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Lo “show” di Pogba è giunto al termine

Lo “show” di Pogba è giunto al termine

Con la nota vicenda di doping delle ultime ore, sembra giunta ormai al termine la seconda avventura di Paul Pogba con la Juventus, avventura iniziata nell’estate del 2022 quando la società diretta da Agnelli e Arrivabene ebbe il colpo di genio di investire 80 milioni in 4 anni su di lui (cifre riportate dalla Gazzetta nei giorni del suo ingaggio). Il suo arrivo fu accompagnato dall’incredibile entusiasmo di Pyongyang: era il POGBACK, il ritorno che tutta la Corea del Nord sognava da tempo.

A differenza di quell’esoso di De Ligt, che nel 2019 “scelse la Juve solo per soldi” (fonte Guido Vaciago di Tuttosport in un articolo scritto pochi giorni dopo che De Ligt se ne andò al Bayern), Pogba torna a Torino per una scelta di cuore e per il kebab, che a Manchester non lo fanno mica così buono. Già il 21 maggio 2022 Luca Bianchin sulla Gazzetta ci aveva infatti raccontato quanto fosse stato determinante il celebre panino nella scelta del francese di tornare in Italia, mica i soldi. “Gol, kebab e orologi: Pogba e Torino, è una scelta di cuore.” Racconta Bianchin che Paul si serviva da “Olimpico Pizza Kebab”, riportando anche un’intervista a un testimone oculare di quelle incredibili sortite dal kebabbaro. “Veniva quasi tutti i giorni, anche solo per un saluto. Prendeva per sé e per gli ospiti, perché a casa sua c’era sempre il pienone, e poi portava su. Adorava il piatto kebab con tanta carne, pomodoro, insalata, cipolle, patatine e abbondante salsa piccante”.

Sempre sulla Gazzetta, Fabiana Della Valle l’11 giugno ci aveva fatto sapere che Paul sarebbe stato “il simbolo del nuovo ciclo vincente” della Juventus, che il ciclo sarebbe stato vincente lo aveva deciso lei, d’altra parte come poteva essere altrimenti?

Il 23 giugno torna sull’argomento kebab anche Sky Sport, che ci racconta del fondamentale ruolo dell’amico kebabbaro, il quale dichiara che “Quando mangia questo kebab di solito fa gol”. Chiudeva l’argomento kebab il 9 luglio Timothy Ormezzano su Corriere della Sera edizione di Torino. “Locali torinesi già allertati per il ritorno di Pogba. In suo onore abbiamo il Pog-bab.”

Con Pogba inizia subito lo spettacolo… in allenamento, perché sul campo da gioco lo si è visto poco in questi 14 mesi. Il 13 luglio c’è l’esordio nella partitella in famiglia ed è subito show: “gol, tacchi e rabone”, scrive la Gazzetta. Tuttosport invece titola entusiasta “Pogba, padrone di casa Juve! Provate a togliergli la palla!” Ma cos’è, un cane? Il 16 luglio sempre Tuttosport lo segue con la Pogba-Cam, una telecamera puntata su di lui per tutto l’allenamento. “Uno spettacolo, tifosi gasati”. Il giorno dopo sempre Tuttosport ci racconta che Paul “incanta la Juve con la super giocata contro il Pinerolo”, marcato da uno che nella vita fa l’ambulante nel settore dell’ortofrutta.

I giorni felici del Pogba 2 alla Juve stanno però per finire, dopo la vittoriosa amichevole negli USA contro i messicani del Chivas, festeggiata in pullman con un balletto assieme a McKennie (“che show sul bus!” scrive la Gazzetta), il francese si fa male e subito si capisce che la cosa non sarà di semplice risoluzione. Improvvisamente a Pyongyang qualcuno si accorge che negli ultimi tre anni a Manchester Pogba ha dovuto saltare per infortunio 71 partite e stare lontano dai campi da gioco per 431 giorni. Perché nessuno li ha avvisati prima? Colpa di Santoriello di sicuro.

Da questo momento in poi l’argomento Pogba torna sulle pagine della Corea del Nord solo per raccontare i suoi imperdibili show fuori dal campo o in allenamento. L’8 novembre Tuttosport ci racconta “lo show sul palco del Golden Boy” assieme all’agente Pimenta, il 22 dicembre abbiamo “lo show alla festa di Natale della Juventus”, il 18 gennaio c’è lo show in amichevole col Fossano (“tunnel con risata” scrive la Gazzetta, un gesto tecnico non da poco che richiede grande coordinazione del corpo, provateci voi), il 24 gennaio gli auguri canterini a Kaio Jorge sono per Tuttosport, manco a dirlo, “uno show”, il 26 gennaio abbiamo “lo show con Vlahovic nella partitella contro la Next Gen”, avversario storicamente ostico. Il 24 aprile abbiamo “Juve magie in allenamento, è Pogba show”, il 10 maggio è “Pogba, Show nel torello”, torello che è sport olimpico. Il 12 maggio entra finalmente in campo in una partita ufficiale, contro il Siviglia. Tuttosport ci racconta i suoi gesti, in particolare “il tacco e la foca” (tratto da un racconto di Luis Sepúlveda).

Poi si rifà male e dopo un nuovo periodo di sosta ritorna a dare spettacolo in allenamento. Il 4 agosto, scrive la Gazzetta, “umilia il giovane Nonge durante una pausa degli allenamenti”, il 7 agosto, riporta SportMediaset, “nel corso della partitella a porte piccole con i compagni di squadra, è riuscito a esibirsi in un colpo di tacco”. Addirittura! Il 16 agosto prosegue la collezione di scalpi illustri e segna in amichevole all’Alessandria. Pochi giorni dopo inizia il campionato, gioca un paio di spezzoni e in uno di questi, a Empoli, incredibilmente si fa male di nuovo.

Il resto è storia recente, e purtroppo è probabile che lo show sia giunto alla fine. Il “nuovo ciclo vincente” invece ancora non è iniziato, ma avete fretta voi?

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