoli ha parato 6 rigori su 23 calciati contro. L’ultimo cruciale, tra l’altro, nel playout di ritorno contro il Genoa.

Ma veniamo anche alle note dolenti: Idasiak dà, Idasiak toglie. Indubbiamente protagonista in positivo, abbiamo detto, ma non sono mancati alcuni clamorosi scivoloni che hanno compromesso risultati e punti. Qualche uscita a vuoto di troppo e qualche errore di valutazione nelle traiettorie dei cross denunciano ancora una certa immaturità. L’intraprendenza e il coraggio non mancano, ma necessita di acquisire ancora consapevolezza dei propri mezzi e nella lettura delle situazioni di gioco. Decisamente più a suo agio, invece, nelle uscite basse, dove si è mostrato deciso ed efficace. Come per gli altri, anche per lui la giovane età gioca in suo favore.

Idasiak conta già 25 convocazioni in prima squadra tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League. In un paio di occasioni ha anche sfiorato l’esordio, a Torino con la Juventus e in Europa contro il Leicester, per via delle condizioni incerte di Ospina e Meret. In estate parteciperà per il quarto anno di fila al ritiro azzurro. Per il polacco è terminato il tempo della formazione e dovrà dimostrare di poter dire la sua anche tra i grandi. La volontà, esplicitata pochi giorni fa dal suo agente, è quella di lasciare temporaneamente Napoli per giocarsi altrove le sue chances da titolare: “Fare il terzo sarebbe un assassinio, ho già alcune offerte dalla Polonia”. In attesa, inoltre, che la società delinei il suo futuro: “Vogliamo capire che progetti ha il Napoli, poi siamo anche pronti a rinnovare. In passato abbiamo rifiutato un’offerta importante da una squadra italiana che ora farà la Champions perché stiamo bene qui. Ora sta al Napoli dimostrare quanto crede in lui”.