Toronto felicità per Jannik
Jannik Sinner vince il suo primo Masters 1000: l'italiano ha battuto Alex de Minaur (6-4 6-1) nell'Atp di Toronto.
Se per quattro volte mandi ko un avversario di eccellente livello, qual è l’australiano Alex de Minaur, diciottesimo del ranking, sei predestinato, salvo imprevisti a batterlo per la quinta volta a trionfare tra poco, in questo torneo di Toronto e a lasciarsi alle spalle con le dita a ‘V’ le convincenti vittorie su Berrettini, Monfils, Paul. Una finale, certo è gara a sé gravata di tensioni molto speciali, ma Jannik è un ragazzo molto speciale, capace di governare con intelligenza ogni difficoltà. Sinner, 22 anni, tennista italiano numero uno, stasera affronta con la necessaria determinazione la chance di vincere un’altra finale e progredire nel ranking mondiale dell’ATP, dall’ottavo al sesto posto. Niente di facile: Jannik con il nuovo coach, l’australiano Darren Cahill, perfeziona in crescendo il suo tennis, ma de Minaur è un avversario di tutto rispetto.
All’altoatesino manca di aumentare la potenza e la perfezione della battuta, l’intraprendenza di andare a rete più spesso, forse un po’ di sostanza atletica, ma ha ragione l’allenatore, il suo futuro è la leadership mondiale. Jannik ha davanti a sé ancora almeno dieci anni per tagliare questo traguardo, a cominciare da stasera. Al National Bank Open di Toronto è il momento del via. Jannik, è il favorito su questa superfice in cemento e cerca il suo primo titolo nel Masters 1000. Dita incrociate. Temperatura ideale, 24 gradi. In palio anche un trofeo di raffinato design.
Giocatori in campo e tra pochi istanti i minuti di riscaldamento. Primo a battere è per sorteggio Sinner, piccolo vantaggio da sfruttare. Sold out del pubblico. Palla corta dell’avversario e il primo 15 è suo. Risponde Jannik con una battuta imprendibile. Fondamentale sarà la qualità delle seconde palle in battuta. Il pubblico per ora non sembra schierato. 1 a 0 per Sinner, buono l’esordio. Breck e due a zero. Via così. Prino ace di Jannik, ma contro breck di de Minaur. 2 a 1. Pubblico pro de Minaur, perché?” 2-2, 3-2, pubblico pro Sinner, perché? 4-2, new breck Sinner
Pubblico diviso al 50%. Contro breck, 4-3. Strana partita: Sinner e de Minaur meglio in risposta che in battuta. Negli scambi prolungati ha quai sempre la meglio l’australiano. Jannik deve velocizzare la fine del game. 4-4, dal 15-40 per Sinner. Poi 5-4. Nel game decisivo sullo 0- 40 di de Minaur una perfetta palla corta e Sinner incassa il primo set: 6-4. Secondo set. 1 a 0 Jannik, de Minaur in fase di errori gratuiti, ma 1 a 1. A zero il terzo game e 2 a 1 Sinner, come nel primo set. Il pubblico prova a sostenere chi deve rimontare, per prolungare la partita, un classico del tennis a questi livelli. Sale di qualità il gioco dell’italiano, che si diverte a beffare l’avversario con deliziose palle corte. 3 a 1.
Ora, che Sinner, per favore, non ceda il successivo game. Quinto ace di Jannik, ma secondo doppio fallo e comunque 4 a 1 galvanizzante per il nostro numero uno. Incredibile, sembra che nonostante le fatiche di partite così impegnative, non abbia sul copro una goccia di sudore. Fenomeno. 5 a 1, a un passo dal trionfo nel torneo di Toronto e dalla sesta pozione nel ranking mondiale. De Minaur vicino al ko e ci va. 6 a 1 primo titolo del Masters 1000. Grande Jannik.