Baby, please impara il tennis!
Fiume di dollari per i campioni del tennis. Quasi verrebbe voglia di assolvere i genitori che forzando la vocazione dei figli li affidano a scuole accreditate e famosi maestri.

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Borsone in spalla, le star del tennis rischiano omero e clavicola per quanto è pesante il fardello. Nel capace contenitore coabitano un intero set di racchette incordate su misura per la qualità balistica del giocatore “X, Y”, un ampio set di asciugami personalizzati, magliette, polsini, fascette frontali, barrette tiramisù e bottigliette di bevande energetiche, l’immancabile banana, un paio di amuleti, cerotti, nastro adesivo anti sudore per l’impugnatura della racchetta, fazzolettini ‘Tempo’, l’orologio da polso e il portafogli che “non si sa mai, meglio non lasciarlo nello spogliatoio”.
Sulla tuta, sulla maglia, sui pantaloncini e i calzini, i polsini, le bandane, spiccano le icone dello sponsor principale, sulla manica il logo del finanziatore secondario, le scarpe son griffate e personalizzate con il nome del tennista, sui teli forniti dall’organizzazione il nome del club che ospita gli incontri o di chi sostiene finanziariamente il torneo.
Alle spalle dei giocatori i teloni con la pubblicità di banche e non solo, un tempo su fondo verde per non disturbare i tennisti, poi blu carico sui cui spiccano con maggiore evidenza slogan e scritte. Su terminali di destra e sinistra della rete la lettera iniziale di uno delle decine di inserzionisti e così sul tabellone dello score, sui pannelli dell’orario, appannaggio perenne del Rolex, su quelli dei secondi concessi per eseguire la battuta. Pubblicità sui cappelli che riparano gli spettatori dal sole, in ovvia evidenza le notissime sigle dei produttori di racchette e di palline. A caratteri cubitali, sul terreno accanto al rettangolo di gioco, il nome della città che ospita l’evento, ancora pubblicità sull’abbigliamento dei giudici di sedia e di linea, sulla divisa dei raccattapalle, sui frigoriferi… sulla borsa dei fisioterapisti.
Basta intrufolarsi nella banca dati di internet per esaudire la curiosità di conoscere il fiume di dollari che uno come Djokovic (20 milioni di fans, 50 milioni di visualizzazioni), mette al sicuro in banca o investe. Suoi Sponsor del passato Jacob’s Creek, Mercedes-Benz e l’Audemars Piguet. Il tennista serbo ha rappresentato dodici marchi. Attualmente è legato a Head (racchette, 7, 5 milioni di dollari), Seiko (orologi), Asics (scarpe, 4 milioni), Lacoste (abbigliamento 9,4 milioni). In totale, con le sponsorizzazioni il numero uno del mondo ha incassato ogni anno, dal 2013 oltre 25 milioni di dollari, indipendentemente dai risultati. Non è tutto, il tennista serbo trae lauti profitti dalla sua catena di ristoranti in Serbia ed è proprietario di Family Sport, evento sportivo e catering. In totale, lo valutano gli esperti, è di 200 milioni di dollari la fortuna accumulata. Ma è il massimo per un tennista?
103 tornei vinti, 20 Slam in cassaforte, 28 Masters 1000 con la propria firma: Roger Federer, fuoriclasse svizzero, ritenuto il più forte tennista di tutti i tempi dall’inizio della strepitosa carriera al 2020 ha portato a casa la bellezza di un miliardo di dollari. Rientra nell’esclusivo club di cui fanno parte celebrità come il golfista Tiger Woods, il giocatore di pallacanestro Michael Jordan e il pugile Floyd Mayweather. Quasi verrebbe voglia di assolvere i genitori che forzando la vocazione dei figli li affidano a scuole accreditate e famosi maestri di tennis!
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