Salernitana-Roma 0-1: altro che salvezza, questa Salernitana gioca e ha cuore
Salernitana-Roma termina 0-1. Il risultato condanna i granata a zero punti, ma il gioco mostrato, insieme al cuore dei ragazzi, non può che far ben sperare in vista delle prossime giornate.
© “CRISTANTE – VILHENA” – FOTO MOSCA
Che atmosfera all’Arechi! Sembra di essere alla celebrazione della festa salvezza della scorsa stagione, invece siamo appena all’inizio. Pienone di Ferragosto, dunque. Ma non calcio d’agosto. Sia la Salernitana, che la Roma, giocano ad alti ritmi sin dalle prime battute del match, non risparmiando, in particolar modo i granata, contatti duri.
Sepe dimostra la sua affidabilità più di una volta durante il primo tempo, salvando la sua porta prima da una conclusione ravvicinata di Zaniolo, poi uscendo abbondantemente fuori area per sbrigliare una situazione potenzialmente pericolosa e far ripartire i suoi. Bronn, appena sbarcato, e già buttato nella mischia, completa il reparto difensivo a tre con Fazio e Gyombér. Il tunisino è sempre aggressivo sul diretto avversario, mordendo le caviglie e, talvolta, azzannandole un po’ troppo severamente. Notevole, però, il coraggio di pressare già nella metà campo giallorossa, indice di personalità. Quando troverà le misure, la Serie A potrebbe aver trovato un altro ottimo difensore.
E poi c’è il cuore di questa Salernitana: Federico Bonazzoli. Apparentemente sembrano tre in campo, in realtà è uno solo. Lo trovi a fare sportellate davanti, un minuto dopo sta già recuperando palla a centrocampo formando un raddoppio, poi, improvvisamente, è largo a creare gioco. Un uomo in missione. Però, come spesso accade, la qualità di un avversario superiore si palesa nel modo più inaspettato: con un gol del più operaio del centrocampo Bryan Cristante. Un rasoterra su una palla schizzata fuori area si infila vicino al palo alla sinistra di Sepe.
Nonostante la rete, i granata non mollano un centimetro, così come l’Arechi, che incessante continua a cantare e a incitare. Solo il palo risparmia la Salernitana da un risultato che sarebbe stato bugiardo nei primi 45′. Ed è proprio il più atteso a sfiorare il gol per centimetri, Paulo Dybala, al termine di un contropiede fulminante condotto a velocità massima da Zaniolo. Da segnalare anche la buona prima frazione giocata da Antonio Candreva.
Sotto 1-0, e arrivati al 55′, Nicola decide di puntare su Franck Ribéry, classe ed esperienza per provare ad accendere le polveri in attacco e innescare l’indemoniato Bonazzoli. Un po’ in ombra sia Botheim che Vilhena, entrambi attesi dal pubblico granata. Infatti, all’ora di gioco il norvegese viene richiamato in panchina per Diego Valencia, il classe 2000 di cui si parla un gran bene. All’80’ la partita continua a viaggiare sugli stessi binari: un po’ fa possesso la Roma e un po’ la Salernitana, ambedue senza pungere veramente. Basti pensare che i dati recitano 53% granata, 47% giallorossi, con 394 passaggi per i padroni di casa e 346 per gli ospiti. 12 sono le conclusioni dei ragazzi di Nicola, ma solo 2 nello specchio, mentre sono 16 per i giocatori di Mourinho, con 5 tiri tra i pali protetti da Sepe.
Poi le energie iniziano a mancare e il pressing granata si fa meno aggressivo, consentendo così alla Roma di gestire il ritmo sul finale di partita. Menzione speciale per il pubblico di Salerno. Vero dodicesimo uomo, dall’inizio alla fine della gara, intervallo incluso. Il campionato 2022/23 è iniziato, e la Salernitana ha affrontato il suo primo scoglio. Il risultato condanna i granata a zero punti, ma il gioco mostrato, insieme al cuore dei ragazzi, non può che far ben sperare in vista delle prossime giornate. O meglio, a Nicola non piace sperare, quindi, buon lavoro, la strada è quella giusta.