Serie A, la più bella del reame: nessuno in Europa come lei
La Serie A, tanto bistratta, è l'unico campionato che può vantare ben tre squadre ai quarti di Champions League: E adesso cosa diranno i suoi detrattori?
© “SERIE A” – FOTO MOSCA
E adesso come la mettiamo? Tre delle otto regine d’Europa sono italiane. Inter, Milan e Napoli hanno obliterato il biglietto per i quarti di finale. I detrattori punteranno il dito sulla scarsa presenza di italiani in squadra (comunque l’Inter anti-Porto ne aveva 5 in campo), ma non sono gli stessi che utilizzavano il termometro europeo per sentenziare lo stato di salute del pallone italico?
È vero, buchiamo i Mondiali come un qualsiasi Lussemburgo, ma siamo saliti a Wembley sul tetto d’Europa, e soprattutto, nonostante i maligni, Mancini può lavorare su ottimo materiale. Ci manca un attaccante, da tempo immemore, ma probabilmente con l’innesto dell’oriundo Mateo Retegui qualcosa potrebbe cambiare.
Tornando ai club, siamo i primi della classe in Champions: dietro di noi l’Inghilterra (Chelsea e City), e a pari merito Spagna (Real Madrid), Germania (Bayern) e Portogallo (Benfica). Mancano all’appello Barcellona, Liverpool e Psg, corazzate rese tali da denaro che scorre a fiumi, mentre le nostre tre sorelle spesso fanno i conti col bilancino.
Ci stiamo specializzando in finanza creativa, scevra da plusvalenze, sia ben chiaro, ma riusciamo a costruire squadre spendendo un conto da pizzeria, per poi rivendere i giocatori a costi da ristorante stellato. Quindi siamo stati bravi, molto bravi. Se è vero come è vero che calciatori come Kvaratskhelia, Osimhen, Skriniar o Rafael Leao hanno ora valutazioni che superano abbondantemente i 100 milioni di euro.
L’invidia è una brutta bestia, ma non ne proviamo. Semmai impariamo dai nostri errori. E in epoca di ristrettezze riusciamo a tirar fuori il classico coniglio dal cilindro. La Serie A italiana non sarà bella come la Liga o la Premier (finché dura, perché stanno per arrivare guai mica da ridere nella terra d’Albione), ma ha una sua dignità, e dopo aver toccato il fondo si è rialzata. I sorteggi di venerdì ci forniranno nuove indicazioni, e nel caso di una sfortunata accoppiata fratricida, potremmo già festeggiare un’italiana in semifinale. Alla faccia dei disfattisti.