©️ “SPALLETTI” – FOTO MOSCA
Italia due, Ucraina uno, buona la seconda. Lui è così: se va storta una partita punta l’indice sui presunti responsabili e li ‘licenzia’ seduta stante a favore di alternative che se fossero migliori perché non metterle prima in campo? Sensibile ai malumori dei media e degli appassionati per la stramba immissione in campo di Raspadori per gli minuti di Macedonia-Italia, lo sistema al cento dell’attacco e mortifica Immobile. Ci riprova con Zaccagni (uno degli accusati di inconsistenza sabato scorso) e conferma Zaniolo a destra, benché sostituito dopo pochi minuti dall’ingresso in campo di Macedonia-Italia. Chance di riscatto per Dimaro, criticato aspramente, ma propulsore sulla fascia sinistra prezioso con i suoi incisivi cross e per Donnarumma (sei in condotta sabato) distratto, statico come una statua di marmo mentre un tiro di punizione non irresistibile, s’infilava nella sua porta. Misteriosa l’esclusione di Gnonto, effervescente scompaginatore delle difese ‘nemiche’. Niente di nuovo, Spalletti e i cambi in corso d’opera per emendare partite inconcludenti non hanno mai mostrato reciproca empatia. L’Ucraina contende il secondo posto nel torneo Euro2024 e per l’Italia non sarà una passeggiata. Gli avversari occupano un interessante undicesimo posto nella graduatoria FIFA, contro il 68esimo della Macedonia. La mancata vittoria di stasera costringerebbe l’Italia a vincere i play-off di recupero, altrimenti figuraccia post Mancini.
Inghilterra prima, 13 punti, seconda l’Ucraina, 7 punti, terze Italia e Macedonia con 4 punti. Tra poco, stadio di San Siro, “Vita mea, mors tua”. Arbitra lo spagnolo Hernandez. Gran botta di Di Lorenzo con effetto, pallone di poco a lato della porta, al terzo. Inizio aggressivo degli azzurri, Spalletti annuisce. Ci prova Raspadori che conferma di essere centravanti, men che mai ala o centrocampista. Non trova la porta, ma trova il gol Frattesi solo in area di rigore non può sbagliare e non sbaglia. 13esimno 1 a 0, difesa ucraina distratta, Sudakov scivola, Spalletti applaude. Se l’Ucraina avesse progettato un pareggio, magari uno zero a zero, ora deve cambiare idea, cosa per niente facile con l’Italia di stasera. Frattesi incontenibile. L’ardire iniziale dell’Italia si placa. Ora la squadra ragiona e controlla. Segna di nuovo Frattesi, sul filo del fuori gioco. Il Var convalida. Altra papera difensiva dell’Ucraina. 2 a 0 al 29esimo ed è un’altra Italia dopo solo tre giorni dall’opaco pari con la Macedonia. Misteri del calcio. Contropiede ucraino al 36esimo, Dovbik per poco non va in gol. Risponde Donnarumma. Giallo per Mykolenko, fallo su Zaniolo. Riduce le distanze a conclusione di un assalto arrembante. Difesa italiana in confusione. La rete è di Yarmolenko, dopo un salvataggio quasi miracoloso di Donnarumma. Errore di Locatelli. Spalletti allarga le braccia sconsolato. Perde smalto l’Italia: stanchezza? Spogliatoi. Spalletti è un gran personaggio. Indispettito per il gol subito pensa di punire i presunti responsabili. Scalvini e Retegui per Raspadori? Attenzione al contropiede degli ucraini, sempre pericoloso. S’immola Locatelli che respinge con il corpo una cannonata di Tsygangov al minuto 49. Quanti cognomi con finale ‘enko’ tra gli ucraini: Mykolenko, Stepanenko, Zinchengo, Yarmolenko. Non è in campo l’astro dell’Ucraina Mudrik, buon per noi. Gnonto per Zaccagni, Biraghi per Dimarco. Sfiora il gol Raspadori, pallone a un centimetro dal palo dopo una papera del portiere Buschchan che nel rinvio offre il pallone a un azzurro. Giallo per Konoplya che abbatte Gnonto. Partita equilibrata. Mudrik in campo, pericolo. Traversa di Locatelli al 69esimo. Iella. Retegui per Raspadori e Orsolini per Zaniolo. Venat per Tsygankov e Buyalskiv per Zinkengo. Il can can dei cambi procede a gran ritmo, segno di stanchezza generale. 12 minuti al 90esimo. Cristante per Barella, cambi esauriti per l’Italia. Sydorchuk per Stepanenko. Attacca l’Ucraina.
Mezz’ora di qualità, la prima della partita, poi sostanziale equilibrio. Solo tre minuti di extra time. Rischio playoff sventato ed è già qualcosa. Per Spalletti un gran sospiro di sollievo. Triplice fischio.
Leave a Reply