Le pagelle Brillanti: Lozano come il Papa, Insigne dovrebbe firmare…
Le pagelle di Napoli-Empoli, in collaborazione con Giuseppe Brillante de "Il PUNTO Brillante", per Sport del Sud.
© “INSIGNE” – FOTO MOSCA
OSPINA 5,5
Il Patron, a parte qualche brivido con i piedi e una parata su Cutrone che lo colpisce in pieno, tipo palla avvelenata, non è molto impegnato. Sul gol però, mostra gli stessi riflessi miei alla vigilia dopo aver mangiato il capitone.
DI LORENZO 6,5
Se dovesse infortunarsi anche lui, meglio non presentarsi e perdere a tavolino. Meno appariscente rispetto alle ultime uscite, anche perché Parisi si conferma un ottimo prospetto. Però manda in porta Lozano e si trasforma in ala per quasi tutto il match.
RRAHMANI 7
Cattivo come quel parente che ti regala i calzini ogni Natale. Riesce a tenere a bada sia Cutrone che Pinamonti. Poi capisce che là davanti gli attaccanti hanno la stessa voglia di un vegano alla sagra della polpetta e cerca di risolverla lui. È il meno colpevole dopo Koulibaly,, Fabian e Osimhen.
JUAN JESUS 6,5
Nel primo tempo si stressa meno di un parlamentare nel suo mandato. Nella ripresa si perde Cutrone mezza volta, ma poi esce vincitore in ogni duello. Sul gol annullato, purtroppo, parte leggermente in anticipo, tipico di chi deve passare per il Corso Malta e scende di casa alle 6 del mattino per evitare traffico. Peccato.
MARIO RUI 6,5
La diffida lo limita peggio di chi ha il contatto Facebook in comune con la moglie e si scarica Telegram. Però è quello che porta sempre la palla nella metacampo avversaria, sia quando si trova Elmas davanti a lui che quando è costretto a giocare con lo stuntman del numero 24.
ZIELINSKI 6
Il suo malore è più o meno il nostro al triplice fischio. Mancanza di fiato, manco avesse 80 anni con una polmonite bilaterale. E se fosse un principio di contagio post Leicester? In ogni caso, esce lui e giochiamo in 10.
DEMME 5
Il 6 ricevuto nelle ultime partite è tipico di chi tiene il genitore amico del preside. Ma stavolta non aveva senso dargli la sufficienza. Arriva su ogni pallone con la stessa aggressività di mia sorella quando si fa la ricostruzione e sta attenta pure a salutare con la mano aperta per paura di spezzare l’unghia. Quando cerca di accelerare sembra uno in monopattino che prova a superare uno di Uber in ritardo di 3 consegne il sabato sera. In conclusione, va cadendo.
ELMAS 6
Non è sempre nel vivo del gioco ma a questo oramai ci siamo abituati come ci si abitua ad accettare gli errori degli arbitri, anche quelli più banali. Prende una traversa che poteva cambiare la partita e l’umore mio settimanale. Ora leggete attentamente questa cosa che sto per dirvi: se un calciatore mi anticipa su un pallone vagante rinviandolo e per l’irruenza mi distrugge il polpaccio, é fallo. In area, fuori area, a metacampo e in ogni sport del mondo. Punto.
LOZANO 5
Se Luperto si permette di fare il Genny Savastano, allora è chiaro che Chucky in Messico potrebbe fare il Papa. Ha un’occasione ma tira centrale, poi mette alcuni palloni interessanti per la mezzala a rimorchio ma Zielinski è fuori. Anche qui sto per dirvi una cosa abbastanza chiara: non vale 45 milioni e 4,5 di ingaggio sono un furto alle casse della Ssc Napoli. Un furto.
OUNAS 6
Primo tempo con meno voglia di un commesso del Campania durante i weekend di dicembre. Però senza le sue serpentine, il Maradona si sarebbe svuotato a fine primo tempo per andare al Mc Donald’s fuori lo stadio a cercare emozioni in un Big Mac. Non incide ma è pericoloso fino alla fine.
MERTENS 5,5
Rappresenta a pieno il napoletano. Ovvero tratta con sufficienza la partita con l’Empoli perché non è un match di cartello perché domenica ci sta il Milan. E lo si capisce dai tacchetti del primo tempo o da come rallenta ogni azione. Però sfiora il gol bis segnato con la Lazio e con qualche velo in area, mette il suo gemello n. 24 in condizione di segnare.
INSIGNE 4
Ogni calciatore sogna di calciare al volo con la palla che scende lentamente sul tuo piede forte. Però Lorenzo calcia direzione Pianura. Il tiro a giro, poi, come al solito non gira. Bella l’immagine di Lorenzo che sviene mentre prova un dribbling al limite dell’area. Fa sempre le stesse cose oramai da mesi, senza aver ancora fatto un gol. Nei suoi panni, considerando i numeri impietosi, dovrebbe firmare il rinnovo anche per 400 mila euro l’anno. Il peggiore. E chi non è d’accordo è in malafede. O è un suo parente.
ANGUISSA 6
Torna in anticipo dall’infortunio. Anzi giusto in tempo per causare il gol più ridicolo della storia del calcio mondiale. Colpisce di testa, va dietro la testa dell’avversario e si insacca. Nemmeno gli attori che a Quelli Che Il Calcio cercavano di simulare i gol della Serie A, sarebbero riusciti a riprodurre questa marcatura. Sfigato.
POLITANO 5,5
Titolare solo per i giornali. Quando entra prova a rendersi pericoloso, ci riesce nelle intenzioni andando al tiro, ma calcia troppo centrale. Posso dirlo? Bernardeschi quest’anno sta giocando meglio di lui.
PETAGNA 6
Avrebbe fatto meglio al fianco di Mertens, ma il belga ha 60 minuti nel campo e Insigne non poteva uscire perché avrebbe mandato Domenichini a fare compagnia a Spalletti. In poco tempo sfiora il gol, prendendo il palo. Con deviazione. Con tanta sfortuna.
MALCUIT SV
Entra quando la media di bestemmie al minuto del napoletano medio ha raggiunto il picco domenicale. Qualche cross, qualche fallo ed ecco di nuovo il picco. Delle bestemmie.
SPALLETTI 5
Eh no, mister, non ci siamo. Va bene le squalifiche, il Covid, gli arbitri e la sfortuna, ma passare da 31 punti in 11 partite a 5 punti in 6 gare, è traumatico. 3 gol subiti nelle prime 11, 10 nelle ultime 6 ai quali vanno aggiunti i 5 subiti a Mosca e dal Leicester. Perché non riproporre Malcuit o puntare su Politano dopo l’uscita di Zielinski? Insigne stava peggio di Ronaldo nella finale dei mondiali 1998. Ma quello che preoccupa è la scarsa vena di tutti gli attaccanti impiegati e soprattutto la fragilità mentale della squadra, che nelle prime 11 volava sull’entusiasmo del primo posto e nelle ultime 6 ha vinto solo con la Lazio (che ha vinto anche lei una volta nelle ultime 5, quindi non proprio il Bayern di Monaco), perdendo punti con Verona, Sassuolo ed Empoli, oltre ad Inter ed Atalanta. E che resti tra noi… il migliore allenatore dell’era Adl è stato Sarri insieme a Mazzarri.