Maledetta primavera, Monza due Napoli zero: scudetto non onorato
Piove sul Napoli, che non onora il tricolore conquistato: zero occasioni e arriva un triste the end.
© “OSIMHEN” – FOTO MOSCA
Finale di campionato in scioltezza. Dalla prospettiva di campioni d’Italia con congruo anticipo, il disimpegno è relativamente accettabile. Perché sprecare energie e perché non mettere in vetrina i gioielli di famiglia sacrificati nel lungo galoppante percorso che ha portato a tre il numero degli scudetti azzurri. Per il Napoli vedovo di Giuntoli, incantato dalla sirena Juventus, è già tempo di progettare esodi e arrivi, ma il precoce impegno non giustifica una coda del torneo sottotono e il possibile rammarico delle migliaia di napoletani residenti in altre città che affollano gli stadi dove gli azzurri giocano in trasferta: ne va di mezzo anche la reputazione di prestigiosa squadra europea. U-Power Stadium: il Monza, squadra costruita in fretta e con cospicue risorse da Berlusconi e Galliani, non è avversario docile, tutt’altro. Lo allena il napoletano Palladino.
Spalletti lo affronta con alcune novità di formazione. Non c’è Kvaratskhelia dal via. L’augurio è che la scelta non deluda i napoletani di Napoli e del nord. Bel gesto dei calciatori monzesi schierati per accogliere i campioni d’Italia. Arbitra il calabrese Cosso, il via. Ci prova Zielinski, oggi capitano in assenza di Di Lorenzo, servito da Osimhen, dopo pochi secondi. Il primo corner è per il Monza dopo un’azione pericolosa. Secondo angola per i lombardi. Osimhen respinge come accade spesso per i calci d’angolo subìti dagli azzurri. Più Monza nei primi 15 minuti, ad eccezione di un tentativo di Zerbin con pallone a lato. Corner numero tre per il Monza guadagnato da Carlos Augusto. Batte Ciurria, nulla di fatto. Dai e dai, segna il Monza al 18esimo. Bella azione e gol di Dany Mota Carvalho. Subire un gol nella prima fase del primo tempo per il Napoli non è una novità da qualche tempo. Non è facile inventare una difesa senza Di Lorenzo e Kim. Primo angolo in favore del Napoli.
Minuto 23, giallo per Caldirola, fallo su Osimhen. Napoli in tono dimesso. In difficoltà Bereszynski sulla fascia difensiva destra. È consentito criticare Spalletti? Al via non è meglio mandare in campo al via la squadra dei ‘forti’, per portarsi in vantaggio e poi lasciare la partita alle seconde libere? Nessun pericolo per Di Gregorio. Napoli in evidente difficoltà, soffre, specialmente con il polacco ex Sampdoria arrivato a Napoli in cambio di Zanoli. Grande intervento di Di Gregorio su conclusione di Anguissa. Fallo di mano di Caldirola in area, in contrasto con Osimhen. Cosso opta per un fallo precedente del nigeriano. Quarto angolo per il Monza. Batte Ciurria e come sempre respinge Osimhen. Spogliatoi e prestazione degli azzurri poco in linea con lo scudetto appena conquistato. Come volevasi dimostrare, fuori Zerbin dentro Kvaratskhelia e non il contrario. Quinto angolo pere il Monza e Osimhen respinge.
Piove sul U-Power Stadium, piove sul Napoli. Raddoppia il Monza, Para Gollini su Carvalho, cross di Izzo, il pallone arriva a Petagna ed è due a zero. Minuto 54 e subito dopo pericolo di subire il terzo gol. Paratissima di Gollini su conclusione di Carvalho. Sesto angolo per i lombardi. Spalletti nervosissimo, ma anche lucido? Di Lorenzo, Raspadori e Politano per Anguissa, Elmas e Bereszynski. Come volevasi dimostrare, sostituzioni quando la squadra è in svantaggio. Angolo per il Napoli, nessun esito. Birindelli per Caprari. Osimhen spedisce abbondantemente oltre la traversa. Spalletti se la prende con il quarto uomo per un presunto fallo in area di Carvalho su Politano. Sensi per Rovella nel Monza. Quarto corner per il Napoli, Di Gregorio risponde senza difficoltà. Di Gregorio salva su conclusione di Zielinski. Simeone per Lobotka.
Alè Napoli, tutto attaccanti ma a un quarto d’ora dal 90esimo. Ancora un corner per gli azzurri. E ancora un altro per la deviazione di Petagna. Palladino risponde alle sostituzioni offensive di Spalletti. Fuori Petagna, Pessina e Izzo per Machin, Carboni e Antov. Ovvio. Extra time, 5 minuti. Decimo angolo per gli azzurri, ma zero occasioni e arriva un triste the end.