3 a 0 / 5 a 0 in totale. Napoli vola, tedeschi umiliati

Cala il sipario sulla sinfonia azzurra e Napoli sorride: 3 a 0 il ritorno e 5 a 0 il totale.

Articolo di Redazione SDS15/03/2023

© “NAPOLI-EINTRACHT” – FOTO MOSCA

Se lo stadio Maradona è interdetto ai tifosi tedeschi, spieghi qualcuno la presenza a Napoli di 400 ultrà dell’Eintracht e soprattutto di tifosi atalantini, notoriamente razzisti e anti napoletani: è una chiara e pericolosa provocazione. Incidenti in città, scontri con la polizia, auto della polizia incendiata, due danneggiate, guerriglia, fumogeni, bombe carta, l’autista di un bus in ospedale. Non si poteva evitare tutto questo? Protagonisti teppisti tedeschi e ultrà dell’Atalanta.

Esito della partita in teorica tranquillità. Il due a zero acquisito dal Napoli in Germania concede agli azzurri il vantaggio di chiudere il conto con i tedeschi di Francoforte anche con il pareggio, che proietta il Napoli ai quarti di finale. Il Napoli è imbattuto in casa in Champions League da undici partite: 8 vittorie e 3 pareggi. L’ottimismo è inequivocabilmente legittimo.

Gli azzurri dominano il campionato italiano con autorevolezza stupefacente e vantano a dimensione internazionale vittorie prestigiose, una per tutte sul Liverpool nel girone della coppa europea. Il plusvalore degli azzurri è nel differenziale attacco-difesa, tutto a favore degli azzurri. Inarrestabile la macchina da gol dei “tenori” Lozano (o Politano), Osimhen, Kvaratskhelia, perforabile il bunker difensivo dei tedeschi. Ulteriore vantaggio del Napoli è l’assenza di Kolo Muani, del più pericoloso attaccante dell’Eintracht.

Di più: il divieto di accesso al Maradona stadio dei tifosi tedeschi lascia campo libero ai napoletani e il vantaggio non è di poco conto, come ha confermato con legittima preoccupazione il tecnico tedesco Glasner. La sua squadra è reduce da un pareggio interno con lo Stoccarda e da zero vittorie degli ultimi quattro turni. La gente di Napoli è in preventiva festa scudetto e l’ottimismo ha la meglio anche sulla scaramanzia. L’attualità è di qui a qualche secondo con la sfida al ‘nemico calcistico di Germania’. Arbitra Antony Taylor.

Premessa ampia, per interferenza degli incidenti, ma ora la partita. Parte con passo arrembante il Napoli, primo angolo su respinta di Trapp che para il tiro di Politano. Primo corner anche per i tedeschi, al decimo. Subito è più Napoli. Più palloni per Lobotka, regista di un Napoli molto alto, stabilmente nella metà campo dell’Eintracht. Kvara cerca un varco per andare in gol, ma si oppone Trapp. Angolo al 19esimo. Non sembra ermetica la difesa dei tedeschi ed è una buona notizia per Osimhen e Kvara.

Gioco duro dei red, soprattutto sul nigeriano e Lobotka. Nuovo fallo su Osi, giallo per Ndicka. Vicini alla mezz’ora, il risultato non si sblocca. Ora equilibrio in campo, Eintracht pericoloso, rimedia Meret. E subito dopo giallo anche per Lenz. Finora il bel gioco è latitante. Un primo tempo in surplace degli azzurri. Lobotka preso di mira dai tedeschi, niente di casuale. Al 43esimo Trapp salva miracolosamente una veloce incursione in area di Kvara. Doppio corner per gli azzurri. Senza esito.

Lobotka per Politano sulla destra, cross perfetto, sale in cielo Osimhen e trova finalmente l’uno a zero. Zona Cesarini. Spogliatoi. Totale: Napoli 3, Entracht 0, quarti di Champions più vicini.

Ritmo slow degli azzurri, ma tedeschi stanchi e il Napoli ne approfitta. Azione travolgente di Kim, conclusione da posizione molto laterale, pallone sul fondo, minuto 52. Osimhen supera sé stesso al minuto 53 a conclusione di un’azione travolgente e spinge il pallone in rete. 2 a 0, Stadio Maradona impazzito, 4 a 0 il totale. Miracolo Trapp su conclusione di Kvara a modo suo. Entra Alidpu per Knaff.

Al 62esimo Zielinski atterrato in area di rigore, dal dischetto il polacco, 3 a 0 e 5 a 0 il totale, al 64esimo. Godze ammonito per proteste. Lozano e Juan Jesus per Kim e Politano, Max per Lenz. Solo Napoli in campo. Finalmente. Ndombele per Zielinski, Elmas per Kvara. Jakic per Rode. 15 minuti al 90esimo. Ammonito Juan Jesus, proteste. Simeone per Osimhen. Cala il sipario sulla sinfonia azzurra e Napoli sorride.