Il mercato del Napoli 2012-2013
A partire da oggi si apre questa finestra di "Sport del Sud" sul calcio mercato del Napoli andando a ritroso nel tempo. Esamineremo le 'estati roventi' del tifo facendo un viaggio tra i ricordi e seguendo il filo logico del decennio. Iniziamo con il 2012-13.
© “DE-LAURENTIIS” – FOTO MOSCA
A partire da oggi si apre questa finestra di “Sport del Sud” sul calcio mercato del Napoli andando a ritroso nel tempo. Esamineremo le ‘estati roventi’ del tifo facendo un viaggio tra i ricordi e seguendo il filo logico del decennio. Iniziamo con il 2012-13, la prossima puntata sarà quella del 2002-03 e così via fino al 1932-33.
ACQUISTI : BARITI, BEHRAMI, EL KADDOURI, GAMBERINI, INSIGNE, MESTO, UVINI
CESSIONI : CHAVEZ, CIANO, FIDELEFF, GARGANO, HOFFER, LAVEZZI, LUCARELLI, MAIELLO, SANTANA, VITALE
Il campionato che vedrà Mazzarri salutare Napoli dopo un favoloso secondo posto si apre con una campagna acquisti non certo con il botto. Anzi, a distanza di dieci anni, non molti dei nomi che furono protagonisti quell’estate di trattative sono ancora ricordati dai tifosi partenopei. A Bigon viene ‘imposto’ di sfoltire la rosa quando la cessione di Lavezzi era già nell’aria. E il D.S. cerca di fare di necessità virtù. Dopo i veleni per la Supercoppa con la Juventus, dove la squadra non si presenta alla premiazione, Cavani prolunga e si fa fotografare con la scritta ‘2017’ (ahimè poi smentita…). Nel pre campionato Insigne appare già un piccolo fenomeno tanto che Prandelli lo chiama subito in Nazionale riponendo massima fiducia nelle sue doti. L’inizio del torneo è ottimo con una rotonda vittoria a Palermo (3 a 0 ) dove il Napoli mostra già delle belle trame di gioco con Hamsik sempre più leader. Il mercato si chiude il 31 agosto.
Partiamo dalle cessioni
Chavez, oggetto misterioso e ‘raccomandato’ da Lavezzi, dopo rare apparizioni, viene dato in prestito agli argentini dell’Almirante Brown. Ciano, uno dei giovani su cui non si è mai avuto il coraggio di puntare, andrà a farsi le ossa al Crotone e si dimostrerà una mezza punta dai piedi buoni e dal tocco raffinato. Fideleff, che molti scambiarono per un…formaggio, fu parcheggiato al Parma ed anche lui rimase l’oggetto misterioso che è sempre stato. Gargano, colpito da mal di pancia cronico, viene dato in prestito all’Inter dove crede di aver fatto il grande salto. In realtà giocherà una volta sì e una no mentre a Napoli era il re dei ruba palloni a centrocampo. Un altro prestito fu quello di Hoffer all’Eintracht di Francoforte. Il giocatore austriaco si dimostrò ancora avulso da un campionato duro come quello italiano ed ebbe poche occasioni di mettersi in luce. Trentuno. Trentuno furono i milioni sborsati dal Paris Saint Germain per assicurarsi Lavezzi che rappresentò il primo colpo in ‘uscita’ dell’era De Laurentiis. Comprato a meno di dieci milioni fu rivenduto il triplo. E le casse societarie gongolarono. Da chi andava a rifarsi una carriera a Parigi a chi la carriera la terminava nel Napoli. Lucarelli, livornese doc, appende le scarpe al chiodo e pensa di iniziare a fare l’allenatore. Come dice la sua autobiografia, “Tenetevi il miliardo”. Aggiungiamo noi “Io smetto”.
Maiello, invece, rientra nel doppio passaggio al Crotone con Ciano. Col tempo, e sopratutto col Frosinone, il ragazzo ha dimostrato di avere i piedi buoni, di essere un classico regista che sa trattare la palla e smistarla ai compagni. Nell’era dei prestiti (altrimenti come si sfoltisce la rosa?) non fa eccezione Santana a cui il Torino vuole dare qualche chance. Giocatore dotato tecnicamente ma speso fumoso ed incostante, pagherà questa sua precarietà anche nella condizione fisica. Un altro giovane cresciuto nella Primavera, Vitale, dopo svariate presenze in prima squadra (strepitosa una sua gara di Coppa col Benfica al San Paolo ), viene mandato a crescere altrove. Gli da fiducia la Ternana tra le cui fila diventerà anche capitano.
Totale dalle cessioni: 31 milioni
Gli acquisti
Viene preso Bariti dal Vicenza per 300 milioni, il classico giocatore che girerà tante squadre senza mai trovare qualcuno disposto a credere in lui. Il colpo sembra Behrami, acquistato per 8 milioni dalla Fiorentina. Lo svizzero è un giocatore tenace, forte fisicamente che lotta su tutti i palloni. Dovrebbe sostituire Gargano in tutto e per tutto. Con El Kaddouri, dal Brescia per 2 milioni e mezzo, il Napoli crede di fare una buona operazione come era stata fatta per Hamsik. Invece con le ‘rondinelle’ il marocchino era un fenomeno e con gli azzurri non riuscirà a dimostrare tutto il suo valore. Un buon rincalzo sembra Gamberini, per 2 milioni dalla Fiorentina. Un giocatore di esperienza, ben messo, forte fisicamente. Giocherà più del previsto perché di lui non potremmo mai dire che sia mancato nell’impegno. Dopo un campionato monstre in serie B, insieme a Verratti e Immobile, ritorna all’ovile, per fine prestito, Lorenzo Insigne dal Pescara. E qui si dovrebbe aprire un libro. Ma ognuno di noi potrà sfogliare le pagine che vorrà. Mesto è un discreto affare, appena un milione e mezzo dal Genoa. E sarà un acquisto che servirà, soprattutto a turare qualche falla in più in difesa. Con Uvini, acquisito per 3 milioni dal San Paolo, il Napoli pensava di aver risolto per sempre (o quasi) l’atavico problema sulla fascia sinistra. Non sarà così col brasiliano, presentato come un fenomeno. Meno male che dopo arriverà Ghoulam. Con lui, purtroppo, gli azzurri vivranno momenti di splendore e momenti di estrema tristezza per gli infortuni patiti.
Totale degli acquisti: 17 milioni e 300 mila
Attivo di 13 milioni e 700 mila