Esclusiva – Bruscolotti: “Napoli competitivo. Koulibaly? Bisogna vedere se la società ha detto la verità”

Giuseppe Bruscolotti, ex capitano e bandiera del Napoli, nonché uno degli eroi del primo scudetto, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sport del Sud per commentare le ultime notizie sugli azzurri.

Articolo di Luca Paesano12/07/2022

Il Napoli ha cominciato da pochi giorni la preparazione che condurrà all’inizio della nuova stagione calcistica. Arrivati alla spicciolata, nel ritiro di Dimaro mancano solamente Kalidou Koulibaly e Victor Osimhen per poter vedere all’opera la rosa al completo. Se in campo l’entusiasmo dilaga, sugli spalti invece aleggia tanta incertezza legata alle vicende del calciomercato. Koulibaly rinnova o va via? Mertens arriverà a Dimaro? Dybala è possibile o impossibile?

Tutte domande a cui purtroppo solo il tempo potrà rispondere, ma poiché il primo calcio d’inizio ufficiale arriva tra un mese, non dovrebbe volerci molto prima di fare chiarezza. Sport del Sud ha raggiunto questa mattina Giuseppe Bruscolotti, ex capitano e bandiera del Napoli, nonché uno degli eroi del primo scudetto, per fare il punto sulle ultime notizie in casa azzurra.

Giuseppe, che idea si è fatto del mercato del Napoli e dei due nuovi acquisti?

“Il calciomercato per ora sembra che proceda bene, tranne per questa tiritera che riguarda Koulibaly e Mertens. Poi oggi leggevo anche dell’arrivo dell’altro difensore, Ostigard. Quindi, al momento, credo che tutto stia procedendo secondo quelli che sono i programmi societari”.

Cosa ne pensa di Ostigard?

“I nuovi arrivati sono sempre da vedere e quindi vanno valutati chiaramente in base all’inserimento nella squadra e tutto il resto. Poi ha 22 anni, per cui è un giovane e può ancora crescere. Bisogna aspettare di osservarlo in campo e vedere il ragazzo come è impostato”.

E sulla situazione di Koulibaly?

“Secondo me bisogna vedere dove sta la verità. Di queste cose ne parla solo la società perché i calciatori sono bloccati dai famosi quattrocento fogli di contratto che firmano. Per cui dove andiamo a parare? Bisognerebbe sempre sentire anche la controparte cosa ha da dire. Non sappiamo se quella dichiarata sia effettivamente la verità”.

Perdere nello stesso anno tre uomini simbolo come Koulibaly, Insigne e Mertens è un rischio calcolato?

“In avanti ci sono buone prospettive perché è arrivato Kvaratskhelia che è un giocatore interessante, che ha qualità e ha tutto per fare bene. Quindi sinceramente non credo che sentiremo così tanto la mancanza di Insigne. Per quanto riguarda gli altri due, bisogna sempre pensare che il calcio è questo. Prima o poi arriva necessariamente il momento di cambiare”.

Giuntoli ha detto che la volontà è quella di confermare la rosa attuale. Allo stato dei fatti crede che sia ancora competitiva?

“Io credo proprio di sì, perché credo che in questo momento il Napoli sia ben coperto. Ha preso Mathias Olivera a sinistra. È arrivato Kvaratskhelia in attacco di cui ho già parlato. Ora arriva anche un giovane di prospettiva come Ostigard. Il centrocampo ad oggi è rimasto lo stesso. In avanti c’è ancora Osimhen, non sappiamo fino a quando perché poi se ti arrivano certe cifre non è che le puoi rifiutare. Ci si trova di fronte alla stessa situazione di Koulibaly. Poi è normale che se vuoi vincere devi fare anche qualche sacrificio e trattenerli, ma questo bisognerebbe chiederlo alla società”.

Pensa che Gaetano, Zerbin e Ambrosino siano all’altezza della prima squadra?

“Quando si cominciano a convocare giovani così, vuol dire che già sono nel mirino della prima squadra. Poi questa è anche una fase particolare in cui hanno la possibilità di farsi notare, perché 20 giorni e più di ritiro non è che siano pochi. Sicuramente hanno le qualità. Poi chiaramente se tenere o meno il giovane, oppure mandarlo in prestito a giocare altrove come hanno fatto con Gaetano, sono valutazioni che spettano all’allenatore e alla società”.