Esclusiva – Nocerina, Iodice: “Prima la salvezza, poi il professionismo”

Giuseppe Iodice, direttore generale della Nocerina, ha rilasciato un'intervista ai nostri microfoni in cui ha presentato il progetto del club.

Articolo di Ruben Zaccaria14/03/2023

A sette giornate dal termine del campionato, la Nocerina, impegnata nel Girone H di Serie D, si trova a +2 sulla zona playout. Ultima uscita domenica, in casa, con la vittoria per 2-0 contro la Puteolana. I rossoneri hanno come primo obiettivo la salvezza, per poi ripartire, cercando di tornare quanto prima a giocare nel professionismo, che li ha visti partecipi per gran parte della loro storia.

La squadra ha infatti risieduto in pianta stabile tra Serie C, C1, C2 e Lega Pro, raggiungendo nel ’78 la seconda promozione della sua storia in B – dopo quella del ’47 – dove ha militato anche nel 2011/12.

Per parlarci del momento attuale e degli obiettivi futuri del club, è intervenuto ai nostri microfoni Giuseppe Iodice, direttore generale del club a partire da inizio marzo:

“Credo che noi in questo momento dobbiamo focalizzare l’attenzione sul campionato in corso, che ci vede purtroppo coinvolti nella lotta per non retrocedere. Quindi il nostro obiettivo primario in questo momento è quello di salvarci. Domenica abbiamo vinto una partita importante, per quanto sulla carta poteva apparire semplice. Non lo era affatto perché credo che la Puteolana si giocasse l’ultima chance per far sì che potessero tenere ancora accesa una fiammella per fare quanto meno i playout.

Abbiamo fatto una partita con la determinazione e la cattiveria agonistica che evidentemente non c’è stata nelle partite precedenti, questo sta a significare che la squadra vuole conseguire a tutti i costi l’obiettivo della salvezza. Ottenuta questa, chiaramente possiamo programmare un futuro migliore. Proprio dal punto di vista della possibilità di voler allestire per la prossima stagione non dico una squadra per vincere il campionato ma che può lottare insieme alle altre accreditate per una eventuale promozione.

Da parte della società c’è grande disponibilità, io ho accettato questo incarico perché sin da subito percepito chiaramente che loro sono prima tifosi e poi imprenditori, e che avevano voglia e disponibilità ad affidarsi ad una persona che avesse maturato esperienza nel mondo del calcio.

Ho condiviso insieme a loro un progetto che ha intanto come scopo immediato quello di riuscire a conseguire l’obiettivo salvezza, e poi in futuro di capire se ci sono i presupposti tecnici per poter allestire una squadra, come dicevo pocanzi, che se la possa giocare per la vittoria finale. Il progetto è interessante, la piazza è importante. Questa è una piazza che già conosco, ci sono stato in Serie B nel 2011/12, e anche l’anno dopo in C. Per cui so quanto è esigente la tifoseria, so che la Nocerina ha dei trascorsi calcistici importanti.

il presupposto fondamentale è che alle spalle ci sia una società che possa garantire nemmeno una solidità, ma una tranquillità economica. Perché i soldi non sono sempre sinonimo di vittoria, lo hanno dimostrato tanti club in passato. Io credo che si vince con la programmazione, si vince col tempo, non si ottiene niente nell’immediato se non si costruisce, se non si fanno dei progetti, che nel nostro caso puntano in un lasso di tempo ragionevole a portare la Nocerina ai fasti di un tempo.

Credo che Nocera meriti di fare un campionato professionistico. Nel mio parere personale merita anche di fare una Serie B perché quando c’è stata le presenze costanti allo stadio hanno dimostrato che quella è una categoria che può tranquillamente fare. Però non voliamo troppo in alto, perché in questo momento siamo in D e lottiamo per non retrocedere. Per cui voglio volare basso, che ripeto significa consolidare questa categoria e cercare di approdare nella categoria professionistica di Serie C in un lasso di tempo ragionevole.

Molto dipenderà dall’epilogo finale di questo campionato, se in questo momento avessimo avuto una classifica più tranquilla avremmo potuto già programmare il futuro, individuando gli under che potessero fare al caso nostro. In questo momento non è possibile programmare, anche se io, nel mio piccolo, in ogni caso mi sto muovendo, cercando di fare quello che è il mio lavoro, individuando elementi tecnici che per il futuro potrebbero appartenere a questo organico.

Nel calcio si programma quando si hanno le certezze, in questo momento noi le certezze non le abbiamo data la classifica, e quindi dobbiamo rimandare un progetto che sicuramente può essere interessante per il futuro“.

Il supporto dei tifosi della Nocerina

“Domenica sono stato favorevolmente impressionato, ho presenziato alla partita e nonostante la classifica ho contato un buon numero di presenze allo stadio, e questa è una cosa che mi ha fatto molto piacere. I tifosi della Nocerina non fanno mai mancare il proprio apporto alla squadra. Non si sono contate le presenze di qualche anno fa ma sicuramente i sostenitori hanno supportato la squadra fino a fine gara. Quindi devo dare merito al pubblico, che nonostante il campionato dal punto di vista dei risultati sia stato alquanto deficitario mi ha favorevolmente impressionato, sia per numero di presenze sia per il supporto caldo che è riuscito a dare alla squadra per tutti i 90 minuti.

Io mi auguro di riportare allo stadio il pubblico di un tempo, non dico quella della Serie B quando si contavano anche 10/11mila spettatori in partite di cartello, ma sono convinto che Nocera possa esprimere un potenziale importante, con una media che si può attestare sui 4/5mila spettatori, cosa che in passato ha sempre fatto”.