Gennaro, un “ex” per delusione
Un noto sito americano di sondaggistica traccia la classifica finale della serie A. Napoli terzo, dietro Inter e Milan. Magari! Ma, crederci?

© “NAPOLI” – FOTO MOSCA
Gennaro, anni 70, ex muratore, separato dalla moglie, costretta a stringere la cinghia sua e dei figli, mai in condizione di arrivare a fine mese con qualche euro nel borsellino, abiti e scarpe dei figli più grandi passati ai minori, mai un cinema, vacanze in città, all’epifania solo carbone di zucchero nelle calze, capelli bianchi per risparmiare sui coloranti. Colpa del delirio di Gennaro per l’azzurro dell’amatissimo calcio.
Gennaro, a 15 anni nelle giovanili del Napoli, ma carriera finita, un ginocchio compromesso per sempre. Da tifoso ‘semplice’ è diventato il leader dei “Forza Napoli mia’, che gli costa le spese di rappresentanza (striscioni, bandiere, magliette) e l’onere di trasferte in Italia e all’estero al seguito. Di qui gli stenti della famiglia e l’addio della moglie dopo quarant’anni di matrimonio. Gennaro, sconcertato dalle oscure vicende di mercato e da precedenti motivi di contestazione (l’esodo coatto di Cavani, Lavezzi, Zapata, Hamsik, di Benitz, Ancelotti, Gattuso) e in questa estate il flusso di migranti (Koulibaly, Insigne, Mertens, Ospina, Fabian e non solo), ha scritto alla moglie separata: “Cara Rosina, mi pento. Torno a casa, con il Napoli ho chiuso”.
La campagna abbonamenti del club di De Laurentiis finora è un flop. Venduti solo 5.000 tagliandi. Prima in classifica l’Inter (41mila abbonati), Milan a quota 40mila e 500, poi Roma, Lazio, Juventus sesta. Napoli quattordicesimo, preceduto anche dalla Salernitana (6.600). Il De Laurentiis degli scoop nati e svaniti nel nulla, degli annunci reboanti subito svaniti nel nulla, continua ad alimentare il tormentone Raspadori, l’analogo di Simeone suo presunto alter ego, dell’amletico quiz Navas-Kepa con Sirigu secondo portiere.
Dopo una decina di bluff: “Trattiamo Tizio, Caio, Sempronio”, tutti nomi di big del calcio europeo, le ultime ‘indiscrezioni’ messe in circuito per sollecitare abbonamenti tirano in ballo Ndombele e Kessié, il cagliaritano Nandez, mentre di sicuro si annunciano altre cessioni: Petagna (al Monza), Demme, Ounas. I tifosi: “Il problema di Ndombele è lo stipendio. È costato 73 milioni un anno fa, quanto vorranno per cederlo? Ma poi, se lo prendi in prestito tra un anno c’è il serio rischio che vada altrove. Nandez? Onestamente piace poco. (In alternativa altri nomi, un po’ a casaccio: Barak del Verona e Lo Celso, in uscita dal Tottenham). Abbiamo perso le opportunità di avere in azzurro Veretout e Torreira”.
L’addio con grande rammarico di Mertens, ecco il retroscena. “Ha detto no ai 5 milioni all’anno offerti dalla Juventus”. Lo ha svelato il vicepresidente del CDA del Galatasaray (nuova squadra di ‘Ciro’): “L’ho visto con i miei occhi, ha rifiutato. Non voleva finire la carriera in bianconero a causa della rivalità con il Napoli”. L’offerta del club turco: quattro milioni all’anno, la casa, un autista e 30 voli per Napoli e Bruxelles. Smentito clamorosamente il Napoli, che ha sostenuto di avergli proposto un ingaggio analogo rifiutato. Il sindaco Manfredi ha intenzione di proporre per Mertens la cittadinanza di Napoli. Bene. Un famoso sito americano di sondaggistica, grazie a un algoritmo, traccia la classifica finale della nostra serie A. Napoli terzo, dietro Inter e Milan. Magari! Ma, crederci?