La stampa contro

È ora di finirla con questa leggenda metropolitana secondo la quale la Juventus avrebbe tutta la stampa sportiva italiana a favore, è una menzogna.

JuventusFoto Mosca
Articolo di Mauro Tatanka13/03/2023

© “JUVENTUS” – FOTO MOSCA

È ora di finirla con questa leggenda metropolitana secondo la quale la Juventus avrebbe tutta la stampa sportiva italiana a favore. È una menzogna, ne abbiamo avuto una dimostrazione proprio tra ieri e oggi.

Come saprete, ieri sera la squadra di Allegri ha sconfitto la Samp per 4-2, decisivo un gol segnato da Rabiot che prima del tiro ha stoppato la palla col braccio. Il fallo di mano è apparso a tutti evidente al primo replay, nonostante sia stata mostrata al pubblico una sola immagine (d’altra parte si sa che negli stadi italiani non ci sono le telecamere e quindi ci pare normale). Lo stesso Rabiot non ha neanche esultato dopo il gol, consapevole del fatto che in epoca VAR un gol così non poteva mai essere convalidato.

E invece no, per il VAR tutto buono, l’arbitro non è neanche stato richiamato a rivedere il tutto, un po’ come quando Cuadrado due anni fa scalciò lui Perisic in area per poi buttarsi a terra fingendosi morto. Fallo del croato, VAR assente (forse gli addetti erano in bagno), rigore, gol, Juve in Champions e Napoli in Europa League. Giusto così.

In seguito all’episodio di ieri sera la stampa italiana si è scagliata contro l’arbitro e gli addetti al VAR, esattamente come dopo Juve-Salernitana dello scorso settembre, quando il VAR annullò un gol alla Juve per fuorigioco di Bonucci inesistente. Siccome sappiamo che non ci credete, vi dimostriamo che la reazione è stata la stessa.

Ad esempio Fabio Caressa, che dopo Juve-Salernitana dedicò un’ora di puntata all’episodio e alla fine decise anche di scrivere una lettera a Rocchi per denunciare lo scandalo. Ieri sera invece, dopo aver ovviamente magnificato i fortissimi giovani della Juve pronti a fare incetta dei prossimi Palloni d’Oro, Caressa ha sostenuto che Rabiot sospettasse di essere in fuorigioco (?) e che non si poteva dire fosse fallo di mano, nonostante la maglia sul braccio si sia scossa. Forse si è trattato di un bradisismo, a Torino capita spesso.

Il trio delle meraviglie, Gazzetta, Corriere dello Sport e Tuttosport, il 12 settembre titolava rispettivamente così (a 9 colonne in prima pagina): LO SVARIONE, IL VAR È  CIECO, VARGOGNA! Stamattina, mantenendosi coerenti con allora, i titoli sono stati inveceLA JUVE C’È  POGBA NO”, “ARRIVA LA JUVE”, “SAN RABIOT FA IL DI MARIA”. Neanche mezzo centimetro quadrato di nessuna delle tre prime pagine viene dedicato all’episodio. Tuttosport invece ci parla del forfeit di Pogba. Forfeit con la e, è scritto in pugliese.

Stupenda la rubrica sulla moviola della Gazzetta. Il titolo è Juve: è rigore su Cuadrado.  Basta, non abbiamo altro. Poi però c’è il sottotitolo: A Torino, il Var da l’ok al 3-2 di Rabiot. Fortuna loro che ce l’han detto perché non ci eravamo accorti. Dire che era mano e che perfino Rabiot si vergognava del gol appena segnato non era bello.

La Juve perde due punti per lo scudetto, scriveva a settembre sempre la Gazzetta. Oggi invece Suda, fatica… ma intanto la Juve è a -4 dall’Europa, anche con la penalizzazione.

Massimo Mauro a Pressing a settembre affermò: il VAR è stato introdotto per far perdere gli scudetti alla Juventus. Questa frase (che oseremmo definire una confessione) sottintendeva che prima la Juventus fosse la più avvantaggiata dagli arbitri. Peraltro è ovvio che anche in Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, per non parlare delle competizioni internazionali di club e nazionali, l’obbiettivo dell’introduzione del VAR fosse principalmente quello di colpire la Juventus. Massimo Mauro tra ieri e oggi? Ancora non pervenuto.

Povera Juve, non è facile andare avanti con tutta la stampa contro.